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RP > Préambolo: 27 ligiofe non fogliono confefsz; fi per icomandamenti , ma bens! per penfieri ; parole, & opere , 6 per i tre ponti de’ peccati commefli contra Dio , contra il proflimo, ¢ coa- tra fe feflo. : 18. Il modo, co’lquaie deue portarfi il Confeflore nel Confeffionario , trattano 2 longo i Sommifti ; io dird con brenita , che primieramente deuce dimandare a Dio per mezzo della fua puriffima Mzdre Maria Saotiffima Sigoora N. lume, per fodisfare al fuo obbligo , & indrizzare fulla ficura flrada del Paradifo |’ anime. Ha da procurare di fuggire gli angoli,e cantoni , che d’ ordinario fono fofpecti , ma metcerfi a confef- fare ia luogo deceote ,¢ pubblico ,¢ mai in cafe, 6 camere privace , fenza yvrgence ne~- cefficd: Tenere gli occhi §fi io cerra , non guardare in faccia il Penicenre , né mai dimandargli chi eglid, ad di qual luogo, né come fi chiama ; € {¢ lo conofce, diffi. mularlo , ¢ moftrare di non conofcerlo: non effer facile in chiamar quefto ,¢ quell’ al- tro a confeffarfi : fare ogni poffibile , accid troppo non s' accofti la genre al Confeffio- nale per il pericolo vie, che poffino fentire qualche cofa della confefione , & il Peni. tence per timore di quefto non occulti qualche peccato : non lafciarfi predominare da}. la paffione di confeffare le Perfgne ricche, ¢ lafciare le pouere , confeflare Donne ,c lafciare gli Huomioj , n¢ moftrare d’ auer freeca, né dire al Penitente , che fi (picci; rché , n¢ il Penitente refta fodisfarto della {ua confeflione, oltre di che lafciera cal volta didire le circoftanze neceflarie, né pud il Confeflure con quefta freeca formare pieno giudizio dello ftato, e¢ de’ peccaci del Penicente. Sia follecico nel ricercare le circoftanze neceflarie , per conofcere il numero, e¢ le fpecie de’ peccati: auuerta perd di non fare maicerce dimande troppo curiofe , & impertinenti , fingolarmence in ma- terie ofcene , ¢ di fenfo: mai moftri vifo cattiuo a] Peiicente , née lo traeti con afprea~ za, né gli dica parole rigide, né lo riprenda prima che abbia finica ia fua confeffione, quale terminata potra con amore, e carita cforrarlo all’ emenda , correggendocan - dolei , ¢ vine ragionii diluiecceffi; E, né perché il Penicence dica di non ¢fferfi con- feflatoin turto P anno lo riprenda fobito , ne allora gli dica cofa alcuna , ma ptrfe- zionata la confeflione , potra fargli capire quanto diforme fia ig vn Criftiano pafiare tucto I’ anno fenza conftiiarG ; deuce é vero, tratcare con fuauita , ¢ dolcezza i poueri Penitenti ; con Donne pero, come non deue effere troppo ifpido ¢ runido , cosi dene guardarfi d’ eficre troppo tencro, ¢ quafi lufinghiere nelle parole ; ateefoché quefto trebbe metrere in qualche rifchio da cemerfi, e quelle , & il Confeffore medearo ; ia omma con quefte dene praticare grauitd, ma fuaue, {uauicd, ma modefta, a cal che fia la grauita pradira, ¢ la {uanicd caucelatg: sel dare la penicenza guardifi d’ effer ace certatore di perfone: Sia Giudice rerto, che fi regoli {a'l procefio de’ delieti , e n0n fulla qualica della perfona ricca , 6 poutra , nobile , 6 plebca . Ul refto lafcio alla pra- denza di ciafcheduno ,'& ali” efpérienza , clit pid iofegtia di qualfifia Maeftro . 19- Voadelle pid principali offeruanze , che deuono hanere i P. P. Coufeflori , é divivere vna vita agginftaca , ne coftumi Santi, ¢ nella conuerfazione edificaciuas oiché facendo il congario , non aueranno Dio in loro aiuto , che li affifta co’l lume fingolare della verica , né prefio del proffimo efficacia alcuna le loro efortazioni , m¢- nando vita rilaflaca. Ji Confeffore, chenon viue bene, fara-inimico di Dio , & auens do per nimico Dio , cle ¢ fonte di verita, non pud promercgrfi di confeguirla , quan- do fe ne rende manifefiamente indegno . Dono del Cielo ¢ if lume di conofcere le quae lita delle colpe ; Ja prudenga , per diriggere le cofcienze ;!a difcrezione, per applicare a’ Penitenti configli falutati ; ¢ le alere prerogatine neceffarie ; per foftenere il fublime, ¢ laboriofo miniticro di Padre fpirituale: quefti doni celeftiali in qualche maniera s’ hanno da mericare , & iaimoltiflime fi demeritano, ¢ percid deue temerfi , che Dio non li fofpenda . 11 Proflimo ancora, che vedelef{correere azioni de] Confeflore , co- me ha da ftimarei dilui infegnamenti?' come far conto della fua dottrina? che cafo fara de’ foi configli? con che guflo , ¢ genio gli anderd a’ piedi ? Se al Miviftro mans ca la grazia, ¢ neceflario , che ancora gli manchi Ja carica , la quale , 6 non Gi diftin- gue dalla grazia medema , come infegna il fottiliffime Scoro . 6 fe pure diftingue, come infegnal’ Angelico Dottor S. Tomafo, ¢ aimeno compagoa fua individua ; ¢ mancando la carita ne] Confeflore, ¢ chiaro, che non applichera co’l neceflario z¢lo al Conf flionario , ¢ pit che chiaro , che i fuoi configli poco valeranno , faranno inef. ficaci le fue parole, ¢ poco fratto faranno nell’ anime , pocra efier loro caufas di grauiffimi danni ¢o’l fao mal’ efempio, € poco porra guadagnare colla furs doctrina, 30. Conuiene ancora molto , che il Confeffore viua ritirato , ¢ fequeftrato gr et D 2 0, OI Se c ee ae 2 ago

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