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42 T'rattato I. del 1. Comandamento + LO CAPITO IV; Della virta della Religione, evizy a quella oppofti » 31. virth della Religione ¢ la prima di ” | ame le virth Morali, e Gi defGinifce cosi; Eft virtus debisit cult Deo exbi- bens. A quefta vireh appartengono gli atti Sae cridi Celebrare, fentire Mefla , orare , ricenere J Santi Sacramenci , & alcre azioni fimili , colle quali Dio ¢ veneraco, Due vizij i oppongona alla vired della Religione , yao per ecceffo, T'al- tro per diferco: per ecceilo le fi oppone la fuperftizione colle fue {pecie , che fono Dinina- zione , Idolatria, vana Offervanza, ¢ Malch- cio sper difecto, Ie fi oppone, la Irreligioh~ ra coll¢ fue fpecie, che fono, Tentare Dio, Sper- giuro , Sacrilegio .¢ Simonia , a - 22. Superftizione: Eff vana , feu falfa Religio indebitum cultum exbibens. D. T bomas 2. 2+ 9-99, art. 3.11 culco indebito, 6 fuperftiziofo , pud efiere 6 falfo , 6 {uperfluo : culco faifo pud effe- re, 6 per parte di colui, che lo fa, 6 per parce della cofa : per parce di chi lo fa , farcbbe , co- me fe colui, che non é Sacerdore , 6 effendolo, é ftaco degradaro , celebrafle, 6 aminifiraflc Sa- cramenti: per parte della cofa farebbe , come {¢ ora s‘offerifiero a Dio monroni, 6 altro Sacri+ ficio della Legge antica: O’ fe ne’ Sacramenti fj mutafie la forma, 6 la materia, o pure con falfi miracoli fi cercafle comprouare la verica della nofira S. Fede ; cntte quefte cofe fono pec- cati graviflimi di fuperftizione concrarij alla vired della Religione, Culto fuperfluo fi dice, quando nella Mefla, Orazione , Vfficij Diuini S'aggiungono ceremonie , preghitre, parole; come {¢inluogo d'vn’Antifona, fi dicefiero al- cune parole male, indecenei;jl che farebbe pec- cato graue di fuperflizione,e culo fuperfluo; Se fiaggiungefle qualche Orazione, come, Allé. Juia , 6 cofe fomiglianti , non facendoGi per dif- prezzo, farebbe pecearo veniale ; Sic Caftras Palaus part, ¥, trat, 17. difp. 1. punt. 1om. 3. € 5, 23. Diuinazione: Eft enuntiatio corum, qua per naturam cognofci uon poffunt ,6 come dicona aleri: Eft preditto ope Damonis faa circa res bu- mano modo non cognofcibiles.La Dini nazione pud ¢flere,d con patco efpreflo co’l Demoniu , 6 on patto tacico; allora € con patto efprefio, quando efpreflamente s’inuoca , per conofcere alcuna cola occulca ; V. G, qualche ceforo naf- cofto ; 6 quando fapendofi, che i! Demonio af. fite aquaiche fegno, per fcoprire quello , che € occulto , fj ferne di quel fegno ; la Divinazio- he con pacco efpreffo co’! Demonio , ¢ peccatg mortale ,¢ grauiffimo. Patto tacito , 6 impli. cito fi dice , quando Gi ferue d’alcuni mezzi fri. Holi, & inutili per {apere qualche cofa occulca; come , f¢ per crouare alcuna cofa perfa , ¢ fape- ~ re done ¢, fi tirafferotalenne linee ; 6 fi format, D i 8 4 fero certi caracceri, &c, Sic Bonacina Tom. % a difp. 3. de fuperft. quaft. 5+ punt.3.m.4.¢e9.La Dininaziong con patto implicito co'l Demonia j é peccaro mortale di fua nacura , quancungue, fe fifa con ignoranza, che non fia crafla, ne affeccata , non fia peccato morcale. Ta ordine alla cooftflione fi d ftinguono di {pecie le di. ninazioni , che fi faano con patto efpreflo da quelle , che fi fanno con pacto impliciro; non pero fi diftinguono di {pecie quelie, che fi fanno per mezzo delle ftelle, da quelle , che fi fanno per acqua, aria, parole, pati &c. Irg Sanchez 1.2. Som. cap. 38.n, 14, 18,¢ 19, Idolatrias Ef . quando ¢ultus foli Deo debjtus exlibetur creature: \' vna € idolatria formale, Valera materiale , come dird in quetto capictolo Nut. 39» 2g Vana offeruanza: Eft in qua tacité Demon inuocatur , affumendo media aliqua improportionata ad talem effeftum, VG, ad dinitias, [cientiam acquirendam. E fi pnd fare con patco efprefla , 6 racito ¢o’l Demonio, Se fi fa con pacto efpref- fo ,¢ peccato mortale; fe con cacito, fi pud {cufare dal morale per J'ignoranza , come hd deceo della Diuinazione, Da effa diffzrifce la va- na Oferuanza in quefto , che la diuinazione G fa , per fapere cole occulee ; ¢ la vana offeruans za , per guere aleri effetti , come {cienza , fani, ta, ricchezze : fi diftingye anche da! Maleficio, erché guefto ¢ft vis nocendi alijs ope Demonis, lvno fi chiama Peneficio , Yaltro amatorio quefto ¢; quaado ff via dell ailifteoza efpreffa, © implicica del Demanio , per fuegliare in alerj l'amore carnale , 6 odio concra alcuno, Ti Veo ntficio €, quando s'vfano cali patti, per dan. regeiare , I nome di Magia , 6 Maleficio fi fao, le prendere per ogni force di factuchierie , delle quali parlerd in quefto capicolo . 25. L'Jereligioficd . Eft witium , quod tendit circa irrenerentiam Dei, La {aa prima {pecie ¢ il Tentare Dio , che fi definifce cosi: Tentatio Dei ef diftum , vel fatium, quo quis explorare cupit, wim Deus fit potens , fapiens cre. ltd D. Thomas 2. 2.9. 9§. art, 1, Jl cencare Dio , dice $. Toma- fo, puol’effere in due maniere , vna cenczndoG efprefamence , ¢ Palera, cencandoti incerpreta- tinamence ;allora fi centa efpreflamence, quab= do dubitando di qualche perfezzione di Dio , fi fa qualche cofa per ifperimentaria ; ¢ fe il dub. bio di tale perfezzione fofle poficiyo , in quefta cafo il centare Dio farebbe erefia formale. In due maniere poi fi ceara Dio iaterpretatinuamen- t@; primo , quando fi lafciano i mezzi nacura- li, perarrivare 4 qualche ffug , volendo, che Dio lo faccia confeguire fenza quefti, come fe vn'infermo, fenza valerfi delice medicine , vo- lefse , che Dio gli refticwi{s: la fantca Secondo, quando alcuno fi mecce in qualche pericolo, dal quale folo Dio pug iiderarlo , come fareh- be
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