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ALEKSANDER HOROWSKI 514 NAT. GRACIA LV 2/mayo-agosto, 2008, 477-517, ISSN: 0470-3790 Nella Summa halensis – visto che dopo la morte di Alessandro il trattato sulla grazia, contenuto nel terzo libro, rimase incompiuto – non esiste una sezione specifica dedicata ai doni. Solo nella parte generale, dedicata agli abiti gratuiti, troviamo qualche traccia del pensiero halesiano testimoniato nella QH 155: si tratta soprattutto della quadruplice suddivisione degli abiti gratuiti in virtù, doni, frutti e beatitudini che viene riassunta ad sensum nel n. 643. Il redattore della Summa 76 , però, introduce una precisazione dei quattro suc- cessivi gradi dell’atto svolto dalle forze (vires ) dell’anima: le virtù riguardano gli atti primi, i doni – gli atti seguenti, i frutti – gli atti più completi, le beatitudini – gli atti completissimi 77 . Nella successiva scuola francescana, benché venga mantenuta la fondamentale differenza tra le virtù e i doni, basata sempre sulla gradualità degli atti svolti dalle forze dell’anima, tuttavia si riduce il numero di questi gradi – e, di conseguenza, anche degli abiti gra- tuiti – a soli tre, ossia alle virtù (atti primi), ai doni (atti medi) e alle beatitudini (atti ultimi). I frutti dello Spirito – in compenso – vengno collocati in un’altra categoria: non più come un habitus , bensì come ristoro sprirituale che avviene nel godimento degli atti eseguiti dai tre precedenti abiti soprannaturali. Accanto ai frutti, inoltre, appare una nuova categoria, ossia i sensi spirituali, che consistono nella capacità di percepire il godimento e ristoro spirituale. Tale distin- zione degli abiti gratuiti è nota già ad un anonimo seguace di Odo Rigaldi 78 . 76 Ricordiamo che la Summa Theologica attribuita ad Alessandro è un’opera collettiva, eseguita sotto la sua guida, ma in gran parte redatta da Giovanni de La Rochelle e da un altro redattore, finora non identificato. Il III libro fu parzialmente redatto negli anni ’50 del XIII secolo dalla commissione guidata da Guglielmo di Melitona, a cui si deve anche la stesura del libro IV. Cf. V. DOUCET, Prolegomena in librum III necnon in libros I et II “Summae fratris Alexandri” , Quaracchi 1948, CCCVII-CCCLXX. 77 Alexandri de HALES, Summa Theologica , liber III, Quaracchi 1948, n. 643, 1020. 78 “Respondeo ad primum quod, cum omnes aliquam assignent differentiam inter uirtutes et dona, potissimus tamen modus sumitur per comparationem ad actus proprios. Sunt enim quidam actus primi, quidam medii, quidam ultimi siue perfecti, sicut possumus uidere in actu cognitionis; quia prius est credere, secundo intelligere,

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