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per il periodo ad essa contemporaneo, né tanto meno per l’imme- diato futuro. Solo otto anni dopo nasceva la riforma dei cappuccini, che ottennero il 3 luglio 1528 piena autonomia con la bolla Religionis zelus di Clemente VII. Lo stesso papa il 16 novembre 1532 emanava la bolla In suprema militantis Ecclesiae , con cui veniva incontro ai mai sopiti desideri di riforma presenti nella famiglia osservante. Dopo una breve pausa, rappresentata dalla celebrazione del Concilio di Trento (1545-1563) e dai problemi legati all’applica- zione dei decreti tridentini, riemersero, in seno agli osservanti, forti aspirazioni alla riforma, soprattutto sotto il pontificato di Gregorio XIII, che il 3 giugno 1579 promulgava il breve Cum illius vicem , con il quale ampliava le facoltà concesse da Clemente VII e dava ai rifor- mati francescani la possibilità di affermarsi e di espandersi, sia in Italia che altrove 6 . Pur ricevendo nuova linfa vitale e grande conforto dal breve gregoriano Cum illius vicem , la custodia recolletta di Catalogna, nella prima metà del 1579, era già una realtà, almeno a livello isti- tuzionale. Essa era stata giuridicamente istituita e ufficialmente rico- nosciuta tre anni prima dal ministro generale Cristoforo di Cheffontaines 7 , che con un decreto del 12 marzo 1576 concedeva alla nuova custodia sei conventi, con il diritto di convocare un capi- tolo custodiale dopo quello provinciale e di eleggere un custode, e la facoltà di ricevere aspiranti ed elaborare statuti particolari, il tutto LA RIFORMA FRANCESCANA IN SPAGNA… 935 6 Per tutta la problematica legata alla concessione e ai contenuti del breve cf. V. C RISCUOLO , Osservanti e riformati in Italia alla fine del ’500. Il breve «Cum illius vicem» (3 giugno, 1579) e documenti vaticani inediti , in Revirescunt chartae. Codices documenta textus. Miscellanea in honorem fr. Cesaris Cenci ofm , a cura di Alvaro Cacciotti e Pacifico Sella, vol. I (Romae 2002) 555-662. 7 Eletto ministro generale degli osservanti nel capitolo generale di Roma del 1571, ricoprí tale incarico fino al giugno 1579, quando fu eletto arcivescovo titola- re di Cesarea ed ausiliare dell’arcivescovo di Sens; era nato a St-Pol-Léon in Bretagna e si spense a Roma nel 1595: su di lui cf. Chronologia historico-legalis , 328-333; ÉDOUARD D ’A LENÇON , Cheffontaines (Christophe de) , in Dictionnaire de Théologie Catholique II (Paris, 1910) 2352-2353; Hierarchia catholica medii et recentioris aevi… , vol. III, a cura di Wilhelm van Gulik e Conrad Eubel (Monasterii MDCCCCXXIII [Münster 1923]) 144; A. P IOLANTI , Cheffontaines ( lat. a Capite Fontium) Christophe de , in Enciclopedia Cattolica , vol. III (Città del Vaticano 1949) 1404-1405.
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