NG200802003

ALEKSANDER HOROWSKI 480 NAT. GRACIA LV 2/mayo-agosto, 2008, 477-517, ISSN: 0470-3790 Lo schema generale dei temi teologici da lui proposto (Dio, la creazione, il peccato, Cristo-redentore, la grazia, i sacramenti e i novissimi) si imporrà di fatto – con poche modifiche – in tutta l’epoca scolastica. Il Lombardo parla dei doni nel libro terzo, nelle distinzioni 34-35, dopo aver trattato i temi cristologici, le virtù teo- logali e quelle cardinali. Nella distinzione 36, invece, si passa al problema della connesione delle virtù e – successivamente – ai precetti. L’impostazione del tema è chiara: grazie all’incarnazione e alla passione di Cristo l’uomo – attraverso l’azione delle virtù e dei doni, e mediante l’osservanza dei precetti – ritorna alla rettitudine e all’amore di Dio. All’interno di questo quadro generale Lombardo si occupa dei seguenti temi, che – dai suoi commentatori – determine- ranno la problematica dei doni dello Spirito: 1. il rapporto tra i doni e le virtù, ossia la determinazione del tipo di abito sopprannaturale a cui appartengono; 2. la presenza dei doni in Cristo; 3. la tipologia del timore (mondano o umano, servile, iniziale e casto o filiale); 4. la differenza tra la sapienza, la scienza e l’intelletto 8 . Alessandro di Hales compose la sua Glossa negli anni 1223- 1229 e perciò viene ritenuto di essere il primo ad aver applicato il metodo di commento letterario alle Sentenze di Lombardo nel corso delle lezioni istituzionali di teologia 9 . Ciò non significa, però, che le Sentenze non fossero usate nell’insegnamento prima di Alessandro. Anzi, già Pietro di Poitiers († 1205), assimila l’opera lombardiana e, componendo le proprie Sentenze , adopera un simile piano gene- rale 10 . La novità apportata dall’Halense consiste però nel suo appro- ccio metodologico, nel far diventare le Sentenze un testo da com- mentare e da esporre, così come fino ad allora lo erano: la Bibbia, le Decretali (alla facoltà di diritto) e i testi dei filosofi antichi (alla facoltà delle Arti). 8 Cf. Magistri Petri LOMBARDI, Sententiae in IV libris distinctae , tomus II: Liber III et IV , (Spicilegium bonaventurianum, 5), Grottaferrata 1981, 190-201. 9 Cf. V. DOUCET, Prolegomena , in GH I, 110*-116*; I. BRADY, The Distinc- tions of Lombard’s Book of Sentences and Alexander of Hales , in Franciscan Studies 25 (1965) 90-116. 10 Cf. Sententiarum libri quinque , PL 209, 789-1280.

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