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Cap. 7. dellaWirth della Religione.. peccato y ingannandole co'l dir loro, chefe lo confelsano , il Confelsore há da denon- ziarle al -Santo Tribunale «dell Inquilizio- ne, efarle abbruggiares E perció il Confek= lore deve ben far ad else capire 1'obbligo ftringentifiimo y che:há di non mai parlare con quallifia perfona di quanto fenteincon- feflione , € che non puó accularle al Tri- bunale . E quando:(1 predica ( malime in tempo di Miffiooi ) ponderargli molto bene il rigore, co'l quale fono tenuti iConfefsori al fecreto della confeflione , tanto per rime- dio di queíta forte:di perfone , quanto d'altre molte , chetemendo debba il Confeísore ma- nifeltarei loro peccatis non s arrilchiano con= fefsarli. C. Ebbe V.S. altro fine nel fuo maleficio faori d'arrivare ad habendam cum: illa:mu- liere copulam? P. Padre nó. C. Quelto d'ordinario fi: fi con mille pelli- mi fini, Acintenzioni florte; etal volta £á rinunziando alla Fede Cartolica', -patteggian- do cal Demonio; perloché é necefsario di- mandare, ericercare con qual'animo-fifece imaleficio. E” anche neceísario dimandare inqual tempo , con quali circollanze s' e la= Íciato ingannare ; -perche , come fimiglianti perfone ( lingolarmente [e fono Donne ) fono inconftantiin ció, che dicono per poterle con- vincere, e cavar da e(se limpidamente il loro peccato, molto importa .far loro quefte di- mande; «comeavverte Laymán- tom 1: feé.5. tradd.6. cap. 5. fotínico, mum. 18. 33. C. Diede V.S. alcuña lorittura al De- monio , nella quale gli faceíse denaztone dell anima (ua ? P. Padre si; equelae la pena maggiore, cheiohó. C. ¿La malizia di quefto peccato +fuole por- tar fecoqualche [pezie di difperazione; per- ché, quando coyfegnano Gimiglianti Ícritture al Demonio, fiperimadono poi, che non: vi fía piú rimedio per 'anime loro. Ma per que- íto non há V. S. di che afliggerí; perchee difede5 che ad una buona confelione non puoreúltere tutto l'inferno , né vé peccato, Ocircoltanza per enorme, che fia, a cuinon Í1 rimedj con quella, fevza che (ía necefsario (_comepenfail volgo ignorante ) ricavate la tcrictura dalle mani del Demonio; quefto non e neceísario, perché perdonato il peccato, hon s'hi diche temere di tutte le Ícritture dell inferno. 19 Ben'é vero. , che il Demonio fuol dare molte batterie con fuggeftioni interne , 4 alle volte apparendo vifibilmente tentando di perfuadere a fimiglianti anime, che per loromon v'e rimedio, poiche-volontariamen- te li lono pofte nelle fue mani: :¿Al.che s'ha da opporre il Confeísore , facendogli conl- derare-la Mifericordia infinita di Dio, che háimpegnata la fua parola, dicendo , che in qualfivoglia ora, cheil peccatoré pentito gli addimanderá perdono: de'Íuoi peccati., egli glielo concederá , e fi Ícorderá di tutti. El anche aísai ben fatroavvertirle., che portina addoíso qualche divota Imagine , Reliquia de” Santi, eche fi faccino fpelso il fegno della Santa Croce coll'acqua benedetta, X ¡invo- care Pajuto di Maria Signora Noltra per fuga= re il Demonio , e: tenerlo lontano ;. come avverte Layman nel luogo citato num, 18: $. fed quia, 34. C. Gredé V.S. alcuna cola contro la fede? V.G. che Dio non¿era Onnipotente » che poteva piú il Demonio, che lui, 0 che non foíse dueltocondannato al!' inferno , pol- chéaveva facolrá di fare quei malebcj ? P. Padres], tutto quelto credevo. C. Quefto era atto d'erelia formale, V. S. 'ba manifeltato; 9 con opere d con parole? P. Padrenó. C. Adunque quell' atto li ferma ne' termi- ni di erefía paramente interna; la quale , co- me hó detto di lopra, sion e rilervata , né per elsa S incorrein cenfura , 9 [comunica alcu- na::Hi V:S. rinegato Crifto Sig. Noftro, 0 la lua Madre Santiflima., e gli altri Santi? P. Padresi, Criíto, efuoi Santi hd rine- gato; perú di rinegare Maria Vergine, non hó avutoanimo . C. Quelto e peccato di beltemmia.Delidera V:S. adelso di riunirír alla noftrá S. Madre Chiefa , come fuo membro, Se abjura tutto quello hd creduto contro la noítra S, Fede? P. Padres], con tutto il cuore. í C. S'é mai alcuna volta accoftara difone- flamente al Demonio + moftrandoú egli im forma apparente di Donna? P.. Padres, una volta. C. Queltoé peccato contro natura , e Col- tra la Religione - 35. C. Hi offerto alcuna volta culto , d adorazione al Demonio? P. Padresi, tutte le volte ,cheandavamo a'noftri conciliaboli. C.Credeva V.S.cheil Demonio avefle Dei. Dz tá vera,

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