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= 24 . o ¥ padse , comie ch'ero’ di poca erd , 000 vi “ padano., benché non Jafciauano di parcrmi Co mala ™ ae fie arriuato all'vfo della ragione rare voire auniene, che non vi s'abbia malizias perche anchei figiioli pid piccoli nel fare fomi- liantiazioni fogliono ritirarfi in luo ghi fecre= ti, doue non Gijao veduci ; il che¢ argomento, che pare Joro effere cid difdiceyole alla ragione; e quefto bafta , accid che fia peccato » - “G, $ericordara alcuna volta di confefiare quefti peccati? , ”/p, Prima d’ora., non mi ¢ mai venuto ia ; gmemoria. C. Poiché non fe n’e mai ricordata , non § 2 confeffata male, per auerli lalciaci di dire ; ¢ bafta, che ora s'accufi d'auer fatto cali azioni Gndecenti quattro, . cingue volee , poco pid, omeno @ j x 11. C, Ha altri peccati, che non abbia cons fellaco della vica pattaca? P. Si Padre; ¢fiendo gid di eta pid auanzas ta dis3.aoniin circa, mi pare d’euer queftos «he dormino con .vna mia forclla piccola, ¢ iquafi della mia ¢ta .& vna volta babui cum ea gactus inboneflos. _ CE di quefto toccamento ff ricordaua.; jquando andaua a confefsarh ? P, Padre si. .. C, Eperche lo lafciaua 71o lafci ava per ver. _gogna, 6 perche credeua , che non fofse pec- cato? _P, Padre, come che ero piccolo , quando quefto mi fuccefse, diceuo frame ftelso , che forfi non fara peccato. ; C, Noo le reftaua nel cuore vn certo rimor- fo , & vn pefo continuo fulla cofcieoza, parca- dole di non eiserfi confefsata bene? P, Padre si, né mai reftauo fodisfacro . C, Se écosi, quelto bafta, per condannare per facrileghe le. confeflioni fatee, perch V.5, operaua con cofcitnza dubbia , ¢ quando il Pe- nitente sa, che ha commefso il peccaro, ¢ che Yna caciuto ,¢ dubica fc l'abbia caciuto 6. per vergognoa, 6 per giulta caufa, é obbligatoa ripetere le conftflionj , come zffcrima il Padre Moya nelle Sellet. 71, trat. 3. difp. 1.9.8. §. 30 BUN I7ey€ Diana p. 10. trate 14. refol. tae3¢ Ja ragione ¢ 5 perché chi € certo del precetto,¢ dubjca delyadempimenco , refia obbligaro ad adempirlo , In. quefto.cafo V.S, € cerco del Precetto di confcisare il peccato comme(so, ¢ dubbiofa , fe P abbia adempico: adungue ha obbligo di compirlo. 12. Midica ; ilrimorfo, che le reRaua fem. pre {u'l cuore ; per tacere quefto peccaco , era, 6 pet penfare, che faceua male a tacerlo., 6 perche i! Peccato pafsafse per minore di quello le parena ,6 perché. dubicaua.,.che per quefio peceato la fua conte Mone fofse mala? . E/fordios 0 Principio P. Padre fi rimorfo 5 che aueno j era’, che la mia confeflione fofse mala; ¢ quantunque di- ceuo denrro di me, che. auendo commefso quel peccaro , quando ¢ro ancor piccolo, forfinona micorrera obbligo di confefsarlo ; tutta volta {empre ftauo coo gran pena. C. Quando il Penitente sa, che eacendo il peccato in confeffione, fa male, ¢ pecca,ma noncrede di far peccaco mortale , ¢lacon- fefGone nulla; noa ha obbligo direiterare l¢ confeffioni, ’affzrma Pofseuino, citato. day Moya nel luogo poco fa accennato §. L» te Te. Ecaggiunge anche di piu il P, Luiggi da S. Gicuacni nellg Somma ys vbide Panitentia num. 52,, che quello, il quale cace ¥m peccaco ia confeftione fapendo, che pecca morcalmente, ma non sa; che per tacerio, la coafeflione refta oulla, non ¢ obbligaco a reicerarla, Ne I’vna, nél’aiera di quefte opinioni ¢ co. munemence probabile in pracica, ¢ maflime la feconda ; perche anche fra’ grofsolani i pid idioci fanno,che fi va aconfefsarf per dired fuoi peccati; e fe no'l fanno featono , che refia loro la cofcienza inquieta; il. che ¢ {egao, che praticamente eredono, che nan folv fznn0 ma~ le a tacere i peccaci,, ma che anche reftano mai confefsati , tacendoli, Quefte opinioni fono perd buone per perfo- ne ferupolofe , alle quali nel fencire alcuna Mif- fione , © Predica calzante fi fueglia Jo {crupolo, {ce abbing confelsaco, 6 ndil tale , 6 tal pecca; to; guefticali, beaché.I'abbino Jafciacto io ale cane confeffioni con qualche rimorfo , nonG deuono obbligare a ripecere le confeffioni . . 13. C. Midica . in quance confef{sioni fra le tance fatce , dopo che ha commefso quefto pec- cato., fe 'é feerdatoy, ¢ confefsacofi {enza rie morfo ¢ P, In. orto confefsioni in circa non me ne ticordai. : pat C, Si coms quefte otto confeflioni furong buone , cosi oon é necefsario ripererie, né ram- poco i peccati in quelle confefsaci, perche cone feffiones femel valida , femper fant valida ma gli reta folo ! obbligo di-ripecere I’ alere confeflio- ni, che ha faceo,, ed ipeccati in quelle coufeflar tl, ¢ comme(si, ed ora confefsarfeuc, come fe mai li aue(se confelsaci; poiche nifsuno di quel= li gli¢ taco ancora perdonato. _14 P. Padre , io non-porrd diftinguere née difcernere quali fijag i. peccati conte(satinelle confefsioai buone, ¢ quali i confefsatinclics confefsioni cartiue, per efsere gid moico tenis PO, che mi confe{so in quefta forma, ; Cc, Non importa ; perché € opinione di Bor acing citato ,¢ {eguito da Diana part. 2. trat, 4- 1efol, 62,dal Bufembao , Longo, Palqualir 80, alci, che cita, ¢ {e gue Pift elso Diana Parte Wy trat. 6s Mifcello refol, a24.de Lugo difp, 16) Sets a.m-47- Leandro d:}.S,S, tratig.de Pits Oieuls
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