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Delle Seotauniche della Bolfa della Cena. $27 Criftiani , quentucque fijno Eretici, Scifmatici, _® Apoftaci. 3- Non incotrono quefe cenfure quelli , che - ponfanno, che vi fjso, fecondo quello , che Giff nella 1. pert. ds quefia Prat. T rat. 5. cap. 6. nhme 40. pag. 83. dove notai dij qual qualica ha da cferelignoranza, accid f{cufi dalf'in- correre detta pena: la medema dottrina pud vederfi im detta 1. part. Trat. 6. cape§. part, . num, 98. pag. 118.enel T rat. 11. §.t,num. 7. peor Ne meno s‘incorre io alcuna d’effe , fe I peccaco ,al quale fono-anneffe , non fofies mortale ,6 per mancanza di deliberazione , 6 pir parnica di materia: Né meno s'incorrera ' aleuna di deere cenfure , quando il peccato fofle folamente interno’ la ragione del primo é, perché Ja colpa ,¢la pena fono correlatiui , & hanno ad aver fra di fe proporzione: Arqui ciafcheduna delle fcomuniche di quefta Bolla é pena grane: Adunque, accid s'incorra, ¢ necefiario , che la colpa G2 mortale : la ragione deb fecondo é, perché ja Chiefg non caftiga colle fue peas cid, che oon conofce: Atqui non conofce gli acei meramence inceroi ; Adunque non. caftiga colle pene di quefie cenfure gli accj meramenceiorecni« > 4- Niuno Conteffore particolare pudaffol- uere ,feoza {pecial prinilegio da caf{o alcuno, né cepfura delie conrenyce in queftz Bolla; ¢ fe lo facefle , fagebbe nulla l'afloluzione ; ¢ qualfi- nogiia Confedore, che fenza {peciaie priuile- gio prefumefie d’affolyerc da alcuna di dette icomuniche, incorre egli fe flo in fcomunica; come dice la medema Bolla con queite parole: 2uod fi forte aliqui contra teuarcm prafentium ta- hibus excommunicatione , ¢7 anathemate laqueatis, weleorum alicui , abfolutionis bencficium impendes rede fatto prafumpferint , eos excommunicationis fentertia mnodamus : Ma s’ avucrta primicra- mente , che fecondo la parola prafumpferinty gualefi rfanel Tetto, folo incorre aella {co- munica il Confeflore; che ; fapendo di 000 po- ter afloluere da decte cenfure , cucca volta af- folue da cfese cosi non incorera in decca quel- jo, che afloluctic per igaoranza , quaccuoque jia crafga, 6 fupina ; come con Sanchez , Aul- ja, & ari iofegnaBonacina Tom. 3. d'{p- t quails 22. pun. 3. nums.4.S'anuerce in fecoado luego, che la {comunica che incorte il Con- teisore , che fenza fpeciale priuilegio afsolucise daaicusa delle cenfure della Bolia della Cena, poo € riferuacas, come con. Nauarro infegoa Villalobos gellaSomma, Tom.te Frat. 17. dif. 3. num Je © a 3- Ho detto, che incorre la {comuoica il Confefsore , che prefumefi¢ afsoluere dalle dec- te confure della. a a j fenza sae rivilegio, perché; {el'auefse, in niun pecea fe ft paorvenbie ; ¢ nella Bolla della Saoce Cruciata figoneede facolca d'afsoluere yaa #0} tain vitay.¢ laltra ia arcicolo dimorte,, de turre le cenfure contenuce olla Bolla della Ce- Ha, eccectuatone i peceaco d’ erefia. E fe; quando fono occuire le cenfure della Bolla della Cena , poffino afsolucrfi. toties quoties yin vired della Cruciara ; & ancofenza ¢fsa, per iprini- legij de’Regolari, s¢ déteo alttoues Efe ia vircidella Bolla della Senta Cruciara.fi pofss in vo’anoo afsolucre ia diftinre confefioni ds diuerfi cefi, 6 cenfure della Bolla della‘Cena, s¢ detco ocl Trat. 1, della 1. part. della Prat, num. g. pag. 39. Anche ia arcicolo dimmorte pud qualGuogiia Confefsore afgolucre da decce cenfare ,¢ da turte Je alere ;¢ fe abbia ad im- porfi al penicence }’onere diprefencarGi , riauen- dofi dail’infermicad , al Superiore yal quale ¢ ri- feruaca la ceniura, sé decco di fopra nella 2, Part. Trat. 11. §. t. uum. 4. pag. 261. in ques fta feconda parte Trate 13. Cap. $+ part4. num, 69. pag. 304. f §- Ii. Deila prima Scomunica della Bolla della Cena del Signore. , Efto della Bolla: E£xcommunicamus , anatbematigamus ex parte Dei Omnipo- tentis, Patris, e7 Fily , & Spiritus Sane éh , au€foritate quoque Beatorum Apoftolorum Pe. tri, ¢> Pauli, ac noftra, quofcamque Hufitas , Vnictepbiftas, Zutheranos, Zuinglianos , \Calur. niftas, Vgenetias Anabaptiftas » Trinitaries, 7 4g Chriftiana fide Apoftatas , ac omnes , oF fingulos altos Hereticos , quocumque nomine cen{cantur, P cuinfcumque SeGa exifiant ; ac corumcredentes, re- ceptatores , fautores, > generaliter quoslibet corum defenfores ac corumdem libros herefim continen- tes, vel de Religione trattantes, fine auttoritate nofira , cr Sedis Apoflolice fcienter legentes , aug retinentes , imprimentes , feu quomodolibet defene dentes , ex quaurs cqufa publicé , vel occulte quonis ingenio., velcolore s nec non Scifmnaticos » FT COS, quife a nolira , & a Romani Pantificis pro tempo- re exiflentis obcdrentia pertinaciser fubtrabunt , vel recedunt «. en fra : Nota, 1. Quefta prim fcomunica compren- de fei forei di pectones Primo, gli; Rrecici di qualfinoglia fecca:, che fijao + Secondo, gli Apoftati dalla, Fede: Terzo , quelli, che cree dono agli Eretici., liticenono:, fauorifcoao a difendono: Quarcos quelli, che leggano li- bri , che conceggono erefia,, 6 cratrano.di Re- ligione :, Quinto ; quelli, che riceogono, 1m primono , 6 difeodono detti libri con qualfiuo- lia, canfa, @ colore. Seito g!i Scifmacici »-@ quelli, che s‘apparcaao dail’ ybbiditoza del Som- mo Pontefice . 2 Dell’ereGia , & apoftaGa hé gia parlaco nella, 1. parte T tate Bo Cape Le WMMMe I+ PSs 38 enemy

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