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“Parrorbo . ie] fn qualche cafo wrgenre pud difpenfares ne’ Peoclami det matrimonio , p, 65+ Ps - 106... : . VedaGi la parola Matrimonio, Noe pud sbfenrsrfi dalla fue Parrocchia con folo ia licenza prefanta de! Velcono,n. 1. | P-345- Non ¢necefiario, ehe la tal licenea fi dijin fcriteo , ibi. Per.ablenrarG due mefi, baa fi} motiuo di ri- crearfi, 0. 2. p- 346. Deue isfciate idoaco foflicuto , che abbi li- ceoza di conftfsare hnomini, ¢ donne, v, 3- ibi. ‘ | Se il rale foRiiuro abbi neceffica di nuova com. miffione dal Vefcouo,ibi. Pud il Parrocho abfeorarfi fenza licenza del Vefcouo per due , 6 cre giorni feriali , non entndo qualche graue inf oe ne] Luogo, n 5: ibi. : Per pid di due mei non pod adele , quan. tucguefia con licenza, son auendo canfa ‘grant; € qualfia quefta, n. 6. p.347.¢ fe lo fa fenza derta canfa dene refirnires ifrucd,e come, & a chi.0. 7.¢ 0. 8. ‘bi, Ha cbbligo il Parrocho di fpicgate il $. Evan- gclio ,n. 9. & feq. p. 348. Qua}fa queft’ cbbligo’ » Vedafi la pzrola Pre- dicare. E’ ctbligato {piegare la Dottrina Criftiane» i giorni di Domenica ,\¢ Fefle, p. 22. p. 35 Eo Non lo feufa j! dite. che Pinfegeano i Michri dj {cuola , Baas be Di quai mez2i ke da valerfi per obbiigare ii fuoi Perroccbiavi ad apprenderla , n. 24.¢ 25. P. 352. Che ctbligo ha didir Mefea al Popclo ,¢ per il Popoio, n. 26. & feq. ibi, Vedafi la parola Mefja. Quandoha da ribaccezzre forro ccndizionei bambioi ,n.42. & feg. p. 356. . Vedafi la parola Batre/imo. S¢ il Parrocho ha Sotticuro idonte , oon é cb- bligaco andare a confe(ser di notre, fe non € ‘perfonalmeore dimencaro , n. 48. p. 358. Qoantunque habbi il foRiiento, cbhbligaroa confefsare quandoi. Parrocchiani hanno da fodisfare alla Chiefa, & in alcre molec oc . cafioni , n. 49 ¢ 50. p. 359. Come betbi da percarfi nelle confefioni deg!’ fnftrmi, p. 51.& (eq. p. 360. Vedafi la parola ffolusione . Pud dimidiare ja.contedione , quando iofta — neceflita vrgence di evrare l'infermo, & anco ‘dl pericolo dea vica dello Refso infet iO» Oe 62. p. 362. Et anco quando portando i Viet ico trena, ‘ Indiee Comeha da portarfi, quando ha da dareil Vedafila psrola Comunione. Ceme ha @amminifirare PEfirema Vorioneiitly Comeha da portarfi, ; Vedafi la parola TeRamento. Che obbligo abbia d’aiucare a’ ben movie gt Come ha ‘aintarli nelle centazioni; che ha H ‘bbi allora intenzione/ d'applicargli 'aduls j Quelle scche parcecip nel futeo seegperendé. Quello, ché pariécipd della cofa , che aleri ru-. ce Chi surdind con patrimonio Gnto'scloticwa a _ Il Patrimonioy obbligaco ad alco credicore a Il Cenfo perperuo pud feruire per Tike S¢ fia {ufficicnce il cenfo redimibile , ibi é Lapaura graue¢ imypedimento, che diriet Qual fi dica paura graut, ¢ qual leggiera, u Sha da dere la Comuoione a’ pazzi in ptrico~ © che Pisrmos’é confelsato male , & hada: fepuirne nota, fe fi tracciene ad vdire cucta | la di lui conf+Mfione ,n.73.p.365-. Viatico agtinfermi, n. 74& feq. p. I566N, ) R4. & {eq. p. 369. Veda ja parola Efvegens Vnzione. ando liof¢rmo eli. dimanda configlio pey¥are il {ao eeftameaeg to,n. 99. & feq. p. 373. inférmi,n. 108.¢409 p, 375+. quel ponto li trauagiitno, 2, 110. ‘el p- 376. genze , “ potrd a. 114 ibi, Participare» co’ ladri é obbligsto a refticnire, Cnet -quentira rubata , fe fa caufa morale del fur- to. 6laparte, che piglid,efsendeil farto— _divifibils , enon efsendo Rato canfa del dan- a no ,f. 45.¢ 46. p, 149. 4 barovo, f¢ la confumo con mala fede, deus regitvire eutto quello, che parcecipd; ¢ ft la confumé con buona fide, deue folo res y Ricuire quello , in quo faéius e& ditior, on. 5 50 p.L5o. 3 Patrimonio. patto di ricornatlo al Padrone, che lo die.\ — de, pecca grauemence; ma non incorrein folpenfione , né é obbligato a ritornare il patrimcaio a! fno Padrone, eccerro fe l'auef. {e piglizco con patro di celica idacann-Vi - do giongefse ad aucre altrareadicacongrua, n. 28. ¢ 29. p. 06. , coll'iporecha, non ¢ titolo fufficience per gli Ordini , p, 30, ibi , & feq. yon 9 Dy 31. D307. Paura . matrimonio ; ja pera leggicra nod yn. 79° pe 114.¢0. 89. p. 415, ibi. » Pazzi. lodi moree, f€ non Gi ceme irriverenza , ¢ q bon conta efsersio peccaro mortals, a. 76. P: 369 Dene

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