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Gen. Zl ; = ' 7 di tutta [a € Rewtread lags vna guali perpetua ipoteca, colla quale noi re- ftiamo obligatia perpetuamente ricenofcere il fingolare afferto, col quale la ‘Nobili ima {ua Cafa fempre mai.s’é degnata negl’ infiniti Hluftri Perfonaggi,che ha dato e a Sogli Regali, ea Va- ticani di Roma, d’abbracciarci come teneri fuoi figh,e fempre accoglierci cosi {orto le Toghe , ¢ Senatorie, ¢ Reali, come forto le Porpore, che gelofe di coronare 1 meritiy mai hanno perfa di vifta la di lei Cafa, iatanta che ogni volta, che il Cielo gh ha tolto qualche Porporato per coronarlo di Gloria, yold fubita il crocco alle {palle d’vi’ altro del {uo Cepo, come ha veduto il Mondo tutto poch’anni fono, all’horche apena morte GLYLIO | SPINOLA CARDINALE d’ eterna memoria , ¢ di lei meritiffi- ~ mo Zio, vidde volare, quafi fenza accorgerfene, la Porpora indofio a GIO; BATTISTA SPINOLA dilei Fratello, CARDINALE di tanto luftro a Roma, che di lui puo dire cid gid vaa volra difle del fuo Catone: Et fi in Ciuitate noffra multi Catones nom effent in ea unum extisiffe mirabileeft. Tutto quelta dica, hauc- rebbe reclamato contro dime, {¢ ad altri hauefli donato quello gia reitaua a lei iporecato. Tuttauia mi farei riparato con quella maflima, che dice, coa/entiznti nulla fit iniaria : Tranfceade. il magnanimo la liberalita della fua Cafa verfo di noi Capuccini; e come non n’hauerebbe acconfentiral’ alienatione da efla di_ pochi fogli ¢ ! i bye at Ma cio mi prometto m’ hauerchbe fenza dubio canceflo la, grandezza della dj ‘lei magnanimitd, non me Vha permetio l’ar- denza del defiderio, che ha di veder queft’ Opra alla luce qual nafcey come da propria radice, da yn-zelo eltuante di ritrouar eleboro, che fani ogai languore al gregge, che patcola forte del di lei Paftorale. Io qui potlo bene frenare l’impeto d’vna fanta inuidia, che gia altre volte m*ha fatto efelamare: Beato quel Po- polo ,cheha per cuftode vn tanto Paltore: Ma alla vigilanza yz lo, ¢ cura paterna,colla quale lo pafce, a me molta ben nota per il molto, che l'ho {feruita si in mifsioni, come in prediche, non poflo gia tacere , rinouarfi in efla yna perfetta idea di quel buon Pattore , che diceua : Die y nofFugue eftis urebar ¢9 gel’, fie- giebatque fomnus ab aculis meis. Ella é tutt’occhi, tutta cuore, tutta mani per f{radicare dal’ yafto campo della fua Diocefi ine- pelli velenofi de’ mali efempt, per difpergerei lupi de {candalott, P&r rintracciarey ¢ {chiachiare la fronte a‘ferpi de peruerfi , che di nafcolte infidiano al pi¢ dell'innocenza, per mantener. purgate il pafcolo da ogni herba cattiua: in-fomma {2 Geremia vidde Vna fol volta vna verga occhiuta virgam vigilantem ega videor Vverga -perche batteua, occhiuta, perche fempre colle pupille in moto per vedere doye ve n’era il bifogno 3 tante volte pare a me di pouera Faniglia de Capaceini, hi V.'S. Ulalsifims,

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