BCCPAM0001175-5-0100000000000

Capitolo 1. de” Giuramenti. Da quelto ponño prendere animo i Pecta- tori , anche piú difloluti, e confidare, che [e di cuore li pentono» adue braccia perdonerá loro Iddio icommefli peccati . TRATTATO TI. DEL 5. COMANDAMENTO. Non prendere in vano il uo Santo Nome. CAPITOLO PRIMO. De' Giuramenti.. vocatio Divini Teffimonii in confirma. tionem alicujus rei Si diceinvocaqios me del Teffimonio, 0 Nome di Dio; perchéeal giuramento fi ricerca, che sinvochi l'autori- tá Divina, din fe immediatamente , come dicendo , giuroa Dio, per Dio, Dioé telti- monio., 'peril Nomedi Dio Kc. $ pure , che s'invochi alcuna creatura , nella quale corr ec- cellenza, e fpezialitá rifplenda Dio, come fono, la SS. Vergine Maria Signora Noftra, iSanti, il Cielo, el Anima razionale écc. Si diceanco ¿4 confirmationem alicujas rei ; per- ché nel giuramento é necefsario , ched li nie- ghi, 0 li affermi alcuna cola, come V.G. per Dio, ch'e ftato in Chieía ; per Panima mia, che non hó veduto il tal huomo Kc. e le non frafíerma , ó.nega qualche cola, e folofi di- ce, giuro a Dio, per San Pietro $c. none giuramento, ma bensi vana invocazione . 2. Sidivide il giuramento in Afsertorio, Promifsorio, Comminatorio , 4 Efecrato- rio. Alsertorio: EA invocatio Divini Tefimo. nú inconfirmationem rei praterita , vel pra. fentis; comedire , gjuro a Dio ,- che ho vilto Giovanni; per il Cielo di Dio, che non hó denari . Promifsorio : Ef imvocatio Divini Teflimoniiinconfrmationem rei futura 5 come quando fi dice, per Dio, che ho d'andare alla Chieía. Comminatorio; Ef igvocario Di. viniTefimonii ¿qua promittitur aliquod malum pana : V.G. Giuroa Dio,che voglio ammaz- zare Pietro. Efecratorio : Ef quando Deus in- vocatuty ut judex , in confirmationem alicujus rei. E quelto puó efsere in molte maniere : primo , in confermazione d'alcuna cola pre- fente > d pafsata , V:.G. Il Diavolo mi porti, fe jeri non fui in tal' Juogo ; non mi polí E Sari cheil giuramento flia l1= 21 partire di qua , fe hó denari : in quelto caío il giuramento elecratorio e anche aísertorio: Secondo, il giuramento elecratorio pu far- fi nel confermare qualche cofa futura: V.G. non'pofli mai entrare in Paradifo, le non da- rd la tale limofina : quelto giuramento efe- cratorio , ¿anche promifsorio . Terzo» il giu= ramento elecratorio pud efsere con minaccie . V.G. poffi morire, fe non batto Antonio: quelto giuramento elecratorio eanchecom= minatorio: e fe 1 facelse con animo d'ele- guirlo, econ intenzione , che, non adem= piendolo , reltalse morto , averebbe tre mali- ziegravi diltinte di ípezie; l'una contro il quinto Precetto , per Podio, e cattivo defi- derio avuto contro ¡il Proflimo; Paltra con= tro il fecondo Precetto, perinvocare l'auto. ritá Divinain confermazione d'una cola ma- la; e la terza contro la propria caritá , defide- rando a le fteíso la morte. 3. Nel giuramento promifsorio , e com= minatorio intervengono due veritá , una di prelente, Paltra di futuro : quella di pre- lente (che fuole chiamarí veritá principale) e Pintenzione di compire quello, -chefi pro- mette, d fi minaccia : quella di futuro (che fi chiama veritá meno principale) e l'adem- pimento fifico della cola , Y promelsa , 0 minacciata . V. G. quando li giura , dicen. do, giuro a Dio, che voglio dare una lima= lina; 0 per Dio, che voglioammazzare Pie. tro: Pintenzione, che hai nel tempo, che giuri, 0 di dare elemofina , d d'ammazzare Pietro , ela veritá principale , e di prefentez il dare poi l'elemofina, d l'ammazzare ela veritá di futuro, e meno principale. Sem pre che nel giuramento manca' la veritá di prelente, épeccato mortale , fenza che in quelto vi fia parvitá di materia ; perché non avere la veritá diprelente, non.éaltro, che giurare il fallo; il Giuramento falío e [empre peccato mortale, fenza che vi posa elsere. parvitd-di materia : Adunque lem- pre, chenel giuramento manca la veritá di prelente , épeccato mortale, fenza che vi fia parvitá di materia . Non mancando la veritá di preíente, ma [lolo quella di futuro , épeccato mortale, lela materia e grave; le e leggiera y fará folo peccato veniale , in fen= timento di molti, egravi Autori, checita, e fiegue Leandro del Sacramento p 7. trar. 1.difp.7. 0.33. Se peró il giuramentoé coma minatorio , non se obbligato -adempirlo-, ne faril male, che al Proffimofi minaccía: B 3 4 So-

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz