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Delle Scomuniche della Bolla dell a Cena . “Caaonico 5 cap. panale 14. quail. 5. done Gi dice: Furti.nomine intelligitur omnis illicita vfure patio rei aliens Aduoque &c. Qucfto Reflo in. ‘fegnal nella %. part. di quefla Prat. Trat, t1. §- 2. NUM. 3 be Pag. 270. Circa della feconda parce di quefto Canone, che @ feque&rare , s’avuerca, che fequeftro, parlando genericameate , oon ¢ altro, che con. fignare a qualche perfona in depofto , cugo- ala, 6 pofleflione qualche cofe , fopra la quale wi fia comtronerfia fra due parti , fiaché & deci. dail litigio, ¢ fi determini a quale delice due parti cocchi s ¢ quefto {equeftro , vno ¢ volon- cario ,l’altro neceflario; volentario é ,quaa- do ambe le parti conuengono acl depofitare la cofa licigata , finché fi decida a chi apparten- g2: Sequeftronecefariod , quando i! Giudice ex officio, 6adinftanza d’alcuna delle due par. ti, comands, che & depofiti, 6 ponga in cu. ftodia la cofalicigata: Ia quefto Canone non fi parla del Sequefiro volontario , oc jncorre in “guefta cenfura qutilo, che con privata auto- “pitd, ¢ fenza giurifdizione f{equeftrafie i beni _Ecclefiaftici ; ma quello, che cid facefle giuri- dicamente, impedendo allie perfone Ecclefia- fiche i pigliare i beni, che per Beoeficij, Chie. fa, Monaftero ad effi conuengcno. Vide Bo- nacicam , Tom. 3. difp. 1. quaft. 18. pané. 1. gum. 8. & Leandrum a Sacramento vbi fupr. Guap. 136 ' §. XIX. Della decimsa ottaua Scomanica della Bolla della Cena. ERtodella Bolla: Quine colletas , deci: ‘ mas, taleas, praftantigs , & alia ouera Clericis, Pralatis, er alijs perfonis Ec: clefiafticis , ac eorum, CF Ecclefiarum , sovafte. riorum , @ aliorum Beneficiorum Ecct-{iafticorum bonis, illorumque fructibus , redditibus, & pro uentibus buiufmodi abfque fimili Romasi Ponuficis fpeciali , or expreffa licentia imponuut , & diuerfis etiam exquifitis modis exigunt aut fic impofita, etiam a {ponte dantibus , cP concedentibus recipiunt, Wee non qui per fe, vel alios , direflé , vel indi- recte praditta facere , exequi, vel procurare , aut ineifdem anxilinm , confilium , vel fanorew pra- flare non verentur , cuinfcumsque fint precminentia, dignitatis , ordinis , conditionis , aut flatus ; etiamft Impericli, aut Regali prafulgcant dignitate , fer Principes , Duces , Comites , Barones , & aly Po- tentatus ; quicumque etiam Reguis , Prowincijs, Cis uitatibus , & Ferris, quoquo modo Prafidentes, Confitiary , F Senatoves , aut quauis etiam Ponttfi- ciali dignitate:infigniti. Fnnouantes decreta fuper bis per Socros Canones tam in Lateranenft nouiffi- mé celebrato , quam alijs Concilijs generalibus edicg, etiaim cum cenfayis, & penis in ets cons | 337 tentic, ; ' Nora 18. Quefto Canone:s‘ordina 4 confer- uare immunica Ecclefiattica , accid non Gjao aggrtauati con tribuci da’ Principi , ¢ Sigaori mondani gli Ecclefiaftici ; ¢ contiene cre parti; olla primas'impone fcomunica a quelli , che impongonc , dimandano, 6 riceuono decime, 6 alcti oneri , co’ quali aggranano le perfoar Ecclefiaftiche ; ma non s‘incende de’ beni cem- porali , che hanno gli EcclefiaRtici, ¢ de’ quali ‘dsuono pagare decti cributi 5 perche il diman- Gare taiicributi, che de’ loro beni , quali noa fono Ecclefiattiici ,deuono pagare, non é qui proibico , come auuerte Villalobos Tom, 2. Trat. 17. diffic. 31. num, vo. I che ha folo dz 1ocenderfi , quando con detti beni cemporali le perfone EccleGaftiche s*iorroducono in ntgo- zij {ecolari ; che aliora non fara illecico diman- dar loro in quefto i tribyei, come a’ Secolari; Cosi l'infegaa con Siluero , Toleto nella Sou- ‘ma lb. t. cap. 29. num.2. perché altrimente aoa potrigno imporfi, né dimandarfi cributi alle perfone Scclefiakiche de’ loro beni patrimo- oiali, 6 acqui@aci in altro modo; come per _ cofacerca Pinfegog Leandro del Sacramearo Tom, 4, Trat,3. difp. 18. qu. 12. Ma con licen- za d¢e]Sommo Pontefice, ben ponno i Priaci- pi Secolari imporre, ¢ dimaadar tributi , & oneri alle ptrfone Ecclefiaftiche , come di- ce il TeBo medemo de! Canone: Abjgues fimili Romani Pontificis fpeciali, & expreffalie Centia y : La feconda parce di quefto Canone impone fcomunics a quelli, che dimandaao triburi , & egeravij impofi fopra ibenidelie perfone Ec- clefiaftiche da’Principi Secol arise contra quelli, che ricevono idecei criburi dagli Ecclefiattici; quaocunqoe quefti li offtrifcano fpontaneamen- te: Ma fc i tribuci non s'impongono agli Eccle- fiakici , ma a’Secolari, & sicaao li dimandafie a tali EcclefieRici , aoa incorrerebbe in quekta cenfura ; v.g. ¢ impofo tribuco a’Secolaci , che paflaficro per il cal porco, 6 cerra , di pagare il piaggio, & i Cufodi del porto dimandano il detto piaggio all’Ecclefiatico , che pafla, al quale oon ff) inpofto, quanrangue tall cafodi pccherauno, pon inorreranno perd quefta ceofura ,né dimaodando, a pigliando detto piaggio ; Come dice Filiacio Tors, t. quaft. 10. fab. num, 62.§. Quactam notandums Con Silue- ftro , ¢ Suarez : Lo ftefo infegoa Palzo Tom.6. Trat. 29. difp.3.ce cenf. pund.1g. num. 2. con Sayro, Quaraoca, Vgolino , Duardo, Vui- ualdo, Suarez, € la comuns, dice lo fiefio Bonacina Tom, 3. difp. &- 7. 19s pant, 1. num. 6. ’ La cerza parte di queo Canone impone fcomunic2 a quelli, che fanao, O procuran, che decii tvibuti s'impongsno , 6 fi dimandiao; econtra quelli, cht efeguifcono Vordine dell’ 2 Yyy inne
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