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PREAMBOLO Per I’ Intelligenza del modo di pratticare.. guefto Dialogo. = ( Re fono i principali Vfficij de] Confeflore: 1 primo & di A} Gindice ; J! fecondo di Maefiro; Il rerzo di Medico: ri- a4 guardo al primo di Giudice , che deme efercirare in qualun. 2? que peccato, del quale il Penicence s’ accufa , egli deue pri- MSS, ma formare giudizio , fe il peccatco € mortale , 6 veniale,e \, diftinguere lepra da Jepra; auuercendo ajla materia, fe ¢ ) leggicra, 6 grauc, interrogando, fe J’ azione filfarta con wq7 picha anuertenza, ¢ volonrd deliberaca, ricercandofi que- ) fo di necefsitd, accio Ja colpa fia morale, ginfta quella mafsima comune de’ Teologi: non eft peccatum nifi voluntae vium , ¢ diffufamence infegoa Tomafo Sanchez nella Somma |. 3, ae’ documenti ,¢€ pria- cipij generali cap. 1. 2., ¢ feguenti « ; Secondo deue ricercare, ed incendere dal Penitence Je circoftanze , che murano la fprcie del peccato ; v, 2, fe il peccaco é di furco: riccrcare fe 1 ha facto in luogo Sagro, © di cofa Sagra ; fe ha peccaro contro il {efto preceeto : ricercar fe ha peccaco con per- fona libera , 6 coniugaca &c. ; del che erattano j D. D, nella materia della penicenza , ¢ con cucta erndizione Lugo de Panjt. difp. 16. Set, 4. §.€ 6. Tcrzo dene dimandare il numero in ciafcheduna {pecie di peccati de’ quali s” accufa; € quando ij Penitence non fe ne ricorda, né pud accercarlo dimandargli il rempo , che ha contiouato il peccato, ¢ Ja frequenza di commerterlo ; fecondo che dird poi ne] frat. 2. Cap, 1.8. YO, oe Quarco dene incerrogare il Penicente, fe Pazione, 6 il peofiere , del quale s'accnfa, era da Jui creduto peccaco mortale , 6 nO; perche , come infegnano turti i Teologi in materia dicofcienza , le azioni vmane in tanto fono peccaminofe , in quanto proce- dono da vna cofcienza. che le giudica tali: quefta dimanda pero non ¢ neceflatia, quando la materia ¢ per se fteffa chiara ¢ v, g. nella forvicazione, furto , omicidio &c, ma bensj , quando la materia ¢ ofcura , & il Confeflore ha foadamenro baftenole di du- bicare , che I’ igooranza ; 6 inauuertenza pofla {cufare , 6 aggrauare la malizia dell’ azione ; v. g. delle malediziovi materiali, de’ giuramenci facci con veritd , ¢ con giu- flizia, delle mormorazioni di cofe leggiere ; 6 pubbliche , del defiderio della roba al- trui {enza joreozione di danneggiare il proflimo , de’ furti di cofe minime , ¢ di fomi- plianci marerie , le quali, effendo cutee di peccato veniale , fogliono molee volee effere giudicate con giudizio erroneo peccato mortale; ed in queko cafo gli fi dene diman- dare , fe lo renenano per peecato mortale: Per i] conctrario poialrre cofe , che di fua natura fono peecati morrali, ftimano tal’rni crroneamence , che fiano folo peccati veniali. V,g.i penfieri difonefi abbracciaci dalla volonca , le dilettazioni morofe , gli abbracciamenti, baci, roccamenti impudichi;e¢ cal volca l'ifteffe mollizie volontaric pen~ {ano molti ignoranti , che non fijao pegcati mortali , ¢ per quefti fi deue fare quefta di- maoda in fomiglianti materie : E' pero vero ; che ¢ neceflariv fare diftinzione di Peni- tence a Penitence 5 perché alcuni fono ben’ ioftrurti, ¢ fanao benifimo qual cofa fia peccato’,¢qualod,econ guefti é fuptifina fimil inrerrogazione , fe non in qualche materia {cabrofa , & ofcura, 6 fraordinaria ; quando probabilmence fi pud dubitare, che non n¢ fiacapace, Altri poi fono groflolani ,¢ di corto caleoto , eda quefti fi dee ne addimandare nelle materie riferice , con che ditame di cofcienza hanno operato, ¢ fe credevang peccare ,6 00, 7 4 bine Syl Quinto: quando Ie azioni fono prenenure da qualche monimento dell’ irafcibile, v. g. malediziooi , conrmmelie , difcordie , rancori, had’ addimandarfi » fe aquelte é pailato con picna anuerrenza della malizia , ch’ hanno quefte azioni ; perche mancaoe do queft’ auuertenza‘non pid aver peccato mortalmente , come infegnano i Teologi nel tractato de aliibus bumanis., vbt de-voluntario, ¢ Tomafo Sanchez , vbifupra ; € per formare giudizio , feia queite azioni y’ ha auuto colpa graus, Ono, ss _ ; or ES