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"Capitolo 17. del Voto, far2 obbligato ad entrare in altra. 44: P. Padre n'acculo y che ho fatto voto d'andare a vilicar una Chieía della Vergine Santiflima.. tin C. Quando fece queltovoto , ebbe inten zione d'obbligarfifotto peccato mortale? P. Padremon mi ricordo dell intenzione 5 cheallora:ebbi . C. Credeva di peccare mortalmente , non [oddisfacendovi? ! P. Padresi; le nonvi compivo y dubitavo di peccare. C. In cafo di dubbio, fe ebbe , $ nd in- tenzione d'obbligar(ico'l voto a colpa grave , obbliga il voto; ma quando il dubbío cade fu] voto» cioé le fia fatto, y nd, allora non obbliga: La ragione dell uno, edellaltroé, perche in dubiis melior ef? conditio poffidentis 5 quando coíta, cheil voto sé fatto, e li dubita dell'intenzione, la pofseffione MA peril voto, di cui hé certo, chef e fatro; quando fi dis- bita, [eil votofi fia fateo;0 nd; la polsefione (la per la libertá ; Adunque quando colta, chesé fartoibvoto, e li dubita dell intenzio- ne, il voto obbliga: quando fi dubita , fea fattoil voto , d nd, non obbliga . E*comúne de' DD. Vedaíiin Diana p. 4.?rat. 3:refol.10. Quantunque Alfonfo da Lione citato qui da Diana dica, che in niuno di'quelti due cafi obbliga il voto. 45: Avyerto pero , che lepromefse, chefi fanno comunemente di vifitar Chiefe , e fimi- glianti, obbliganoa peccato mortale , benche dicano » che non fanno l'intenzione, ch' eb= bero , e s'ebbero intenzione d' obbligarfi, 9 nd; perché in perfone comunali non e facile ritrovarís quetla capacita» di procedere con quettediflinzioni d'intenzione, $ A poferiori li conoíce chiaramente , cheil loro animo fil d'obbligarfi; perché le mon vi compiícono , par loro, che pecchino: Adanque fi vede, che il loro animo fú d' obbligarfi con fimili promelse. Savverta anche, che molte perlone flan- no molti anni fenza compire a' voti , dif- ferendogli di giorno in giorno; 4 e necel- fario. , che i Gonfefsori in quelo precetto le interroghino , fe hanno obbligo di foddif: fare a qualche promelsas e faccino loro co- nolcereil grave obbligo , che hanno di com- pirla; echeil differirla fenza caufa e pecca- to mortale; elsendo regola , e principio filso, che ne contratti, e promeíse , nelle quali non li ¿ determinato tempo particolare , cor- 31 reobbligo di compirle, fubito che y" ¿ l'op- portunitá di farlo.. PARTE: Della Ceffazione del vos. 46. PC fei modi pud celsare Pobbligazio= ne del voto, che fono per Irritazios ne, Dilpenfazione , Commutaziohe , Mu-= tazione di materia , Celsazione di materia'» e per rendefli Impoffíbile . Per Irritazione celsa il voto, quando il Superiore , “che há Dominio fopra Pinferiore lo: rilaísa y e cosi íi diffinilce l'lrritazione del voto:, Ef vori annullario, feurelaxatio fabta 2 Superiore fuper fubditum > Una e Irritazione diretta, indi- retta Valtra ; la diretta e quella , che fa il Superiore per il dominio, che hi Íulla vo- lontá dell' inferiore , come il Padre fopra il figlio > L*imdirerra e -quella , che fa il Su- periore per ¡il pregiudizio, che gli porta il voto; come il Padrone, che irrita il voto, che há fatto il fervo di pellegrinare , per il danno, cheda quefta pellegrinazione riíulta alio fteíso Padrone. 47: La Diípenfazione y Ef abfoluta voti condonatio, fem abfolurio , momine Dei fabta 4 legitimo Superiore : | Superiori, che ponao difpeníare i voti 3 non fono i Superiori Se- colari , ma bensi gli Ecclefíaflici : V.G. il Papa 5 il Véfcovo , 1 Arciveícoyo » éce. il Papa puo afsolutamente difpenfare tutti i voti femplici 3 « il Velcovo quelli , che non fono rifervati afua Santitá; quelli che hanno ottenuta facolta di difpeníare i voti dal Papa , 0 dal Veícovo , ponno difpenfa- re da quei voti, fopra de quali hanno avuta facoltaá.. La Commutazione , Ef materiam voti in aliam mutate : Come quello, chehá voto di fare qualche pellegrinaggio , fe gli commu- ta in digiuni il pellegrinaggio. Quello , che há poteflá ordinaria di difpenfare ne” voti » puó anche commutarli , guia cui licet., quod ef plus y licer nmtique , quod ef minos, ex cap. cms licer , de reg. jur. in 6. reg. 53. il difpenfare il voto, ¿ piú, che commutarlo : Adunque chi hi poteltá ordinaria di dif. penfarlo; há anche poteflá di commutarlo-. Ció di cui dubitano ¡ DD.é, fe quello; che ha potellá delegata di dilpenfare , pofsa án= che commutarlo ; e [e bene: molti lo nega- no, € peró probabile » che polsa come puó vederíí

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