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522 TrattatoXV II. Spiego delle Propofiz, cond. da Aleffandro VI he 3 _ Svppongo-per.rerzo., che la regione intrin- feca del murno é » che él contuante refi priv ptr qualche cempo del _danaro , che imprefd; pele quello , che mutuz, trasferifce nel mu- tuatario il dominio della cofa impreftate- : Aduaque ;; facendonelo padrone ,¢ neceflario, che il mutnance fe ne privi per quaichs tem. 282, ‘Dico primigramence , che quello , ghe diceua la topof zione g2, condannara, era, che, f€ Pietro impreftaua a Giovanni cento SaEneee s'cbbligaua a non riperterli per ya’ anno 20 vn’anno, ¢ mezzo 5 o pip, 6 meno, orena efigere da Giovanni gualche cofa di pid fotpra i centro ducati » per obbligarG a aon di- maodare il capitale in curco quefo tempo: il che ¢ falifimo, & improbabile praticamente; perché Yobbligo , che Pietro s'impone dinoa ripectere per vn’anno,,6 in tanto cempo Ja co- fa imprefiata ,non € altro, che l'onere di re- fiar privo per gueflo tempo della cofa impre- fiata: Sed fic cf, che fonere direftar prino per qualche cempo. della cola , che s’imprefta, € d'intrinfeca ragione del mutuo: Adungue Ponere di von ripectere Piero la cofa imprekiae ta in yp'anno , o pid tempo, € d'intrin{cca ra- gione del mucno ; Arqui per quello , che¢ d’in. trinfeca ragione del mutuo, non fi puo pi- gliare interefie: Adunque Pietro non pué pi- giiar docercie , per obbligarfi a non ¢figeres r vn’anno, O in canto cempo Ja cofa impre- ata. Dira alcuno , efler vero , che dirsgione in- trinfeca del mutuo € i] reflar qualche tempo tino della cola mucnata ; non perd I’cbbli- garh: acon ripecterla, ¢ obbligarli a reRaroe priuo ; ‘Aduoque per queft'obbligo , che pare pretio’ af imabilis y porra pigliarGi qualche iotes icfie. Rifpondo, che non eft pretio eflimabilis Tcbbligo , che vno fi pigtia di fare cid , che ha gla fare per neceflica : Se Antonio é neceflicato a pagare a Paolo venti ducati, non potra pi- gliaroe interefle, per obbligarfi a. pagargliclis i Parroco , che € neceflitato predicare a’ fuoi Parrocchiabi, non pud pigliar incerefg , per c bbligarfi a predicare: Adunque » ¢fi¢ndo ac. ce flicato il mutpance areftar priuo del danaro in prsiaco, non porra pigliar incerefe , per addoflarGi Yrobbligo di reftarne prino, ¢ non ri- percerlo in tanto tempo, B(cinflati dicendo , che i] muruance ¢ ne. ceflitato teftar priuo qualche cempo di quello, che imprefta ; non pero a reRtarne priuo cute’ vo’ anno, ne due, né cre: Adnogus almeno, quando s'obbliga, @ non ripeterlo. in molto tempo0 a0P8 otra per guefto pisliars qualch‘inre- refle : do, che; cr non ripecere in molto Ri 2 cola inten pocetic, pigliar. ivcerefle , c reftarne ptiuo vo’acno , duc , o pid fh pocefic ticeuere Iucro; Adunque , per reitag priue d’cfla minor tempo, aleresi ff 1 pan pigliare qualche incerede , quaotunque di pan » che G sigleeiie ehaniennl maggior fempo ; Sicome, f¢ va giorng I che lapora tuce’vn giorno , merita quattro. li di Ripendio , quello , che ae ho pe merirera due : Adunque fe “qnello. refta privo del fuo danara vn'anno, pore gliar Jucro: y.g. quattro ptr cenco; quell che ne reftafseprino fei mefi, né porrcbbe gliar due ; quello » che tre, vo, quello , ¢l yn mefe,¢ mezzo, porrebbe pigliare mez reale , ¢ cosi ri{pectinamentes. Subfumo + Al qui, per reftar priuo della cofa impreftaca, no po pigliarfi iorerefse alcuge : adunque 0 meno fi potta pig'iare , per reftatne eragemo to tempo . 283. Dico per fecondo, che non fi conda nail dire, che per il lucro cefganre , dana emergeare, difficolca,, ¢ fpefe nel rifcuorer pericolo del capicale, pofsa quello, che ig prefta, pigliare qualche cofa dipii di q I che imprefté ; come dicono Torrecilla, Long bier , ¢ Filgueira fopra quefta Propofiz:ang; ¢ io nello fpiego della propofizione 4t. cont . nata da Innocenzo XI. num, 164+ pagsa 36.13 ragiooe della noftra concluGione ¢; pe (4 propofizione condannara diceua , che fip ua pigliare quaiche cola di pid, per obbligi il mucusnce d Nog ripecrere fino al cal re 00 { cofa mutuata: Acqui io non dico, chep queflo cirolo fi pols | pigiiare qualche cola pil, ma per ales ticoli gini, quali ua ,1 cro cefsante , danno emergence , &c. Aduogs non ficondanna jl dite, che quello, ched mutuo , polsa pigliarc quaiche cola di pid dd capicale, per il Jucro cefsance , danaaemen geare, ¢ rilchio del capicate. - Auuerco ptrd,, che quefti cicoli hanno.da ef ; fer veri , perché la cupidigia fuole acciccar molro., ¢ con preteto di lucro ctisaace, ¢ dae no emergence , & altri cali motiai, non real ¢ fifici, ma apparcnci , fogliono perfoade molti ,che poflino pigliar iorereig:, ¢ ic metrovo molifime fare con guciti ce! oa epee auuerto., che il lacre, che Pit i be-qusl titoli, fia moderatg , gintto, € 0 ofurato criftignamence (econdo i danni, chi, {pele . ¢ pcricoli;. poiche non ¢ beng! fciax {ciolta la origtia. ali'auarizia, ch’é Gani alla {ere delv'idgopico., che quanto pith bi pia appecifce Vacqua: & calea queht’ tito, delle riccheaz< asl petco, s'allacciat cilmeace!'anime ocile reci di Sacannalso, C diceual’Apoktolo: 24i volung dinites fetis: cidunt in tentationem 57 in laquenm Dighoes . T himot, Caps Ge p p
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