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DONI DELLO SPIRITO SANTO NELLA TEOLOGIA DI ALESSANDRO DI HALES NAT. GRACIA LV 2/mayo-agosto, 2008, 477-517, ISSN: 0470-3790 483 logo, infatti, segue un percorso lineare, del tutto originale, deter- minato dall’emanazione del bene. Le prime questioni, di carattere introduttivo, analizzano i trascendentali, mentre tutta l’opera si arti- cola in tre principali parti: 1. De bono nature ; 2. De bono in genere ; 3. De bono gratie . Quest’ultima, a sua volta, si suddivide in seguenti sezioni: 1. De gratia in generali ; 2. De bono gratie in angelis ; 3. De bono gratie in homine . La terza sezione è bipartita: la prima parte s’intitola: De gratia gratis data, scilicet de prophetia , mentre la seconda: De gratia gratum faciente . Ed è all’interno di questa parte che Filippo – dopo aver descritto le virtù in genere, le virtù teologali e quelle cardinali con le loro parti specifiche – passa alla sezione dedicata ai sette doni dello Spirito, articolata in sei questioni: 1. se i doni siano delle virtù; 2. se le virtù siano naturalmente precedenti ai doni; 3. se i doni vengano infusi nello stesso istante; 4. quale sia il numero dei doni; 5. quale sia l’ordine dei doni; 6. quale sia la realtà opposta ai doni 17 . La Summa de bono è evidentemente un’opera incompiuta – fatto finora non messo in rilevo dagli studiosi e non avvertito neanché da N. Wicki, l’editore del trattato. Soprattutto manca l’esposizione sui doni in speciale, cosa che rimane in contrasto con la sezione dedicata alle virtù, studiate in tutti i dettagli. Il passo che può costituire una prova dell’incompiutezza della Summa de bono , lo troviamo all’inizio della sezione dedicata ai doni. Filippo, infatti, distinguendo i doni dalle virtù, elenca quattro categorie degli abiti di grazia gratum faciens, ossia le virtù, i doni, i frutti e le beatitu- dini e ne promette un’esposizione più completa, dicendo: “sicut alibi exponetur” 18 , ma effettivamente dei frutti e delle beatitudini non si parla più nella Summa de bono . Inoltre, l’andamento logico dell’intera opera dovrebbe trovare il suo compimento in una parte dedicata al bene della gloria, come stato perfetto verso il quale tende ogni bene creato. 17 Cf. O. LOTTIN, Les dons du Saint-Esprit chez les théologiens depuis P. Lom- bard …, 46-48. 18 Philippus Cancellarius, Summa de bono , 1109.

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