BCCPAM000545-3-09000000000000

ro 48 _ Trattato 11. deb II. Comandamento. y venti falfi ’'auuertenz2 , non fono peccati mor- faieces tampocolo fara il coftume , cle ha digiurate , quando l'abbi riuocato per !’atto di vero dolore, ¢ propofico d’emendarfi : Ela “gagione é ; perche il coftume , come gid ho det- to , é vn’abiro , che contrae la malizia degli at- ti: Atqui l’acto di giurare in bugia , quando manca‘l’anuercenza, non é ptccato mortale: ‘Adunque né meno Jo fara il coftume , che in- duce 4 givrare alcuna volta in bugia {enzas auuertenza. E’ dottrina di Suarez , Reginaldo, Tomafo Sanchez, & altri, che cita, ¢fiegue Diana p. 3. trat. 5. refol. 62, E cosi baftera , che s’accufi delltommiffione commefia nello fradi- care quefto mal coRume di givrare fenz’auner- tenza. Dianz ibid. Lo fieflo ha da dirfi, perla qmedemaragione, del coftume di maledire,¢ beRemmiare - 10. Potra V.S, ricordarfi di quante volte ha giurato in bogia , ¢ quante in verita? P. Padre, i miei giuramenti non hznno nue mero; appena diceno parola, che non fof _giuramento. C. Non fi potra ricordare di quence volce la fectimana, 6 al giorno , pigliando vn giore no per Paltro? P. Non fara poffibile; perchée v’era giorno, che giurano venti volte, alcri meno, & altri ii. B C. Adunque bafla, che s’accufi d’aner aun- £0 quefo coitume di giurare , oracon verita, ‘& ora in bugia tutto lo fpazio di quefti trent’ anni; poiche € principio generale , che , quan- do il penitente in qualfiuoglia materia non pd indiuiduare i] numero de’ fuoi peccati, s’'accvfi cel coftume : Navarro , Enriquez , Toleto, che cita,e fiegue Fagundez fopra i precetti della C ice falib. 2. cap. 4.0.11. altri. 11. Soleua V.S. givrare tal volta in bugia in manicra , che per il {uo givramento aune- nifledanto al Preflimo, 6 nellaroba, 6 nell’ onore? P. Padre di quefto non miricordo. C. Aucua V.S. ilcoftume di giurare , dicen- “do giuro a Chrifto? P. Padre si molce volee: _, ©. Soleua far quefto giuramento ; minac- ciando il Proflimo . V.G. giuro 4 Chrifto , che - Yoglio ammazzarlo ? P. Padre si, quando m’era fatto qualche ‘ orto , givravo in quefia maniera. Cc. dire giaro a Chrifto , fenza ageiungere altro , non € giuramento , perche il ginramen- to ricerca affermazione , 6 negazione ; quinon y'éné l'vna, né Valera : Adunque non é giura- mento , & € folo vn'inuocazione del Nome di Dio fenza neceffica , ed é peccato veniale. : Ma quando fi giura, minacciando il Profi. Mo ia cofa graue , é peccato mortale, ¢ fi chia ma ginramento comminatorio: perche, 6 giura con animo d’adempife la minaccia yo fenza; fee fenz’animo d’adempirla, manca la ~ verira di prefente, & € giuramento falfo s Acqui a s il giuramenro falfo ¢ fempre peccatomorcales — Adu nque il giuramento comminatorio , quan- do gli manca l’intenzione di compirlo , ¢ fem- pre peccato mortalc, Se fi giura con animo d’efeguire la minacci2., vi fono due malizic di. ftinte di fpecie ; ’'vna contro la ginftizia , per« ché defidera far male al Profiimo; !’alrra con- tro la Religione , perché fi ferue deli’aucoricd di Dic , per confermare yn2@ cofa tanto mala, come € ildefiderio di vendicarfi. /ta communi ter Doflores. Soto lib, 8 gq. tart. 3. Caictano art.7- & altri, che cica, ¢ fiegue Leffio lib. 2, de iuft. cap. 42. dub. 4.0.18, cae 12. Perd,, fe la minaccia, che fi fa al Proffi- mo con giuramento , € leggiera , non € peccas to mortale il giurare con animo d’adempirla; ma folo peccato veniale: Cosi fentconoi DD. poco fa cicati , & aleri, che cita . ¢ fiegue Mut cia OM. Ze aifq. lib. 4 difp. 4. refol. Ef. num. 18. in fine » : Ma per minima , che fia la cofa., che fi mi- naccia al Proflimo con giuramenro , fe mance lintenzione di compirla,iempre é€ peccato mor tale, perchée vi manca Ja vericd di prefenze . Ec i] giuramento, fempre che vi manca la verita di prefente , ¢ peccato mortale ; ne fcufa in quelio la parnica di materia. : Anuuertano pero i Confefiori quelli , che fan- no fimili givramenti comminarorij, che non hanno cbbligazione di compirli, anzi che fa- rcbbero maggior peccato ad efeguirli ; perche il ginramenco Non ef vinculum iniquitatis EB lo fefio fidice , quando Gi giura alenna cof its difference , per fa quale non corre obbligazione difarla. | 43. Ha giurato alera volea , dicendo, il Dias uolo mi porti , pit tofto che far quefto ? P. Padre si, molce volce, C. Quelle é giuramento efecratorio ( ben. che il volgoignoraate lo: confonda colla males dizione )«:Jo quefti givramenti efecrarorij vi fono due malizie, voa graue, ¢ l’alera leggicras laleggiera € limprecazione, colla qualt sine uoca il Demonio; & € leggicra , perché mat d’ordinario fi defidera , che il Demonio ci pore? via : La graue dichiaro con quetto dilema’, co’l quale dichiaro quella del giuramento commi- natorio: 6 che fi defdera efeguire quello s’af- ferma con quefta efecrazione ; V.G. che fi fac- cia quefta, 6 queli'alera cofa, 606; fe nonfi defidera ,nés'ha intenzione d’efeguirlo , man- ca la verica di prefente, & € ginramento falfo, € per conféguenza peccato mortale; Se fi defi. dera, per defiderare quel male al Proflinio, manca di ginftizia ,¢ {ard ingiuftizia grawe 0 leggiera fecondo la grauezza del male sehe fe gli defidera, come s’¢ decco del giutamento 4 comminatorio . 14.Lo

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz