BCCPAM000545-3-09000000000000
pe Propofiziowe X LILI Propofizione XLII. Condannata. ii Legato annuale , che uno lafcia per la fua anima; non dura pit , che per dieci anni. 284. Vppongo , che il legato é wna dona- zione , che ac! fuo ceRamento fi il Teftacore , accié il {uo erede la fo- disfaccias Legatum eft donatio quadam in tefta- mento dteftatore relia, & ab harede preftanda; eche il legaco , vno é¢ pio , l’altro profanos pio é€ quello , che G lafcia a psrfona pia: v.g. Reli- giofo , Sacerdere ,6 Poutro ; ¢ per caufa pia: v.g. per limofina: profano é quello, che 6 non fi lafcia & perfona pia, 6 quancunque filafcia quefta perfona , non fi da per canfa pia ; come fead yn parence poutro fi lafciafie vn legaco per cavfa della parentela ; quefio legato é pro- fano; perche, quantungue fi lafci a perfona pia, non é per titolo di pitta. Sic Baficus Verb. Lee gatum , num. 17- 285. Suppongo per fecondo, che; quan- 2unque nel Foro efteriore abbia I’ Erede vn'anoo ditempo, per pagare i legacti ; nel Foro per della cofcienza,fi deuono pagar fubito: Dia- Na parte3- Trate §. refol. 59. Se Veredira non baftafle, per pagare cucti i legati, hanno da pégarli prima ipid pij, doppo i meno pij, & all’ vicimo i profani: Vedafi Valero in difer. vtriufque Fori, Verb. Legatum, difcr. 3. nam. 2 286. Suppongo per terzo, che, quantun- que Soro in 4. diflint. 19. qual. 3. art. 2. in fine, fii di fearimento , che le anime non fi decenga- oo nel Purgatorio piti che dieci anni; aleri han- no penfato, che non fi fermaficro cola pid di cingu’aoni ; & altri hanno auuro varie opisio- ni circa quefta materia 5 ma fimigliaori difcorfi hanno poca fuffiftenza , ¢ fificamence non fi sa quanto tempo fijao cola deceoure l’anime ; per- che alcune vi ftaono pid rempo, altre meno, fecondoi Decreti della giuflizia Diuina 5 che mifora le pene, fecondo Je colpe ; c fecondo che fono da Fedeli pi , 6 meno aiucate con fuffra- gij,¢fcono prima, 6 doppo da quella orribil prigione: ilcerto ¢, che, per artiuare l’ani- ma a veder Dio, hada efiere molto purgata, ¢ che Dio ic dara cali pene, ¢ canto rigorofe, quanto meriteranno if{aoi peccaci pefati nel {c- uereflimo Tribunale della fua Giuftizia . 287. Quefto fuppofto , dico , ch’é improba- bile , ¢ condannato , come praticamente falfo, il dire, che illegaco annnale , che vaa perfona lafcio per la {ua acima, dura folo dicc’anois perch , fe quefto auefie qualche fondamento, farebbe per dire , che Panima fta folo diec’anni nel Purgatorio; ¢ confeguencemeare , che cef- fando le {ue pene, altresi ceflerebbe il faftragio, 6 legato, che lafcid : Sed fic eft , che ¢ incerto, - Condanuata ; 423 fe anima fiz per ftare diec’auni, 3. venti, ceato, 6 pid, dmeno ina Purgatorio: Adua. queaon fi pud dire, che il legato; che vane perfona lafcié per la fua anima , celia, e finifee paflati i dieci anni; ¢ perché anche dato ,che I anima del Teftacore non auefle bifogao di fuffcagio »né del legato, che lafcid , aleri ince- refati ponso godere del legato, ¢ faffragio: Adunque &c, Da qui s'inferifce , che , fe il TeRatore lafcid qualche quanticd, accid perpecuamence gli celebrafcro caace Mefie , non folo deuc farie ce- lebrare il primario Erede, mache anche paflz agli Eredi fucceflori perpetuamence: Diana part, 9. Trat, 8, refol. 68. 288. Dico per fecondo , che qui non fi cons danna il dire , che i! legato anouale poffa ia al- cunicaii ceflare: come, fe fi laicié per cempo determinato, paflaco detro cempo ceflera ;6 Jo riuocé il Teftatore , lo rinunzid il Legaca~ tio ; 6 quando peti la cofa legata fenza colpa dell’ Ercde , eflendofi iafciata cofa determioata in Ipecie , é finita effa finifce il legaro : non pe~ 10 fe fi lafcid in legato aicuna cofain generale: Vedafi Bafleo ubi fupra, num. 22. laragione della noftra aflerzione é , perché ia propofizio- ne condannata diceua geoeralmente , che ogni legato anauale lafciato per l anima cefaua pataci dicci anni; & io nondico quefto,, o¢ con gutfa generalicd , ma in cafi partico- lari, ¢ colle circoftanze: riferice : Adunques, &c, Rita Propofizione XLIV. Condannata. In quanto al Foro della cofcienza , corretto il Reo, eceffando la fua contumacia, ceffano le cen- fare. ae ‘289. S Vppongo primicramenre , che las cenfura ¢ voa pena fpiricuale , ¢ mee decinale , colla quale il Giudice Ec¢ clefiahtico caftiga | haomo bartezzato , privan~ dolo de’ beni fpiricuali; ¢ fi dinide la Ceafora in Scomunica , Sofpenfione , Incerdetto , & Irregolaricd, nella fenceoza Tomiftica, che» dice efter cenfura Virregolarité , che procede da delicto. ; Suppongo per fecondo , che la cenfura, vn2 élaca, ¢l'alera fereada: laca é quella , che s'iia- corre ipfo fatto , che fi commerce il peccaco , al quale ¢ impofta la cenfuras ferenda € quella, che non s'incorre ipfo fatto, che fi commetce u peccato, al quale ¢ impofta, ma che ricerca fenreaza del Gindice. 290. Suppongo ptr terzo, che Ja cenfura lata non ha bifogao, per efter. incorfa, d'alcra contumacia, che commecccre il peccato, al quale fia anacfsa ; ma la ccufura fereada , che s'iimpone colle Cancniche ammoniziooi, ti- ce ne cer-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz