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18 C. H certoé, che quantunque il volgo di- €a » checerti uni hanno virtu dí rilanare , la materia non laícia d'ellere molto folpetta; perché Dio non fa miracoli fenza neceflitá, entanche ¡i Santi li facevano empre » che volevano; efimili períone fono tali ; che in qualfivoglia occafione , dicono di curare qualunque perloma, non eilendo quefti piu santi degli altri. ¿ Quello,che dicono i Dottori fu queño pun- to, e, che fe la períona » che cura» € per- fona pia, e dabbene» né le(i vede pratticare mella cura alcuna vana circoftanza > li puó per- mettere. Suarez ¿ibid n. 25. Sanchez Tom. 2, inDecalos.lib, 1. cap. 40. m. 39. Y pit accer- tato pero e, giacché la Chieta há fcongiuri, epreghiere per fomiglianti cafi. ricorrere á quella, $e a' fuoi Miniftri , che quelto € ficu- ro; efleil bifogno lo richiederas Dio gbi dara Jafalute; e le non ve, perché l'há da cerca re? Singolarmente quando i mezzi non fono jpiú ficuri, eleciti. 29. P. Padre, m'acculo y che un altra vol- ta, ellendo gran tempo » clrero infermo , né potendo con quante medicine prende(h» le- varmiil male daddoflo, giudicaid'efler'affat- turato, echiamai una perfona , ch' era ftima- tafatrucchiera , equella mi curó. ¿ C. Sapeva V. S. che quella farrucchiera aveva modileciti ,co' quali potelle guarirla? P. Padre nd, no fapevo. e Co "Se la fattucchiera aveva modi leciti, 8cilleciti, per rifanare, ancorche V. S. lup- pontle di certo , che dovefle rifanarla per modo illecito , poteva francamente addi- mandarle in genera'e, che la rifanafle;, per- ché le addimandava una azione indifferen- té, quale poteva fareaflolutamente con mo- do lecito, ancorche peraltro per fua malizia fi prevalefle de' mezzi proibiti , Suarez nel huoso citato num 9. Sanchez lib.7. de matrim. dilp9s mum. 11 Lefio dejuis. 1.2. c4P 44. db num 35. concl.1. Bcaleri. - Má, quando li ¿indubbio, fe abbia modi leciti, d nd , per rifanare, non(1 pud addi- mandarle che rilani; e V.S há fatto male a farlo;_ non fapendo , fe per mezzo lecito po- teva rilanarla: Suarez wbifup. cap. 8.nam. 3. $. arque bie. Delrio /. 6. difq. mag. cap. 2. feót. 1.9.2. Part. penulo. 3o. C. V/S. leaddimando il modo» col quale aveva da guarir)a? a P. Padresi; peró Bon volfe dirmelo. C. Quando vi € dubbio, fe per mezzo lo- Trattato 11. del 1. Comardamento. cito potrá curare la fattucchieria , lele deve addimandare il modo, drelaminarlo, e fe quella non vuol dirlo , develi allora avere per foípetto. Delrio el logo citato”, C. Dettafattucchiera elercitava in modo il curare, che ftefle difpolta a curare co'fuoi malefici chiunque ne la cercava? P. Padre si. C. Deve lapere, che quando quella lava diípoíta dicurare chiunque voleya valerftde” di lei malefici, infegoano alcuni non ellere peccato:indurvela. Itá Angelo metía Somms. verb. fuperfi. num,13. dove cita diqueltofen- timento Aureolo ¿2 4. dif4.34 9.2. Sicome dicono molti, eflere lecitoricorrere per im- preltiti all'uluraro , che(isá, non imprefla cheauflura , quando quello e difpofto a voler- la pratticarecon tutti quelli , che vannoa di- mandarglieli. Peró comunemente i DD. ri- provano queíta opinione, e li deve feguitare la contraria. 31. C. Quandola curava , concorle V. S.a qualche fia azione , O pure fi ebbe mera= mente pafive ? P. Padre, ionon hó fatto cofa:al cuna ¿ho laíciato , ¿he ella faccia il tutto. a C. Há fattobene; perché , quando la cu- razione e maleficio, ancorche per altro re(ti giultificata la dimanda d'effere guarito con al- cuni de titoli detti , non fi puó peró coopera- " read unacura malefica con azione pofitiva; perché mai e lecito cooperare ad una azione intrinfecamente mala : 11 curare per fina azio- ne malefica , € intrinlecamente male: Adun- que mai e lecito cooperarvi - 32. P. Padre, nacculo , che una volta delideraidi peccare con una perfona; e non potendo arrivare all” intento , mi valíi di quella farrucchiera , che m'inlegnó un' in- canto, per tirarla alle mie voglie. C. Lafcio per il feto Comandamento il peccato dilonefto, e qui lolo parlo del ma- leficio; e benche, d di raro, d maiaccade, che un Malefico S'accolli a' piedi del Confel fore per confeflaríi , tutra volta il cafo ida, $c e bene fapereil modo, con cui deve por- taríi conquelta gente il Confellore; 4 e in quelta forma. C: Midica, V:S. há confefíato per avanti quelto peccato? P. Padre nó. C. Quefto e Puío ordinario di fimiglian- tiperfone; che il primo parto che fanno.co' l Demonio , e , di mai confeflarfi di quelto pecca-

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