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Penfiones i gode qualche penfione ¢ obligato recizzre PV flicio piccolo di N. S.¢feno'l fa, ¢ ob. bligato a reBipuire 59.70. pe315. Percuffione . La percuflione del Chierico , vna fi dice leg- giera, alcra mediocre, ¢ J'altra grauc,6 enorme ,¢ qual differenza fea ied efile sn. 59. p- 83. fcomunica del Canone; Penorme ,¢ media- ere fono riferuare al Papa; Ja leggicra al Velcouo ; ¢ da quale pofia affoluerG in vir PACER tormuvica ’ Perfezione fezione , non per curce le opere di fopracro- » ma perl efercizio di quelles, P+ 395» Né fono obbligati camtcace alla perfezione trafgreditli per difprezzo farebbe peccato mortale, non pero fe fi cra{grediflero per ne- gligenza , cattiuo abito ; 6 malizia, ibi. Se pecca mortalmence il Religiofo , che offer- nando la fua Regola, ha iocenzione di non auanzarfialla perfezione della ns Religio. fa, 0. §5.ibi. Pefcatori . J) pefcare con canna non €proibito in gior- no di Feta , ma bensi coa rest e 12» Pe 64. Con reti pud pefcarfi certi peici » che folo corrono in campo determinato, n. 49. p- 458. Non € peccato fl pefcare ne’ fumi comuni, proibiti per legge penale, 0. 79. p. 159. Se i Pefcatori fono obbligati 2 digiunare, ibi, ‘ an, Pittori. Peccano gravuemente dando ad altri ii rierateo di qualche perfona da effi amata con amor . Jafciue ; & anco fe indifferearenienee dipin- gono , ¢ vendono pitture profane , che pros _ wocano al male, 0.48. p- 458. Ponno vendere le picture infigni , che ncn fono cafiace dalla legge , né comune efiimazione, aque! prezzo , che fenza frode ponno ca- uarne, ibi. Non foro difobbligati dal digiuno per la loro fatica precifamente, ibi. Che cola ponno fare della lor aree in gicrao di Fifta , ibi. . Polluzione ; FE’ peccato.coniro natura yn. 3. pogo. ~ Melta gence ruftica non crede , che bij peecato, 6 . Indies Per qualfiuogiia di quefte tre s’incorre nella. de prinilegij de’ Regolari, ibi. Veda la Sono obbligati i Religic&h avanzarfi alla per | a fi comandano nelle lor Regole » 0.54. per ofleruanza de coofigli, quantenque il | n. Rep. ol. ; ’ Sag Quando ha la malizia astecieds: >a. ‘7 8.p.92. Si difingue di {pecie dalla fodomia ,e betiali- ta, ecome cofa diftinra deuce fpicgarG oellz, confedfione, p. 15 1. p. 494. peg Lo fieffo fi dice de’ di fiderij ,.6 compiacenae di -quehi oggetti ,n, 153. ibi. 4 Pouerta « Pecca contro Ja pouerea i! Religiofo , che (ronala licenza de! {uo Prelato e{pone danaro ai gic uoco, ¢ qual Ga materia grauc in quefto ,) 10. & {eq. p- 381. & feq. i Vedafi la parola Giuoco. ; Come pecca contro la pouerea il Religiofo, q che confuma le cofe del Conuenro in vit profani.;.¢ fe la perfona, che fe riceue, é obbligata a refticuire , mn. 41. € 42. Pe 390 | La Pouerta Religiofa obbliga @ non ausr dos minjo ,n¢ proprieta fopra cofa alcuna cems porale , & a non riceuere , dare, permis tare , depoficare cofa aicuna fenzaliceoze © tacita , 6 efprefla del fuo Prelato, 0. 43. ibi a Seliconcede I’vfodelle cofe neceffarie , pid , meno ftretro fecondo il ftile , 6 rigore della, 4 {ua Religione , ibi. " Per noo peccare contro lg pouerea acll’vfo dele le cofe, non é neceflario, che la licenz2 del Prelaco fia cercameote prefunra ; bata, che — lo fij probabilmence , 6 che vi fia coRume legittimo nella Religiont ; 6 che il Prelaco wedendo, che la cofa fi riceue , 6 vfa,¢po- — cendolo facilmence viccare , lo diMasuls Me 44. ibi . e Non s’ha da regolare la liceoza prefuntadal © tigido , & afpro nacurale del Prelaco , ma © dal giudizio d’huomini prudenti , ibi . Non pecca mortalmente contro la pouerta, 3 ma venialmente il Religiofo, che piglia, 0 vfa qualche cofa, oclla quale il Prelaco ¢ © inuolontario folameote nel modo, ma oon — nella foftanza , ¢ fe fofle voloncario anche — nel modo , non commecterebbe peccaro al« ” cano, ibi. 4 ql Religiofo , che in absenza de! fuo Prelato rie © cené qualche cola, che obbligo habbi di — manifeftarla al decto Prelato , O. 43+ pe — 391, Precaria a Si fpiega Ja fua natura, & efsenza, ecome G diftingue dal Sdeutide. My 123- ps 363s: 9 La cofa che fidanel precario non v’é obbligo ~ di reflicuitla , quandofi ~perde per colpa leuiffima , 6 leue , ma folo per colpa ae ibi. a Quando I'yfod'ynacofa fi concede per ccm a tage: J =

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