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eae! Capitolo IV. Del Voto; 53 do; che prinafle dell’ annértenza ; anzi cucr’al contfario, quando pafla fubjco é fegno, che non fa talela curbazione dell’ animo, che to- giiefle ’auuertenza. ; 36. Ufegno, ptr conofcere , quando é pri- mo moro, é€ , quando Ia perfona ¢ talmeate ace ciecata dalia pafione , che non auuerte quello che dice, equaado riroroaca in fe Reflz appe- napare,che firicordi di gaello, che ha detto, & hagran doloré d'auerlo detto; Shaalcres} ad auuercire . fe la perfona é affai colerica , ¢ fe Voccafione fa veemence, I fegnocerto , che le majedizzioni fono con anuertenza , ¢ , quando mole volce fi replicano, ¢ per vn {pazio cons tinuato di tempo; ¢ fe dopo re%a nel cuore ale cun’odio , 6 raacore , queto ¢ fegno , che fen- za dubbio le maledizzioni furozo formali,e con mala intenzione pronunziate » KOKOLDRORO ROR OK SK KSKOROS KER CAPITOLO IV. DEL voTo, Auendo molti ponti quefta materia del Voto, per procedere con diftinzione , 1a diuidero in parti, PARTE PRIMA, Della Softanza, e valore del Voto, de meliori bono, & poffibili. Sidice, che € promeffa, a diffsrenza del propofico, il quale non induce obbligo ,doue l'induce la promefia, Si dice deliberats, perché , accid il voto obblighi, deue effer farco con delibera- zione ; cio€ con cognizioné, & anucrtenza del- la cofa , alla quale fi obbliga, ¢ con intenzio- ne,¢ volonca di voleruifi obbligare. Si dice Deo faGa,perché quanguagne fi poffino far vo- tiin onore de’Sati-Tutranolca fi dice che fi fan- no a Dio,perché ’obbligazione di cépire a’ voti fatci a’ Saoci G contrat con fua Divina Macha. Sidice anché de welieri bono, perché , accid il voto fia valido, non bafta , che Ja cofa voraca fia buona , ma di pid G ricerca , che fia miglio- re della {ua concraria ; V.G, lo ftato del matri- monio € bugoo, perd come che ¢ meglio!’of- feruare caftica , per quefto , gencralmente par- lando , nané validoil voco di maritarfis ben- che in qualche cafo parcicolare pofti efierlo. Saggiunge cm poffibili, perché non é valido il voto di cofe impo ffibili; come farebbe , fe aicu- fo facefe voto di mai maogiare , 6 dormire, queko voro farebbe nullo, perche farebbe di cole impoffibili, — - 38. Hl voro pud effere reale, perfonale , 0 milto: Reale @il voto didare alcuna limofinas Rerfonale il voto di fare qualche buona ope- 2, Come digiunare , andare in pellegrinaggio, dir cerce orazioni: Mifto ¢ il voro di fare qual- che azione , ¢ di dare infieme qualche limofinas, come quello, che fa voro di vifirare quaiche Chisfa , ¢ prefeacarli qualche ornamento in fuo feruizio,, Il voco fi dinide di pid in voto folen- Re, ¢ voro femplice : il folenne € quello , che 37: I: Voto Eft promiffio deliberata Deo faa fa in mano di qualche Minifro di Dio, il qua- le in pome delia Chiefa riceue il voto; come fono ivori, che fi fanno nella profeffione Reli- giofa . il voro femplice ¢ quello , che fi fa pri vatamente, fenza che vi fia chilo riceua fulen~ nemeace in nome della Chiefa , Si divide anche il voroin totale, ¢ parciale 3 corale é quello, ehe comprende cutta voa materia, come quel- lo , che fa voro di recitare rutro I’ Vfficio Diuis bo, Odi offeruare perfettamencte, & io turro caflicd; Parciale € quello, che comprende yng parce fola d’alcuna materia, come é quello, che fi fa di recicare vna , due, 6 cre Ore dell'V£- ficio Diuiao , 6 dinon maricarfi, 6 dinonco- nofcere Donna, Diuidefi di pid in affoluto ,e condiziongto ; aflolate é quello ; che fi fa fenza dipendenza d’alcuna condizione : V.G. faccio voco di dare vna limofina, di digiunare ; con dizionato ¢ quello, ¢he fifi con qualche con- dizione : V.G. faccio voto d’andare a Loreto, fe mio Padre mi dara Iiceaza. Il voto condi« zionato fi {ubdiuide in penale , ¢ non penale, il penale €, quando fi fa voto con condizione dj forcomererfi a qualche pena , fe non s’adempi-« fce: V.G. faceio voto, che fe non recicerd le mie diuozioni , di digiunare in pena vn giorno; il oon ptaale é quello, che fi fa {enza dipenden, za di pena alcuna . Finalmente il voto pud effere perpetuo , 6 temporale: perpetuo € quello, che fi fa di cute ta la vira: V.G. faccio voto di recitare il Ro-~ fario ogni giorno curco il eempo di mia vita. temporale ¢ quello, che fi fa per qualche tem po decerminaco: VG. faccio voce didigiuaa. re turci i Veoerdi-d’vn’aono. Res 39. P. Badre m’accufo , che anendo defidss raco di accafarmicon wna Giouane, ne aucne do poxuro orrenegne Vintento , feci voto di ca- flied ; ¢ di poi fenrendo fempre pid il cojgo, feci, di pid voro di farm: Religiofo. : .&. ea SS a a cr i aT

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