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e A A gh - = APR a - A A A ad mal pun . pai Non foddisfa quello,che nella Domenica del- le Palme , dice 1' Ufficio di Palquadi Rifur- rezione,n.211.p. 551. Se dicendoli 'Ufficio di Palqua in qualfivoglia altro giorno fi foddisfaccia all'obbligo, n. 212. 4 feq. ibi. 1] precetto di recitare l'Ufficio e onere annel- foal giorno, n. 216. p. 552. Con un Ufficio non pudo foddisfarí per due giorni diítinti,.n. 217. ibi. Quello, che non puó recitare Mattutino, e le Laudi , e obbligato a recitare le altre Ore fe puo; A il contrario e calo condannato da Innocenzo XI. n. 210. p. 248. Quello, che non potendo recitare Mattuti- no, e le Laudie dubbioío fe pud , ó nó le altre Ore , none obbligatoa recitarle, n. 211. ibi. Quello , che non pud dire l'Antifone, Capi- toli, Orazione , e Reíponforj brevi del!' Ore Minori, epuórecitare iSalmi, deve recitarli,n. 213..p, 249 Se quello, che dentro d'uno ftello giorno ri- pete piú volte la volontá di non recitare » commette pió peccati in numero, num. 216.ibi, Viatico.. Come s'ha da portare il Parroco nel'ammini- ftrarlo a, gl'infermi.,.num. 73. 4 feq. 2g. . Wedaíi la parola Comunione, Violenzá E ES Quello, che con violenzaabutitur muliere , quamvis non Íit visgo , deve nella confeílio- ne. Ípiegare quelta circoftanza, num. 25. pag. 79. : Se facendofi fenza violenza lit fuprum, quan- do mulier ell virgo, d Ratto, trasferendo- la da un huogo all'altro ,0. 23. p. 78. Che deve reftituire quello,che per vim.cogno- yit virginem.; 1, 26. p. 72. . Sei prieghi importuni Á reputino violenza , n.27,1bi,n. 89: p. 99. La violenza e impedimento,che dirime il ma= trimonieo, e come, num. 79. p. 98, en 89. Pag 99»: Y 13 Mz Unzione Efitemo, Solo fipud amminifirarcáglinfermio che fos no in pericolodi morte , non a' ginltiziati, ué a-quelli, che entrarono in pericoladi Indice mare, ó guerra ,n. 84. pag. 389, Ricevendo l'infermo il Viatico, e inbaítevo. le pericolo per potergli amminiltrare PP. Íftrema Unzione , nes'hi d'oflervare, che Pinfermo fia fuori de' fenfi.. ibi, .-.. Che peccato fia non dire i Salmi Penitenziali, a. 85.ibi. > Non ( pud amminiltrare quefto Sacramento «Tenza Stola y e Cotta, quantunque Pinfer. mo abbia da morire lenza quella, per nop aver a mano queíti ornamenti, le nonin q. lo, chenon abbia potuto P'infermt riceye. realtro Sacramento,n. 86. ibi, +, , In opinione probabile puó amminiltrará la Santa Unzione colP'olio dell'anno antece- dente» n. 87. p. 390. us: Non íi pud amminiftrare-quelto Sacr co'] Crifma; € che deve fare il Sacerdote, che per inavvertenza unfe l'infermo con detto Crifma , n. $9.€ 91. p. 391. AWinfermo , che nacque monco, e ciecoy o fordo , ponno ungeríúi quefti fentimenti, quart non abbia in eli peccato; mum. 91. ibi. In queíto caío non s'ha da dire la forma lotto condizione , ma bensi afTolutamente, num, : 92.p.392 ati All'infermo, chee migliorato, Se ufcitodal primo pericolo, fe gli pud.ridarela Santa Unzione , [e ricade in pericoloyn.: y Liiíteflo e quando linfermitá dura perdun ' ¿empo3n.94. ibi. Che deve farí) quando J'infermitá non da campo d'ungere tutti ifentimenti, n.9. en. 96.ibi. E , A' fanciulli » che hanno níadi ragione, puó daríi quelto Sacramento, quantunque mai fifiano cen , ne -abbino co Cato attuale , n-97.-P-0393- 3% a ó amminillrare a' pazzi y. che per avanti Íono vifluti criflianamente y M 9. ibi. lo : asp Non é peecato mortale non ricovere lle. ma Unzione, come non: íi lafcia perdib prezzo; n.90.p. 39H. : Vomiti. LR Quando polla daríi la comunione all'infermo> che gli patilce , 1. 77:p: 386. ce 6 Pote... Che a voto» m37:P. 29. As Si divide in ud , períonale > € millo, 10 (olenne, femplice , in totale, a.

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