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alla predicazione. Tra l’altro in quel tempo predicava a Genova anche il celebre Francesco Panigarola 36 ; l’ex vescovo di Ginevra, Angelo Giustiniani Chiensi 37 , anch’egli allora residente in Liguria, ebbe possibilità di ascoltarli entrambi ed espresse per essi parole di viva ammirazione e apprezzamento. Tra il 1583 e il 1584 avrebbe voluto far ritorno nella sua pro- vincia catalana, ma ne fu dissuaso a causa dei forti pericoli per la sua incolumità da parte dei suoi avversari, le cui minacce presto si fece- ro sentire anche a Genova. Con il consenso del cardinale protettore Ferdinando de’ Medici, all’inizio del 1584 si recò quindi in Sicilia. È certo che predicò la quaresima dello stesso anno a Palermo, riscuo- tendo enorme successo per il grande numero di uditori; amante del silenzio e della solitudine, si ritirò presto a Messina, ove comunque continuò a spargere il seme della parola di Dio. Poco dopo l’elezio- ne al pontificato, il papa conventuale Sisto V chiamò il del Pas a Roma, affidandogli l’incarico di scrivere i commenti ai vangeli e des- tinandolo al convento di Tivoli. Dal 1585 troviamo il frate catalano nella città sull’Aniene, intento nello studio e nella stesura delle opere affidategli, ma con qualche puntata apostolica a Messina, nel cui convento di Santa Maria di Gesú Angelo del Pas era certamente pre- sente nell’ottobre 1586 e nel novembre 1587. Nei primi mesi del 1587 intanto il del Pas aveva terminato il commentario al vangelo di Matteo e fu nel giugno dello stesso anno richiamato da Sisto V a Roma; su consiglio del cardinal protettore Ferdinando de’ Medici, fissò la sua dimora nel convento di San Pietro in Montorio, ove lo stesso cardinale aveva fatto preparare alcune stanze per lui e per il compagno Cesare Pergamo da Alba 38 . Qui condusse una intensa vita di studio e di preghiera, stimato e LA RIFORMA FRANCESCANA IN SPAGNA… 947 36 Si tratta di uno dei piú rinomati predicatori osservanti della seconda metà del Cinquecento: nato il 6 gennaio 1548, autore di numerose opere di oratoria sacra, vescovo di Ferrara e di Asti, morí il 31 maggio 1594. Per un buon profilo bio-biblio- grafico su di lui cf. P. M. S EVESI , S. Carlo Borromeo ed il p. Francesco Panigarola o.f.m. , in Archivum Franciscanum Historicum 40 (1947) 143-207. 37 Appartenente all’Ordine dei conventuali, fu fatto vescovo di Ginevra il 13 ottobre 1568, sede da cui si dimise, riservandosi una pensione di 200 scudi, dieci anni dopo; si spense il 22 febbraio 1596: su di lui cf. Hierarchia catholica III, 201. 38 Si può leggere un breve profilo biografico del Pergamo in A NTON -M ARIA DA V ICENZA , Vita , 54-56 e 113-122.
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