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DONI DELLO SPIRITO SANTO NELLA TEOLOGIA DI ALESSANDRO DI HALES NAT. GRACIA LV 2/mayo-agosto, 2008, 477-517, ISSN: 0470-3790 509 siste nel desiderare le cose in maniera moderata. L’atto conseguente prodotto da questa potenza è relativo alle opere di misericordia e viene eseguito grazie al dono della pietà. Visto che la misericordia suppone l’esistenza della miseria, questo aspetto dell’atto della pietà non può rimanere nella vità dei beati in cielo e perciò sarà trasfor- mato. Il dono della pietà infatti ci inclinerà a volere per il prossimo, che ameremo, ciò che gli si deve secondo la giusta misura 66 . Ecco l’attività della potenza concupiscibile rappresentata sche- maticamente: genus actuum ad finem immediate ad id quod est ad finem actus principales diligere moderate concupiscere virtutes caritas temperantia actus consequentes (non requirit adiutorium, eo quod communis est viae et patriae) docere opera misericordiae et compassionem de proximo actus in via amare summum bonum compati proximo condilecto actus in patria caritas manet in patria, sed aucta velle in proximo condilecto quod ei debetur secundum mensuram ei debitam dona (non est adiutorium) pietas C. D ONI PERTINENTI ALLA POTENZA IRASCIBILE All’attività della potenza irascibile appartengono due virtù: la speranza e la fortezza. La speranza è relativa al fine stesso e ci deve elevare verso Dio. Il suo atto consiste nell’aspettare ciò che si crede, ossia l’ottenimento della beatitudine eterna. E poiché nella gloria non ci sarà più l’attesa, il suo atto in gloria sarà trasformato in quello di possedere la beatitudine oppure nel tenere l’eterno 67 . 66 GH III, d. 34, n. 20.III.b, 418-420 (red. L); d. 34, n. 2,. 405-406 (red AE) [= n. 28, 424-425 (red. L)]. 67 Cf. GH III, d. 34, n. 18, 415 (red. AE); d. 34, n. 41.f, 430 (red. L); d. 34, n. 20.III.b, 418-419 (red. L); QH 150 ( De dotibus animae ), n. 51-55, 376-379.

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