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& Piarth. cap. pe Boe Ve 3% Ibidem < Ibidem ¥. 26. _S. Toannes Chrifoftam. hom, 79. in cum locum. Toan. cap.4. ¥:4s 16 Lamento contral' Ommiffione, foggecti , che prefi dall’amor proprio ricroucraono mille orociul , pet inorpellare la lee ro {cufa: ben potranno indorarla avanti gli occhi vmani , ma non so , fe cucti faranno {cufati avanti agli occhi diuini : oh s' io pocefli ponderare all'anima vna Sagra para- bola del noftro Sapieoriflimo Macftro, e€ feuero Giudice Chrifto Giesu! Ad va feruo confegad vn talento, glic n¢ dimandé coaro, glie lo reftitui , e lo condanno alle per- tue tenebrt : Inutilem feruum eijcite in tencbras exteriores’ Aueua guefto Miniitro dif- fipato il confegaato talento ? No : intiero glielo refticui , quale l'aneua riceuuca : Ecce babes , quod tuum eft ;¢ {ene va condannaco? Sis eche faradicoloro , che malamence confumano ilortaleoti, e peggio impiegano le poteoze, fcofi, forza , roba,, feruene dofene per offendere Dio? Condanna quefto feruo per inutile , inutilem feruum , perché teene oziofo queft’ vnico talento: non adduffe alcuna {cufa , per palliare la fua om- miflion¢? $}; e {cufa tale , che agli occhi ymaninon parebbe di poco momentor Diffe, che conobbe il rigore, co’l quale il Giudice Supremo gli aueua da dimandare couto del {uo talento: Scio quia bomo durus es, teme di perdere il caleata ,¢ che, precendendo di radoppiarlo co'lnegozio ,non dovefte perdere co’! guadegno precefo il capicale , ¢ gli parue meglio dare buon conto di quello, che haucua riceuuto , che perderlo tutto coll’, impiegarlo : timens abij , 7 abfconditalentum ; non fembra frinola la {cufa; ma qucfto, che pare fcufa fra gli huomini , fauanti a Dio pid graue accufa, perche in realea era vna diffmulata pigrizia cid , che cuopriua coll’apparenza. di timore : Serwe male , piger ; fa dichiarato pigro , econdannato per inutile: Vide , dice il graa Grifottomo, quomodd non folitm rapaces , C> qui aliena inuadunt , nec folt malefatiores, verum etiam , qui bona facere negligit , extremo cruciatur fupplicio. Le fcufe , colle quali alcuni repidi iogliono palliare la loro ommiffione , riferifco , ¢ confuro nella feconda parte di quefta Pratica , nell’ Orazione , che pongo fu’) principio #. 8, er feqq. out potranno vederfi ; ¢ qui piangere, che I'anime inferme non rifanano ; perché negandof& alla lor cura i Me- dici perici , cadono in mano de’meno accorti , con che rimangono fenza rimedio: Quis medebitur tui? Nullus; quia fi feiunt , noluat. 13 Non vogliono alcti dare Ja fanita all’inferme cofcicnze,quantunqne fappino il mo= do di curarle ¢ vel fi fciavt , nolunt; perché non fiedono nella fedia del Confeffionario con defiderio ¢flicace di fanarle, ma folo con fine diconfeflarle , ¢ {pedirle breuementcs € neceflario tépo,¢ tEpo quiero, per efaminare il penicére ne'milteri principali dela fede, per {crutivare irittorci delia {uz cofcienza , ¢ formar giudizio della grauezza , pefo, fpecie , circoftanze , ¢ numero de’fuoi peccati , ¢ degli cbblighi di refticnire fama, robe, 6 onore ; per conofcere , fe il peccato é di reincidenza , abito , 6 occafione profima; per meteer orrore alla malizia del peccato, rapprefentare la graucaza ,e¢ deformita dell offela di Dio ; per muoucrlo a vero pentimenro , € propofico efficace ; per dargli configli fajurari, & inftrvirlo nel ‘modo , co'l quale ha da regolare la {ua vita 5 ¢ per alcre molte cofe , che eccorrono in quel venerabile Iuogo: procedendoG can frecca, come pno fodisfarfia canti obblighi , effeudo per Jo pid i p:nicenti cali , ch’é necetia, rio tucto quefto , molto pit? Chrifto noftro dolce Signore , che Maeftro Dinino vens ne ad infegoarci , ci ha da dare in quefto molto buona dortrina ¢ Confideriamolo con attenzione al pozzo di Samaria, curando la miferaanima di quella peecacrice; ¢ quan- tunque poredli fermarmi a riffleccere le fue tatiche, viaggi, fame , fere , che pati per quell’anima , condannando la nofiia repideaza , ¢ confondendo Is poca noitra ap- plicazione , colla quale follecitiamo la faluce de’peccatori: ma per feguire il mio int S to , rapprefento folo agli occhi de’ Padri Confeilori il ripofo , la quiere ,la ofategza colla quale fua Dinina Maefta fi trartenne con quell’anima iablvopiaie ; arent dola , tepplicando dimande , efaminando , vdendo , proponeudo , ¢ con tutto il reite che pubblicamente fece in quel. renero , diuoto, e longo rasi ¢ B ; brenemence curarla , conuertirla , ¢ fpedirla; ‘ Fea CoHt i as ee 1 »Cipediri ma per noltr dotcrioa voile tracc nu rfi con eflacon pazienza; mon attende a che la D. i acqua per la cafa; ma folo confiderando he: il saree Sonal v8 rh vi J vole , che ad effo s’actenda con dili sa ‘ibaa igressinte se 978 pune don emcs iterad dais eect ee eet anemorato Signore a >» €lece , ma cerca folo l’alimento preziofo, ¢ la viuanda delicaca del di lei cuore; j i ifpersi : 3 lnpariamo da qui a non auer l'occhio a'friuoli ee » che vanamente ci perfuadono douerfi _fubito §rite il pendence. 0 Roots Mpo per negozio tanto importance , REE Yee 14 Alcuna volca accade, ch 5 + Peuicente. vient aib ental . “é . so Puo pre tunc dar {pedizione alla cofcicnzs del hada fart, ce'llafcio infegnaco ‘i sean - — per la {ua cara; quello, che allora ete in yn'alero peccatore , che fii Za- cheo

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