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98 Trattato VI. del V1. Comandaments + ~ CAPITOLO Vi “ella femplice Fornicazione 5 Abito di peccare; ; & Occafione profima . 4 . Padre m’accufo , che dopo dell’vl- P time confflione in qua tribus vici- bus peccaui cum mulicre expofita. C. Stimaua V.S. che accedere ad mulierem expofitam fofle peccato mortale ? Lo diman- éo ; perche molta genre volgare oon sa far di- ftinzione , tra I'efiere va cofa permefia, ¢l'cl- fere lecit2.. Per vedere , che ia molci Luoghi, per ¢uicare mali maggiori, fi permetcono cafe pubbliche (6 Dio , done é gioura , & arriuaca Ja malizia, ¢ licenza vmana! ) flimaoo, che fia Jecito andar a fimiglianti cafe. Ec é necefia- rio , che il Confeflore li auuertifca , che quefta forzata permiffione non da licenza ad alcuno di peccare . _ P. Padre, beniffimo fapeno, che era pec- cato mortale. C. Cerro é, che era peccaro mortale . Sa- peua V.S. di che ftato era la donna? P. Dicevano , ch'era maritata ; io perd no'l fapeuo dicerco. C. Se foffe libera, € V.S, libero , farebbe peccato di femplice fornicazione ; pero auends i¥.S. quella nocizia , gid dubicaua , s’cra mari- tata , Ono ; ¢ cosi per non auercercaro d’v{cie reda quel dubbio, ha commeflo vo peccato d’adukerio. Perché optrare con dubbio ins qualfiuoglia materia é peccato morcale della ftefla fpecie , che fi commeccercbbe epcrando con perferca cognizione , in quella maniera, che giurando iu dubbio, fe la cofs fia vera, 6 no , fi fa vo {pergivro, perché fi metre a pe- ricolo di givrare il falfo : Adunque lo fcfloé in quefto cafo. pitidi 33e Hadetto V.S, ad alcuno, che v’era que- fia donna efpofta 2 P. Padre si, a due miei emici, i quali ven. nero meco , € comiflero lifteflo peccato , che ho fact’io. k C. Quefti huomini erano liberi ? P. Padre si. C. Erano fra dilor due parenti ; 6 pure pa- renti di V.S. P. Pra lor due erano cugini primi. C. I fecondo dunque di quefti due , che ace ceflic ad hanc mulicrem, commie peccato dine cco. Perché io copula habita cum primo contraxic mulier affinitarem com fecundo;pci- che crano fra di loro in fecondo grado di con. fanguinica i due cugini , ¢ fino al fecondo gra- co fi contrac affinica per la copula illecita . De’ Guali peccaci di cucti due fa V.S. canfa, per auct loro notificato , che quelia donna era ef. pofta al peccaco ; ¢ la ruina , che V.S.ad effi ha cagionato , ¢ fcaadalo generale 5 quale rif petco d’yn foggerro fi siduce alla {pecie di fem- plice fornicazione, ¢ rifpetco al fecondo alla {pecie dell'incefto ; fecondo quello , che hod dete to nel Trat. 5. cap.7 ‘ 34. Or mi dica, quefto peccato, che h confeflato , é di reincidenza? P. Padre si; in alere confeffioni gia hd auue to a confefisrmi d’efferui ricaduro. 3 C. Quanto tempo € , che V.S. cade in ques — fto peccato? , P. Padre, gli altri peccati gia li hd cons feflsti. C.'Non importa, perché , accid fo formi — giudizio dello ‘taco della {ua anima, me ne. — ceflario fapere 1a qualicd delle fue piaghe , {e — fono ,6 606 incancherice, per applicarui la oe~ 7 dicina conuenicare., . Quandoil Penitente s’accufa d'auer peccatoim queflo Comandamento, deue il Confeffore diman= — daigli, fe il peccato é di reincidenza, 6 d’abito, © per formar giudizio, fe é capace d'affoluzione fem — condo il Decreto d'Innocenzo XJ, uella Propofi- — ztone 60. della quale parlerd dopo nel Trate id. — a ae a \a iq att Sopra quefla Propofizione n, 204, ur fea. 35- b. Padre m’aceufo anche, quod habai — quofdam acceiius ad mulicrem foluram. 4 C. Commoraoccur né ambo fimul ineadem Domo? q anche quefia dimanda , é neceffzrio firfi , ferte © pre che il Penitcnte s'aceufa d’auer mancato in qne~ — flo precetto , per formar ginudiZio,s ogii é in occas fione proffima ,¢ fe gli fi dene negare l'affoluzione, — Secondo lo fleffo Decreto d'Innocenzo nella fvo~ — popofizione 61. & 63. diche ancht parisvo dopa — nel T vat, 10, n. 225. nel quale {pieghero , ques — fia ,¢le alcre Propofizioni condannate dai ae« demo Sano Ponrcfice. © P. Padre si, viuiamo cutcidutein vna fies cafa. ! C. Quanto tempoed, che ha queftacacciua — amicizia con quefta Perfona? 4 -P. Padre, ho gia confefiato quello, che hd peccato peril paflaco, fino a quello glidico ia gacha confeflione. a C. Non imporca quefto; é neceffario , che io (appia , fe V.S. viue in cccafione profiima — per applicarie il rimedio opporcuno, ¢ per ques — fio € neceflario , che {appia iltempo , che V.S._ conuerfa cop quefta perfona. 4 P, Saranvo due anni ia circa, che io hd que~_ fia famigliarica . & C. Con qual frequenzaé caduto in peccato! Colla tal periona 2 4 P, Dopo Ivltima confeflione faré caduto © quattro , 6 cinque voice Ja feccimana , yna fer~ timaoa per l'alcra. “a C. E nelle confeflioni paflate? = P. Gia hd confeflaco quello m’é feguico. C. Gial’hd decto , che noa importa ;pere che per giudicare , fe l’occafione € proflima, — ho @ a
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