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= See od i »/ bint Trattato IV. del IV, Comandamento + ate7.refol. 16. con Caietano , Ledefma , € a asl infegnano , che il Religiofo , che difubbidifce al {uo Prelato io cofa grauc , cOo# mandatagli in virth di Santa vbbidienza , non commette due peccaci diftinti di {pecie, vn0 contro I'vbbidienza , ¢ Valtro conrro la Relis gione , per i} voto , che ha fatto d'vbbidienza, ma che folo commerte vn peccato io fpecie contro Ja virth della Religione: Arqui il Pre- Jato é vero Superiore, come é il Marito: Adun- que la Moglie , che lo difubbidifce , folo pec- chera con vn2 malizia in {pecie contro la giu- izi2. ne 26. P. Padre m’accufo , che hd qualche po- co di gelofiadimia Moglic. ; C. Quefta gelofia finifce in fofpecto 56 pue re pafla ad effer giudizio decerminaco, che fua Moglie non gii fia fedele @ P. Padre, io non l’affermo affenerantemen- te: folo firiduce la mia gelofiz ad ya mal fon- dato fofpetto, C. ll fofpetto non é ‘peccato marcale , fe non quando paffa ad eficre gindizio fermo , & affenfo determinato , come dizo nel 3. Coman- damento cap.t. ' Mi dica ha notificato a fua Moglie, che ha queka gelofia? " -P. Padre , glie I’hd detto due volee in fac. cia. 7 : C. Quefto é peceato mortale. con due ma- * lizie, contro la caricd, ¢ la pieta ; contro Ja catita, per auerle dato motivo di cootrifarf. grauemente ; poiché vna Donna onorata fence molto ,che fuo marito penfi finiftramente di lei , ¢ glidica fenza ragione fimili cofe ; contro la pieta , per la circoftanze d’effere Moglic, co- mehd derto di fopra , Vedali Remigio nella Somma T rat. 2. cap. 4. §. 8. Ws 4. 27. Quando il Confeflore incontrera Peni- nitente , che yjue con gelofia,, precuri con tut- ta vivezza perfuadergli, che lafct quefte chi. mere , dicendogli , che fono enidenti {ugecttio- _ widel Demonio , ¢ che effo gli ha pofto in celta guetfte fancaftiche illufioni , a fine di fargli per- deve l'anima , inquierare , ¢ rurbare Ja pace ila famiglia, ¢ titarlo ne] peccato, dicui Mofpetta ; che fua Moglie é onefta , ¢ virtnofa; € poiche in quella non ha trovato motivo per foiitiare i {noi fofperti, ¢ pazzia in vn huomo ditagione perfuaderfi facilmence yna cofa,fen- Za aucrne fondamenro. 28, Qvi anche viene alla mano il tracrare deli'obbiigazione de’Pupilli verfo de’Turori,e de’Serui verfo de’Padroni; di quefti perd s'ha da difcorrere con proporzione lo fteflo , che s'é detto de'figli verfo de’ Padri 3 auuertendo , che il Seruo , che perde i! rifpetto al {uo Padrone, 8 il pupilio al fuo Tutore , commette in ciaf. ») ehtduna inginidua azione due peccati di {pe- Hitinti jcontro la giuftizia ,¢ contro l’of- feruanza, fecondo quello,che hé detto di fopra 4 de’Giudici , & aleri Superiori cap. 1. ». 11. . CAPITOLO I, Efortazione d quelli, che non rifpettano i loro Genitori . 29. Fy Rocuri figliocon tutto lo ftudio , di — P pottare ilrifpetco douuto a’fuoi Ge- L witori, confiderando, che rengono ~ il luogo di Dio Signor Noftro; ecolui, che © difprezza fuo Padre, 6 Madre , difprezza Dio; Qui vos fpernit, me fpernit. Ma prefcindendo — anco da quefti rifpecti Divini,ixifperci humani, — folo doucriano obbligaria ad vn graode ftudio di venerare i fuoi Genicori, Se a quellidene, © dopo Dio, l'eflere, che ha, non fardingrati- © tudioe troppo grande il non corrifpondere con tucta atceazione a canto obbliga? Se vn amico le da qualche donatino, procura dimoftrar- — fegli grato co’l faroe almeno ftima;edouen- | dotanto a’ Padri, con pit ragione deve con voa grande ftima corrifponderea tenta obbli- gazione. Molti ef@mplari caftighi ha dato Dio nel mondo a’ figli difubbidienti a’ loro Padri, ¢ poco attenti a conferuar verfo d’effi il rifperco, & onore , che loro deyono. Vua maledizione perpecua cadé fopra di Cham, perché non» pored il rifpecco donuto a Noé fuo Padre:c¢ ncile Croniche de] N.P,S, Francefco fi legge nella ica di S. Antonio da Padona ,che an. _dando a confefiarfi dal Santo vn Giouine, che auctua dato vo calcio a fua Madre, gli diffe i] Santo, che doneua troncarfi quel piede taaro ardico i] Santo gliclo diffe per efaggerazione dell offefa , & i] Giouinelo prefe canpo da vero, che andato a cala fi taglio il piede , co’l qua. le aneng frapezzaro {ua Madre :T'incefe S. An- tonio, efubico andd a ritronare il Giouine ,¢ miracolofamecre lo riun}, ed gttaccd i! pieds tegliaro,Douerebbero tagliarfi le dicgue a mol- ti figli, i quali degenerando da quel, che fono, e dalleflere di figli, lanciano fenzawergogag parole ingiuriofe contro de’ loro Padri, CAPITOLO Y. Efortazione a’ Padri negligeuti nell’ edua cave i figli. 30. WA pofto Iddio nelle famiglic i Pa- ——™ dri,non folo perché diano ’ali- #. mento corporale a’ figli , ma an- che accio fominiftrino loro l’'alimenco fpiritua- le, gl'infegnino coll’ efempio, e colle parole — buoni coftumi, addoccrinandoli fopra tutto nel timor di Dio, inducendoli con tutto lo ftu- 4 dio 4 frequentare i Sacramenti, procurando, che

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