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Cap-V I. Della Semplice Fornic. Abito di peecaresey Occafjone Proffima. 99 hig neceflica difapere la frequenza delice caduce paflate ,¢ prefeari, per vedere fe v’e emenda, 6 {peranza di quefta. P. Nelle confeftioni ps fare hé peccaro colla fiefla frequenza poco pid, 6 poco meno. C..V.S, Sara ftaco calla volonea fempres pronta a peccare , quando Ie fofle venuta I'oc- cafione ¢ P. Padre, alcune volre, e maffime , quan- do trattano. di confeflarmi, faceuo propofito fermo di non peccare ; é perd tanta la mis fiac- chezza, vt cum ¢am viderem concinere non oteram. C, Non le haono detto i Confeflori, che fcacciafle di cafa quefta perfona? P. Padre si. 6 C. Quante volte glis hanno detro 2 P. Tre, 6.quactro valce. C. E perché non I’ha feacciara ? P. Padre, avula mea eft smi mancherebbe affai . fe lenafli dilla mia cafa coftei; né piu trouerei chi mi feruiile cosi bene. C, Quefta é occafione preffima, ¢ volone taria ; poiche guefi pretefti, che VS. allega, non fono batianti, accid poda frrmarfi in tan- to ptricolo della {ua agima 3 come diré nella 2. part. della Prat. Trat. &20 Cap. 1. m. Ll. EM. 14s co feqe e nel Trat. 17.0. 265. & feq. nello ipie- go della Propofizione 41. condannata das Aleflandro VIL,doue di propofico cocco que- fio cafo 3 ¢ cola pud vederfi la forma, modo, e tempo , nel quale per quefta force d’occafic- ne proffima ha da aegarfil’afloluzione. CAPITOLO Vil. Del Sacrilegio. deraui virginem Deo dicatam in Re- ligione. ; C. Diche ftaco era aliora V.S, P. Ero mariraro. C. Virgo concupita, erat Deo dicata ptr Vora folemnia faQa ia profefione? P. Padre si. C. Tre malizie diftinte di fpecie ha quefto defiderio :’'vna contro la virrd della cafticas Valtca contro la giuttizia , per eflere V.S. mari- tata ; ¢ l’alera {pecie di facrilegio coatrail vo- to , quod habebar calis virgo Deo facrata: aon occortcna pero, che V.S, dicefle, quod erat Deodicatain Retigione; faris crac dicere , fe defiderauifle peccare cum perfona habente vo~ tum caftitatis secome con Scoto, & altri infe- — goa Tomafo Sanchez ib, 7. de matrim. difp.25e - mn. 2. & alcri maelti, che dicono, cheil voro - femplice, € foleane di caftica non fi diftisguone _ difpecie, ma, che folo aggrauano den:ro ls : 5 _medema fpeci¢ ; é opinions probabiliima, che. 36. Pie m'accufo, quod femel defi- fon fianeceflario hella conf:figoe fpiegar- fé circonftanze aggrauanti, come infegnane’s, Tomafo in 4. dift: 16. quejt. 3. art. 2. 3. Bonen ucntura , Scoco, & aleri moletilimi , che cica, ¢ fiegue Diana, part. 0. Trat. 5. ¥cfol. t. Adame gue none necefiario o¢ila confeifione {pitga re, che € Religiofa, ma folo dire , che ha vord dicatica. o F73t702 Cio non oRaare, pid ficura é opiniones di quelli, che dicono , che ha da fpiegarf , fe if voto é€ femplice , 6 folenne, Layman, & alcri, che cita Diana ibid, refol, 4, vedaGila sopare della Prat. Trat. 14. cap. 6.n. 4.7. Ma feda cat Religiofa toile Novizia, ¢ noa auc: verodi cattitd snon farebbe ia quetiocafo facrilegios f fe V.S.auetie auuro defiderio ingrediondixclau- faram,auc exceaendi calem virgise o profedadny nk peccato auerebbe vn’ altra matizia di piu. . $4 aistiant 37. P, Padre m’accufo , che in due occafic- nicella Chiefa habui tadus illicitos cum vite fine . igang si C. In quefte occafioni paflus ef pollutio- nem? baton: iby 99 P. Padre si, perd iavoafola. os) C. TaG&us per fe , nifi fequacur pollutio non habenr malicié facrilegij per 1a circoftanza del Lucgo Sacro , come iofegnano Sanchez de ma's trim. ibs 9, difp. 15.0. 2teConinch de Sacram. difp.7. dub. 4.n, 22. & altri») Ela ragione fie; perché la matiziadi facrilegiovrifpecco al Luo go Sacro con fi fonda nclia Legge nacurale, ma bensi poficiua; quale aficgna lazioni , ptr le quali fi viola la» Chiefa': Acqui folo fi viola, quando v'é cffefione di fangac, auc feminis, € non guando vi fi commeccodo cactus impue dici: Adunque quetti, che V.S. he comme nella Chiefa , non hanno 1a malizia” di'Sa..> & crilegio. r 38. Da quefta ragione pare s*inferifca, Qudd’ | pollucio , aug copula habita in Ecclefia fee / occulta non auera malizia di {acrilegio }% coo Vafyuezafitrma & infegna Bafilio P lib, 10, de matrim..cap. 10.0. 1 Perche , ava do eft oculra copula, ant poliacio , a00 f vid. lala Chicia ,né +’¢ ate: fica di sicoociliatla ., I! contrario pero mi pare pid vero -che quancumuis occulta fic , fine copula, fiut pol- lutio , ha malizia di facrilegio ; elo diffeado- no Suarez de Religy Ton. 1etibs 3 vcap, Jom 4. Sanchez lib. 9. de matrim. difpe 15-0. 1. Bona- cina de matrim. quajt. 4. pant, vitimvne 7. & ain tri: Elaragione fi é€, perché Ja malizia delle azioni emane confiite nel feri elo delvaziang; ¢ paflara gia Pazione, non €. capace dicon- traere la malizia, che non ¢bbe nella fuaiefe- cuzione ; poiché quod a2 principio mon fubji/tity trad temporis non coalefcits Adangue; perche Yazionefi faccis di poi pubblica, 606,000 potra diusnir peggiore di quello fu fubico com~ N 2 pitas — e ees rt cena m enn tee. emai
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