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Capjtojo. I. della, Fede» 39 pe ricenci in mig cafa, yn’Eretico, e tratrando varie cofe della noftra Fede, ¢ Religione, io eredei wna propofizione, erezicale , che mi pro- WAS x, re. Due cof ha qui da norare; I’'vna ¢ !’auer riceyuto in fua cafa l'Ercrico ; I’ alera ¢ aver dato credico all’ Erefia. Quanro alla prima, deue fapere che nel primo Caaone della Bolla in Cana Dowini, é fcomnnicaro chinogue fa- norilce , 6 riceue gli Ercticis E’ perd aecefsario fapere , f¢ V.S. ha riceuuro quef’Eretico , co- me Ererico , 6 folo a titolo di parentela , 6 ami- sizia.. " P.. Padre, I'k6 ricenuto in cafa,come amico, C. Poiché ¢ opiniong probabile che infegna jl Padre Leandio del S.S,, & il P, Baflto citan- do altri Auropi , verbo Hercfis num. 8, che oon s ‘incorta.in quefta {comunica , quando fi riceue YEretico, 6 fi fanoritce, O gli fi porge aiuto per ticolo d’ ainifta, 6 pareacela, ¢ non in quan- to ¢ Erecico: E cosiin queita opinione Y.S, per auerlo riceuuto in cafa , come amico, non ¢ in- corfa cela fcomunica. Quanto alla feconda, che ¢ d’abergli dato eredico ; per vedere fe V,S, ¢ incorfa , 6 nd oel- la fcomunica , che nello ficfso Canone fi pro- mulga coorro gli Erecici; ¢ oecelsario fapere, {e quetio alscnfo eretico ,che V.S. ha daco alla di Ipi docrina, 'ha manjteftaco cReriormence conparole,dconopre? §- P, Padre, io gli dif , che credeno quello mi diceua. ob tah OD : C. Se V.S. non Pauefse manifeRaco efterior- gente, benche interiormence aucfse renuco que- fio crrore ,noa farebbe incorfa nella {compni- ¢a,in {eagenza comune de’ Teolc gi; perché fra folo erefia incernas¢ Ja Chicfa in wiuna ma- teria firiftrua , promylga fcomunica conrro pi Sistas -DEn incerai. Rerd , poich¢ V.S. 4 manifeitaco ¢on quelle parole, che ha decto, V'erefia, & crrore, che ceneua, ¢ con queltoé pafsaca all’eftcrog,, ¢ incor{a in fcomunica. ' @& Si¢ fapucg 2¢ sé pubb ica 0; che V.S.ha auucd quefto errore nella mene 3 P, Padre, noa l'haang fapuco aleri,che !’ere~ tico , & io iS C. L’afgoluzione dall’erefia,e gli altri cafi del- ls Bolla in Cang Domini {oo riferuati a! Papa. E’ pere vero, che quando fono occulti, {ona rileruati a” Ve(coui, in {carenza d Heariguez, Nauarro , Bacoez , Ledefma , Fagundez, & al- tri polsilimi , che cica il P, Marcia tom, 2.4:fq- moral, lib. 4. difps 4. refol, 5 Me 6,€ 10. Ela tie ma probabile Suarez de Cenjuris difp. 21. fece 4 n. 5: Leandro dal $.S, Sacram, 4. tom. de Cen= Juris, trat, 2, de excommunicat. difp.17.qualt. 456 £465 ¢ cita moltia fauore di quefta opivione. Qualiiofgnano, che non freuoca per la pro- __-‘muulgazione della Bolla m Cana Dominila fa- Golta, che i Concilio Tridsntino Sef]: 24. caps 6, concede a’ Vefcouid’ afsoluere Perefia efters ba, ¢ gli alcri cafj della Bolla della Cena, quaa- do fono ecculd . az) 7: Né ofta a quefta dortrina il Decreto d’ Alcfsandro ViJ.nella Propofizione 3. nella qua- Te pare ,che abbia condannata quefta opinios ne, Perche fua Santicd ha folamenre condane nato il dire , che detra opinione ¢ ftaca veduca, ¢tolleraca nel Conciftoro della Sacra Congres gazione : ma non riproua la dottrina , che ins ftgoa , che i Vefcoui pofino affolucre icafi fue derti , quando fono occulti. L> difende , ed ins fegna il K.P.Be. Martino di Torrecilla nel ug Efame de’ Vefcoui trat, 1, 9, 3. feBe2. dif. 20.245 ¢ del fuo fencimenco cica il B. Moya nelle Sellette tom. 1, trat. 3. difp, 8.9. 5.§.2.n.§, L'iftelio fentono alcri huomini dot, che feaza nomi« narli cica i) R.P.M, Lumbier neil'appeadice del- la Somma di Arana pigs 497. num. 5 47. 8. J cali poi fopradecti fi dicono occulti, quando aon fono dedorti al Boro contenziofo, non fi fanno dalla maggior parte del vicina~ co, 0 del Popola. Cosi!’ a‘fermano Sanchez, Nauarro , Leffio, Suarez, & aleri, che cica,¢ ficgue Diana part.7. rat. 2. vefol. 15. Noo oftance quefta opinione, ha da dirfi, che non posno i Velcoui affolucria , per occul- ta che fia , fiagolarmeare in Spagna, doue ques fia facolcd é rimeffa al S. Tribunale dell’ Inquifi- zione,Jca Sanchez nella Somma tom. t, lib, 2. cape 11.0. 17. Molina tom. 4. de iuft. difput, 64, n. 8. & alcrimolti, che cica Diana part, «. trat. 5- refol. 2. Ecogl o¢correndo alcuo cafoderelia etterna ccculea , i deue ricorrere per la facolea d’aflolueria al deco Tribunale , che cutco picca la dard facilmence, UNS g. P, Padre, m’accufo, che navigando il mare di fua Sangria , v’ho facco molti ladronecs ci, & afflalico , combarcura , ¢ prefa , ¢ fpoglia- to alcuni nauigli Criftiani. Di pid . chein cerca occafione ,che navfragd vna nauc Criftiana, he prefimolee merci, C. Tanco nell'¥no, quanto nell’alero cafo V.S. € incor{a nella {Comunica della Bolla in Can, na Domini, dalle quali {comuniche fi pud affol- nere vna volta ia vica, & vo’alcra ia morte ia virtd della Bolia della Craciaca , Mi dica ¢ ftaca afloluca queft’anno alcuna volcain virrd di queita Bolla da qualche {co- munica rifernaca? ; ' P, Padre si, fona ftato afloluro vna volca, C. Eda qual cenfura é faro affoluco 2 P. Padre, dalla cenfura , che s'incorre , per eficre ftaco Piraca. eg 40. C. Non oftance quella affaluzione, Rima probabile Quinrana Ducna Tom. 2, fing. trat, 4. de cafibus referuatis fingul. 2, num. 2. Leandra, del SS. Tom. 4. de cenfuristrat. 2. dip. 17.§. 3. qe 8 & altri, che cica la Croce in Bails Cra. ciate difpe 1, Cap. 34 dub. 13. J quail infepe ano, 5 is a woe ee Ba c i Hl a] i a

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