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sia a) Capitolo 111. Dell’ Obbligazione de"figli ver de’ Padyi: meleiinfegnano , che il Padre éobbi!garo'do- tare fecondo la fua poffibilita le figlie Spurie. La regione €, perché dal ius naturale é obbli. gato il Padre agli alimeiiti de'fuoi figli : Atqui, Ya dore viene in nome d’alimenco nella Senten- za comune deDD, vedali Sanchez wvbi fupra difp. 26.0. 1. Azor Tome. lib. 2. cap. 549. 6. ‘Adunque il Padre é obbligaco dosare le figlic Spurie. ' Quantungue Molina Tom. 1. de iuft- difp. 24." 22. & altri faccino diftiozione fra la dote ,¢ gli alimenti, e dicano, che , febbene il Padre ha obbligo di dare gli alimenti alle figlie Spurie , non Pha perd di dotarle . a1. P. Padre m’accufo , che ho efpofto vn’ altro figlio ‘illegittimo , perch folle porcato all’Ofpicale ayer S €. Procurd, che riceueffe i! Batcefimo 2 P. Padre si. C. Due cofe fono d’aunertirfi in quefto ca- fo ;vnaé , fe fia peccaco ciporre i figii illegicci- mi;¢l’altra,s’egli fia obbligato refticuire all’ Ofpicale le fpefe , che fa nell’alleuare il figlio: alla prima rifponde cos Azorio , & altri Lean- dro del $S. Tom. 8. Trat, §. difp. 8. §. 2. quaf. 21. dicendo, effere cerro, che non é peccato ef. porre cali figli, quando fi ceme infamia, la quale molte volce s'incoire, fe non s'occulea- no decti figli, € non s’e{pongono ; perché é ignominia, che vna Donna coucepifca da huo- monon fuo, ¢ che quefto abbia figli dall’al- crui Donna. Quanto alla feconda ; fe i Padri fono poue- ri, non hanno obbligo di refticuire cofa alcu, na all’'Ofpicales fe fono ricchi, deueno refti- _tuire gli alimenti, che coufume il figlionell’ Ofpirale, in {entimento comune de’DD, ancor- che Enriquez con alecri, che cita Leandro vbi Supra qe 23.dicano, che né menoi Padriric. chi fono obbligaci 2 quefta refituzione ; per- che l’Ofpitale ha le {uc rendice , ¢ limofiae , per alleuare queti figii ; ¢ fe quelli, che fi ¢fpongo- no, aucfitro da reftituire , farcbbzro fuperflue quefle rendite: Adunque &c. _ Quetta ragione ¢ molco ceaue , perché POL- Pitale ha alere fpefe da fare, ¢ molri figii efpo- lidi Padri poueri, quali non ponco contri- _ buire glialimenti-, ¢ con quetti fpeade molros €cosi la prima opioione € Ia vera , maffime fe POfpitale non fotie gran cofaricco. V ide Lean- drum ibid. CAPITOLO Il. Dell’ obbligazione del Marito verfo la Moglie,e di quefla verfo di quello. Arapazzo mia moglic , ¢ le metro le maniaddoflo. £22. P . Padre m’accafo » che alcune vole a C. ll caftigare fua Moglie ¢ con caufe raz giontuole , accid s’emendi?) , ok P. Padre, alcuna volea ‘ho ancor troppd ragione di cafigarla, perché altrimente nom poffo cidurla a compire alie fue obbligazioni domeftiche ; aftre volte ’hé maltraccata fenze caufa. , C. L'ha caftigaca con moderazione , 6 pu- recon eceeffo 2 | P. li caftigo non é aro eceedente. C. Auendo canfa legirtima , é lecico al Mae rito caftigare la Moglie moderatameate , ed accioché s’emendi, come con Barbofa , Caies rano, ¢ Silaeftro, infegna Valero in differ.vtrinf- que fori. Verb. Vxor. differ. 4, contra Tira» quello, che dice aon effere lecito al Marico bac- tere la Moglie. 23. Tucci perd conuengote, che efiendo feoza caufa ragionenole, nop € lecito a! Mari- to caftigare {ua Moglie ; ¢ fe ikcaftigo é grauc, fara peccato mortale. E la ragione ¢ , perché il Superiore pnd con caufa legiccima caktigare ‘il Suddico, e fenza quella, pecca facendolo: LaMoglie é¢ faddica al Marito, & inferiore: Adungue con caufa ragioneuole porracaiti- gatla; ma {elo fa fenza caufa, pecchera, & il peccaco autra duc malizic diftiace di fpecie; I'voz contro la giuftizia, ¢ Valera contro la piera, per la circoftanza d’silere faa Maglies ita Lugo de Panit. difps' 16. n. 306, Perché , fi come per la virii della pitca ¥’é yiecolo {pe. ciale fra il Padre, & i figli ; cosi v'é fea il Ma- rico ,cla Moglie;¢ fe la Moglie porca odio al Marico, ¢ gli perde il rifpecto, 6 ques a quele la , peceano contro la picca . : Pero nociqui il Confeffore , che le difftrea- ze domeftiche, quali fogliono. efler. frequeati fra Marici, ¢ Mogli, ordiaariamence fono pec- caci veniali, quancungue I’va Talcro fi dicano qualche parola di ftrap azzo « 24. Auuertifea anche le Mogli, che prceca- no mortalmeate in non vbbidire a’ lor Mariti in cafe di rilieuo, ¢ diconfiderazione , che toc. cano al buon goucrno della cafa; ¢ quefto pec. cato s'‘oppone alla vircd d:ll'ybbidienza, ¢ dele la giuftizia ; al’ ybbidienza , perché difubbidi- fcc a quello, che {uo vero Superiore: Mulier Jub viri porrftate erit : Contro la ginftizia , pers chéia virid dsl macrimooio y’é va vircuale»s concratco cra il Marico, ¢ 1a Mogiie , co’l qua- le il marito s’obbliga di foltenraria , ¢ quella d’vbbidirlo in cofe:giutle, ¢ ragioacnoli s Acqui it Marico peccherebbe conrro la giujtizia aon alimeotando la Mogli¢: Dunque anche quella non vbbedendolo . Ica Faguadez in Decal. 1.4, Cape EZot. 106 Fe iy 25. & fe alcuno dimandaffe, fe la Mogii: commecca duc peccati di {pecie diftinci , dulub- bidendo a! Maricoin cofa grane, rifpoodo di no3¢ lo cauo dalla dotting di Diana part. 1. , K Trat. ‘ ~ eee | plate. : : red Res a . eats 2, raw oh eee eae a -

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