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men ae $26 Trattato XV II. Spiego delle Propofis, Cond. da Aleffandro VI i tos Sed fice, che non folo é il fine della proi- bizione de’ jibri, che alcuno non fi peruerca conefli, ma che anche fi fa quefto,, a fine di caftigare con fimil proibizione l’Aucore, & ia odio fuo: come tiene Diana part. 6. Trat. 6. refol.49- Adunque , quancunque in quello, che ritiene , 6 legge libri proibici , cefaffe il fine di peruertirfi , noa per quefto potrebbe leggerli, 6 ricenerli; poiché non ceffa curco il fine della proibizione , ma va fioe parziale , & inadequa- co d’cffa. tl S’auuerta alcresi, che non fi potranne rices nere i libri proibici, quantunque fijno io idio- ma , che aon s'intende, né quantunque fi cen: gano per ornameonro della libraria , n¢ per per- mucarli con altri; come dice Lumbier Tom, 2. num. 843. & anco alcuni Dottori, che caciuco il nome cita Lumbier ibi , dicono, che non pon- no i Mercanci ricenere effi libri, per ftracciarli, ¢ {ernirfene dinnolgerui le mercanzie, ¢ queta mi pare molco vero ; perché in qualche foglio d’efli pud eflerui quaiche propofizione erronea, QKOKOKOXOKOXDKOKRGKOKOKOK? & andar in mano di qualche ignoraate, ch leggendola Gi perucrta « lo 300, Dico per cerzo , che nella ritenzione ¢ queRi libri proibici-é paruita di maceria, modo che fe fi riteagono vn giorno ; 6 due a fara colpa graue , come dice Torrecilla nelle f Confulte Trat. 9. num. 31. pag, vitim. la ragiog é , perche aella lezione de’ libri degli eretici da patuitd di marerias come con Altério, altri dice Bonacing Tom. 3. difp. 1, quaft. pun. 4. num, 14, ¢ Reginaldo dice , che legge recre, O quattro lince, ¢ parvitd: Sairo,| leggere dieci: Duardo il leggere yna pagin jotiera ; quantunque; f{¢ la pagiaa fi delle, maggiori; no Gegue quefta dorcriaa Bonac} na,chelacica con quella di Reginaldo, ¢Sai ro: Adunquce, fe in leggere libri d’eretici pro bici con si graut ceafura, v'é paraicd di mare ria, anche vi fara ia ritener poco cempo ifib) proibicis Quefto perd deuce inceaderfi , quand ricenendoli quefto poco di compo, nonv'é pe ticolo di leggerli, : “ 4 TRATTATO XVIIL APENDICE Sommaria Notizia ,¢ Compendiofa Spiegazione delle venti Scomuniche , che fi contengono nella Bolla della Cena. $. I. Aunertenze Senerali circa di quea i z Bolla ° ‘ _ tizia delle fcomuniche rifernace nella & & Bolla della Cena : Primo, perché cosi,fi comanda ¢fpreflamente nel Tefto di dec- ta Bolla con quefte parole: Caterune Patriar. che, Archiepifcopi , Epifcopi , aliique locorum Ordinarij » mec non Reétores , calerique curam ani« marum exercentes, ac Prasbiteri Saculares , co quorumuis Ordinum Regulares , ad audiendas pec- catorum confeffiones , quauis auctoritate deputati, tranfamptnm prafentium litterarum panes fe hae beant , eafque diligenter legere , c& percipcie Aus deant: Secondo, perché, eflendo riferuare al ‘Sommo Ponrefice dette Scomuniche , ¢ non - auendo i Confeflori giurifdizione per aGoluere ne , Aneceffario faperie , accid non dijao laflo- luzione ignorantemence al penitence , che, per cfier incorfo in alcuna d’efle , € incapace d’effer f. A ; Tutti i Confelori € neceffaria lano- affoluto : € q anrunque alcuni Dotrori {cufin da colpa graue il Confeflore, che non ha pia,6 traofunto di decca Bolla, no'l fenfal pera,fe non sa quello , che contiene; come pI vederfi io Bonacina Tom. 3. difp. 1. q. 2 2.pune ‘7- uum, 4. ¢5.€ per quefta caula ho voluto a giuogere qui *n Sommario delle fopradecté fcomuniche, {piegandole breuemente con al cuni Nota . a 2. Quefta Bolla fi chiama Bolla deilg Cea del Signore , perche fi fa Ja fua pubblicazi ia Roma nel Gionedi Santo, che é la Fetl quiota is Cana Domini, La materia di dette Bolla fono le cenfure in ela concenuce , ¢ Filet naceal Papa: & quancunque moia il Pontel ce.non cefa il {uo obbligo; né quantung ae ft leggano cucti gli anai, f molciplicano le ces fare, male veati, che G pubblicano queftt’ad- no, firiauouano, 6 pubblicano auovament l'anno feguence. Non ligano quefte fcomuni che gl'Infedeli,, perché noa fono fuddici dell Chiefa , poich¢ oon fono entraci in eff pet potca del BattefGino: m3 comprende cactl Gri. I ea Te On ee Tena er ae Po cl