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Ñ Ñ' | MV | ' hi Ñ | 20 Trattato 1H. del 1. Comandamento. P. Padre si. E . eS C. Seavelle fartoqueÑli vot! con (emipie- na deliberazione » non Vobbligavano adbue fubpeccato veníali, come infegnano comune- mente i DD. Soto lib.7. dejufiit. G.X. art. 2. col. 4. Toleto lib.q. Sum. cap. 17].M4M.4, Ma- nuel Rodrig. Tom.2. cap. 92. 4um, E. écalcri molti , che cita, e hegue il -P. Leandro di Murcia di/4. Tom.2.1ib.4 dilp.7.refel.x num. 3, 4o. Peró , quantunque li abbia fatti con piena deliberazione, í¡ puó. difendere» che non 1 obblighino in fentenza della Glofía incaput dudum verb. Calare, e dell Holtien» fe fuper codem zerbo, del Panormitano, Tie raquéllo , Ricardo che cita Murcia nel Juogo citato re/ol. 2. mun. 2, ¡quali affermano » che, accióil votofia valido, fuori della pic» na avvertenza» e deliberazione , (i ricerca, che la tale deliberazione fia matura ; cioé, chenon ifaccia il voto per motivo , d cauía d'alcuna veemente paione : 1 voti che V. S. hi fatto nacquero da una veemente pal- fione , che fú jl gran lentimento ch ebbe, di non poter ayer la Giovane. Adunque al tentimento di quelli DD. quei voti non J obbligano . Tuttavolta ybenche-il Par dre Leandro da Murcia giudichi probabile quella opinione, e dica , che per lo, meno pudo fervire, accióil voto, che-per aluro era rilervato a Sua Santitá y lalcid'ellerlo , € pol- ía ellere difpenfato da" Velcovi; la contraria elacomune , e vera. 41: P. Padre m'accuío, cb'ellendo giovi- netto feci voto di virginitá. C. Stimó » che il voto di yirginita fofle diítinto dal voto di caítitá, d pure credeva Puno , el'altro unacola ifteísa. P.. Padre, non mi ricordo dell” inténzio- ne, ch'hebbi. C. Divería cola e y partando afsolutamen- ss: ilvoto di Caftitá ; dal voto di Virgini- A perche il voto di Callitá di lua natura: € perpetuo , e proibiíce ogni colpa venerea y edatto dilonefto., elecito, come quellodet matrimonio; eillecito, come quello, chefi fa fuori di queíto : Ll voto di Virginita Lo- lo vieta quelle azióni laícive s colle quali- 4 perde il fiore dell integritá , e violata una volta celsa Pobbligazione del voto ; El co- me Pobbligazione del voto fi fonda nell'in- tenzionedichilo fas le V.S. peníava » che folse tutt' una cola.» Callitá » e Virginitás il voto, che hi fatto, larebbe voto di afso- luta , e porfetta Callita rilervato al Papa” Ma [e aveíse fitro- diltinzione di Virgini- táa Caftitá alsoluta, e perpeima, 4 avelse avuto intenzione d'obbligarli a guardare Lo» lamente: Virginitá , non era rilervato ; Se una volta violata la Virginitá , celsava Vob- bligazione del voto. Peró in calo di dubbio , le abbia avuto iotenzione.d'obbligarú. a Caftitá perfetta, y ofolo a Virginitá y s'hi da giudicare in fan vordi V.S. edire, che-non fi: obbligó.a ca- ítitá perferta, á afsoluta; e la ragione e; perche in dub:is melior ef condicio pofidentis : in quefto calo. tá la: polsefione per parte della dibertá della volontá . Adunque s' há da giudicarein favore della libertá Tutra € dottrina del P. Moya melle Selez, Tom. 1. trat. 2.4 i/p:3:4.2.$.23.num,7. 42. P. Padre m'acculo, chehó fatto voto di farmi R eligiofo di San Francefco., pentan- do, che quei Religiolí poteflero cavalcare , e portare camilcia ; e dopo che feppi , che non ponno, mene fono pentito. C. Seávelle prima faputo quelte circoflan- ze, averebbe fatto il voto ? P. Padre nó. C. Quefto voto: non Pobbliga in fenten- za diSoto lib. 7. de jufhqw:1.. art. 2, col. 6. Aragon. 2. 2.9:88. are. 1 Lopez t /.cap. so K altri; che cita efiegue il P. Murcia in dij7. Tom. 2. lib. 4: difp.7. re[ol: 5. num. 10, iquali dicono s che; fe quello, che há fatta il votos jgnorava qualche cireollanza.y che .otabil- mente l'aggrava » ( benche per altro-folfe ben inforn:ato della foftanza e vi refla obbligatos quando averebbe lafciato di far- lo; fe prima l'aveíse faputa, Pandar a-caval- lo» 4cil portare camiícia, fono circoltanze notabili, e [e VS Jeaveíse fapute, mónPave- rebbefátto: Dunque quelto voto non V'obbliza. 3. P. Padre fon'io obbligato eutrare in qualchealtra Religione, dove í1 porti cami- (cia, efi vada a cavallo 2 C: Rifpondo probabilmente » che nó; e Pinferifco dalla Dottrina di Villalobos To», 2, trat.34. dific.8, num.2. dove dice, che quello, il quale. fa voto d'entrare in una Religione determinata , equella no'l rice- ve, non e obbligato ad entrare in altra ;.e ne di la ragiones perché quel tale , dices, non fe obbligato: ad entrare in alcra-Reli- gione : né meno V.S. s'e obbligata-ad en- trare in altra Religione, che in<quella del Padre: San Francelco : Adundue cefsande Y obbligazione d'entrare in quella y non lara

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