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DONI DELLO SPIRITO SANTO NELLA TEOLOGIA DI ALESSANDRO DI HALES NAT. GRACIA LV 2/mayo-agosto, 2008, 477-517, ISSN: 0470-3790 481 Per quanto riguarda la Glossa al terzo libro delle Sentenze , gli Editori di Quaracchi la datarono agli anni 1225-1227 11 . Essa sare- bbe immediatamente successiva alla Summa Aurea di Guglielmo d’Auxerre (terminata tra il 1220 e il 1223) e anteriore o quasi para- llela alla Summa de bono di Filippo il Cancelliere 12 . Nel corso del nostro studio cercheremo quindi di fare qualche confronto con le opere di questi due teologi. A questo punto vogliamo soprattutto vedere quale sia il posto della dottrina sui sette doni nell’impianto generale delle loro somme e quali siano i principali quesiti da essi affrontati. Guglielmo d’Auxerre († 1231) 13 , componendo la Summa Aurea , assunse il piano generale di Pietro Lombardo e divise la mate- ria della teologia in quattro libri, anche se alcuni temi particolari furono collocati diversamente. Inoltre l’autore aggiunse – rispetto alle Sentenze – alcuni nuovi quesiti, come la profezia, il rapimento mistico di Paolo o le beatitudini evangeliche. La novità più impor- tante – naturalmente – consiste nella piena ormai applicazione del metodo dialettico, con l’articolazione della trattazione in argomenti pro e contra , la soluzione e le risposte alle obiezioni. 11 Cf. V. DOUCET – C. PIANA – G. Gàl, Prolegomena , in GH III, 5*-36*. 12 Gli Editori di Quaracchi optano per la precedenza cronologica della Glossa rispetto alla Summa de bono , mentre N. Wicki, che pubblicò l’opera del Can- celliere, è del parere contrario, ma – a nostro giudizio – i suoi argomenti sono poco convincenti. Cf. N. WICKI, Introduction , in Philippi Cancellarii Parisiensis, Summa de bono , ad fidem codicum primum edita studio et cura Nicolai WICKI, (Opera Philosophica Mediae Aetatis Selecta, 2), Bernae 1985, 49*-66*. Il Cancelliere morì il 23 dicembre 1236, dopo aver facilitato l’approvazione (da parte dell’Univerisità) dell’avvenuto passaggio della cattedra di teologia retta da Alessandro di Hales all’Or- dine dei frati minori. Filippo fu sepolto nella chiesa dei frati. Tutto ciò suppone un rapporto di amicizia tra i due teologi. 13 Ci serviamo dell’edizione critica: Magistri Guillelmi ALTISSIODORENSIS, Summa Aurea , cura et studio Jean RIBAILLIER, (Spicilegium bonaventurianum, 16-19), Paris – Grottaferrata 1980-1986. Al tema dei doni in Guglielmo allude un capitolo del lavoro di Barbara Faes de Mottoni, Figure e motivi della contemplazione nelle teologie medievali , (Micrologus’ Library 18), Tavarnuzze - Impruneta 2007, 52- 59.
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