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CapitoloV', Dell Obbligasione de fiolt ver/o de’ Padri: 55 che s’affettionino alla Chiefa, s'appartino dale le cartine compegnic ,.¢ viziofe occafioni. E fei] Padre € il primo , che in cafa gira, maledice, ¢ ftrapazza i comaodamenti della legge diDio, che hanno ad imparare i fgli, {fe non quello, che vedono, e f{eatono da’Pa- dri? Da eutti fi sal’efempio di qae! Padre , che renena in braccio vo {no figlio piccolo , che ad §micazione del Padre, che glinfegnaua , cosi iccolo com’era , proferiua giuramenti orribj- i. Che pero adirato Dio de] mal cofhtume del figlio apprefo da {uo Padre, all'improuifo but. toil figlio , & il Padre nell’Inferno , Lo fieffo pud remere V.S. fe non fiemenda ne] ben’accoftumarei {noi figli. Di Heli rife- rifce la Sacra Scrietura, che Dio lo caftigé molro feyeramente, perché non caftigaua i fuoi figli, ch’erano diffoluti, 1. Keg. 3, £d quod nouerit filios fuos indigne agere, (7 non corri- puerit. 34. Riferifce S, Agoftino lib. 2. de Ciuit. Dei cap. 8. che vn figlio poco atrento alla fua ob- bligazione difie a {ua Madre wna parola ingin- riofa, ¢ non contenco di canta sfacciaragine, arriuda mecrerle ie mani addoffo ; aucuaco- fiui aleri 8, fratelli,¢ nifluno di quelli lo tipre- fe d’vn tragto diranto ardire , del che rifencen- dofila Madre per infligazione del Demonio, che gliapparue , ¢ I’eflored a farlo, malediffe curtii fuoi figli , dicendo , permerta Iddio,, che fiare cacciati dalla voftra Terra 5¢ giriace v2- g2bondi per Terre aliene , mecttendo cerrore2 tuttoil Mondo, Sodisfece Dio ai {uo peffimo defiderio , & a tutti i figli mife tanco tremore nelle membra , che andanodo in volta {pauenta- uano chili vedeua; de] che vergognandofi lz Madre, vedendo compica la {ua maledizions s'impiccd , non potendo foffrire, n¢é ilatra- ti della fua cofcienza, n¢ l’ignominia de figli; quali cucti pafarono vaa vita dolorofa , ¢ mi- ferabile » Dal che ponno imparare i Sgli quanto gra- ue colpa fia dar occafione a’ Genirori di male- ditli; & i Genictori eprendere, come caftiga Dio le loro Jingue malediche . Siracconca anche d'vn’alero Padre, ¢ figlio, che Rauano ardendo nell’Inferno, ¢lancian- dofil’ya lalrro jofinite maledizioni ; il figlio malediceua il Padre, perché per {ua co!pa sera dannaco , il Padre malediceua il Giglio , perche era ftato canfa della {ua dannazione. Név'e dubbio , che molti Padri fi dannano, per non educare , come deuono i figli criftiaznamente: e fe V.S. defidera liberarfi dalle manide’ Demo- nij » procuri con follecicudine dare il cibo edi buona dortrina, ¢ di miglior efempio a’ fuoi figli: che fe lo fara, guefti daranno a Sei jn quefa vica buona vecchiaia, ¢ Dio glidara grandiffimo premio nella fua Gloria. KOKOKOKOROKOKOKOKOKOKOKOKOX TRATTATO V. DEL V. COMANDAM-?- NON AMMAZZARE. CAPITOLO 1, Dell’odio contro il Profimo . “Pp - Padre m’ accufo , che vna perfona m'ha detto, ch’ero vn Jadro; io ne feci querela ,¢ ricorfi al Giudice con- tro di quella. C. Ha mala volontd contro quefta per- fona? P, Padres}, C, Due cofe o¢corrono nel {uo cafo , I’ ¥n2, che V.S.dimanda fodisfazione dell'ingiuria ri- ceuuta ,eTaltra, che le porta cactiuo oma: cho.La prima é lecit2, come confta dal ius leg: 1, & leg. 6. Cornel, §. de iniurijs 5 cap. Pa- rochianus . La feconda {empre ¢ proibita ; poi- che Dieci comanda, che amiamo il noftro Proffimo ,¢ per efferci_ nemico non la{cia d’ef- Acre noftro Proffimo : Adunque &¢ 2. Defiderana, che auueniffe qualche male confiderabile 4 quefta perfona ¢ P. Padre si. C. Eche male le defideraua, era la morte, 6 infamia , 6 altro danno di roba? ak P. Le defiderauo la morce, & anche, che non le andaffeprofpero vn fuonegozio. —. C. Suarez ,¢Siluio, che cita, ¢ fiegue Bal. feo verb. Odium n. 4, iafegoano , che gli odij fi diftioguono in {pecie morale, quando i mali defiderati fono difinci di {pecic ; V.G. il difo- nore , ¢Ja morte, &c, 3- Rerd Bonaciea’, Valenza, & altricon Diana p.1.T rat 7. refole 3. Leandro del Sa- cramencto Tom. 1. Trat. §. de peniten. difp. 18. qu. 19.Sentono il contratio, ¢l'approua per probabile i! Bafeo . E la ragione €, perche la differenza {pecifica non fi prende dell’oggerro fificamente confiderato , ma bensi fecondo la ragicoc formale, colla quale fi mira: Acqui, , . Ss aa- i) | t
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