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graué contro il buon nome del Goncrnarore 2 P. Padre si, C. Era cofa pubblica? P. Padre nd. C. Dneazioni fono guefte, nelie quali é la fua djftinzione :1a prima , aclla quale bbe pa- role co’l Gouernarore, fa contumelia ; la fecon- da {i detrazione; neila prima fono due malizic di {pccie diftinte ; I'vnz contro Ja giuftizia, ¢ J'altra controla vircd dell’oflernanza , 6 ofttr quio , la qual virea ci comanda vn fpeciale rif- cclo a’ Giudici, ¢ Superiori: nella feconda cbbé folo vna malizia d'iaginfizia ; perche lq vired dell’oslernanza ci comanda , che a’ Supe- riori fi porti vna {peciale rinerenze , ¢ rifpercos 2 quefto rifpetto ,e riuerenza s’oppone il dir parole, 6 fare azioni concum«éfiofe a’ Superio- yi, ma non il mormorare di loro io aflenza: Aduoque nella prima v’aprra due malizie,e folo vna nella feconda. E’ dortrina di $. Toma- fo ,¢ fua fcola , che fi pnd vedere nelle Difqui. fiz. Moral del P. Murcia TJ. 2./ib, 4. difp. 8, re- fol. 3m. 6,€ 7. Circa del modo, ¢o'l qna)e ‘ha da fodisf{sre all inginflizia dela coornmeiia,¢ deldanno della detrazione, tratrero nell’occa- uo Comandameato - 32. P, Padre m’accnf{g , che non porro il rilperto donnto alle perfone maggiori di me inetd, ; C. Quefta circoftanza d’efler mageiori d'era Je perfone offefenon mora fpecie , quantunque aggrauila malizia dell’offela, comefi racco- glie dalla dotezina di Lugo di fopra cicata,¢ {pecialmente ne} num. 309, & il perder loro i! Filpetgo , fara peccaro leggicro. 6 grane {e- condo le cofe , che concro di quelli § dicono , 6 fi fanno , CAPITOLQ IL Dell’ obbligazione de’ Padri verfo de’ Figlig F curato in educare i miei Gigli. C. Ha procurato diofegrar loro la Dortrina Criftians ,6 mandgrli alla {cola , per- che l'impariao , 6 al Paroco, accid giic lin. Segni. P, Padre, molcs negligenza v'ho vfato, C, Grauemeore peccano i Padii nell'eff:r negligenci, che i Ggli imparting la Docerina Cri- fiiapa , ¢ rudiment della Bede,.non folg neli'ced recera, ma anche nell’eta anuanzara, ¢ cre- fciuca; poiché ifperimestiamo nel Confeffio- nario (con grandiffimo noftro cordoglic) , 12 grand'ignoranza, ch’é ne’Fedeli de’ Sacri Mi- 33. P . Padre m’acculo, che fono Rato traf- - . tterij della noftra Sanca Fede ;¢ quelto difezco Gi cognizione Gi troua non folo nc’ piccoli, ma | Bach: ne’ grandi, che non mancando di capa- Capitolo I, Dell’ Obbligaxione de’ figli werfode’Padri; x Cita per imparare a memoria cantilafciui,¢ cofe del mondo, folo non vogliono aucrne per smparare quello, che ¢ neceffario allajoro {a- duce. E cid procede da loro Padri, che nell’era fepera aon procurano alimentarli co'l latte di quefta celette Doctring; né deveno {cufarG co’l dire ,che il Paroco , il Maeftro di {cola infe. ecerd loroig Dotrrina Crittiaez ; perche molce volre fuccede , che gli voi, per gli alerilo traf. curino: i Padre non Gi cura d'infegoarglicla, perché crede , cue gliela inf-gai il Parocos que- fio no'l fa, perché dima debb: farlo i) Macfro difcola; e cos} auviene, che i poner Gali trouano all’vicimo della vita feoza fapere le eo. fe vecedaric prr faluarfis de) che i Padri,i Pa. rochi daranno 2 Dio ftreetiffimo conto, E do- nerebbero auuertire i Padti, elo Redo dico de’ Padroni riguardo a’ ferni , che non folo i! core po, ma anche, ¢ fingolarmence l’anima fta race comandarg a loro ¢ & fe peccherebbe grauemen- tei] Padre, & il Padrong, che a luo figlio, d ferno pon deffe j! congryo, e neceflario ali- mento corporale ; quanro maggior colpa fara non fominiftrare al! anima |’ alimenco {piti- tale 2 14. Mi dica, ha procuraro d’ jofegnare,s a’ {uci Ggli buoni cofumi, e tenerli lonsanj Galle cactine compagnic, ¢ correggere ilorg VIZI1) « ; P, Padre, mole ommifioni vi hd com. meflo, C. Lieflere negligence in quefta materia ,e¢ rrafcucarla ,¢@ peccato morcale. Si veda azo- TiO p. 2 Lib, 2. cg pe4. ge 1% & € comune; &] Padri, che crafcurano qucito, ponno cemere il caRtigo , che diede Dio ad Heli, perché non correfc glierrori, ¢ difecri de’ fuoi figli 1. Ree £um 3.¢0 quod nouerit fittos [aos indégne agere , or Hon corripuerit . } ‘ ‘- Mi dica; ha dato mal'efempio a’ fuoj agi P, Padre si: hd anuto per quatche rempo vn’amicizia cactipa, fapendolo cucca la mia famiglia. C. Per quefta circoftanza di dar mal'efen- pio a quelli difpacafa, ha commeffo va ono~ ho peccato ia {pecic d'ingiufizia. Perché quale fiuoglia Superiore per ragions del {yo vflicio @ obbligato di giuttizia a dare buon efempio a’ fuoi fuddici; 1 Padre ¢ vero Superiore della fua famiglia: Adungue di giuftizia ¢ obbligaro dare a qu:lla buon efempio; ¢ per confeguea- za, fe loda cattiuo, peccherd contro la giu- ftizia, ; 16, Hi mai permeflo, che alcuna de'faoi figliarcinaco all'vfo della gagione abbia dor- miro nella camera di V.S.¢ fermacouifi , quao- do vtebatur »xore fua? O permeflo, che i fuoi figli abbino dormigo ¢alle figlic , 6 i ferui colle icruee : P.

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