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Delle Cofe Notabil. Amira, quantunque alcuna volta puó ellere veniale» ibi. Tefamento.) Come hi da difporre de' Íuoi funerali chi muore aggravato da molti debitis m. 99. Pub cmd di fua natura il «eltamento, n. 100. p. 394. Sein quello pud il Padre diferedare la figlia, che (i maritd contra lua volontá con perío- na inferiore di fangue» ibi. Se il. teftamento firmato con giuramento Úi puó mutare , n. 1Or. ibi. 3 s Se pud il Padre teltare a favor de' figli fpur;, enaturali, n, 102. ibi . des Quando pud nel teftamento inftituire mag- gioralco a prd di quatchefiglio, num. 103. p. 395. : Non 1% obbligo d'inftituire eredi ifratelli , eccetto fe fofsero in-eltrema , d grave ne- «ceffitá » cheallorá li devono foccorrere , n. 104. 1bi .. Quando S'hanno obblighi di giuftizia , non devono fondare Opere Pie; non avendofe- ne » fará cola lodevole il formarle , n. 105. ibi. Come s'ha da difporre nel teítamento la refti- tutione ¿che e nece(sario far occultamen- te,n. 106. p. 396. Procuri il Confefsore di nen intricaríi nelle difpoizionidell'infermo , quantunque de- ve efortarlo a “AMporre «delle íne cole in tempo, 1. 107. ibi. Teffimon;, Devono offerirí a tellificare , quando la loro depofizione conduce alla difefa dell'inno- cente , 1:66. p 457. Quando devono reltituire » ricufando di tefti- ficare, ibi. Chi giura fallamente in giudicio commette due peccati diftinti di Ípecie, n. 67. ibi. E' obbligato reltituire alla parte il dannofe- Quite per aver occultato: la yeritá nella. ua depofizione; manon la pena, chefi fa- rebbe applicata al Filcoavanti la fenténza del Giudice, ibi. Come pecca, 4 e obbligato a reftituirequél- lo, che riceve danaro per deporre, nun: 68, p. 458. Non e obbligato manifeftare la veritd al Giu- dice, che non interroga giuridicamente, né adireció , chesifotto igillo naturales fe il TR 66) foríi non foíse neceísario per il bene pub- blico rivelarlo: none obbligato deporla con [uo danno notabile, d dellefue facóltá; ne uello, che hi udito da perfone di pocá fe- e, né quando hi urgente cauía per occu!- tare la veritá, n. 68. ibi , 8 p. leq. Se contro giuftizis, Y contro carítd, deal la veritd , che doveva manife- flare , feguendone dano al terzo, n. 71. p-4 Quello , che con ignoranzá invincibile giura il falío , né pecca , nee obbligato á reltitui- reyn.72,ibi, ' Né meno lo ¿quello , che giura fallamente contro il proflime, fe none cauía eficace del di luidanno, ibi. Quello , checo"! (uo fallo giuramentoé caufa» cheil reo lia condannato , deve per tutte le vie O di riparare al danno, num. 73, 461. Chi há configliatoi teftimonj a giufare il fallo, deve difluaderli da quefto ; e quando non poteíse ortenerle , hi da manifeltare al Giudice la fua macchina , n. 74. ibi. a commette quello , che giura il falío in una depofizione , che há molti ar- ticoli, n.75.p. 462. Quando puó fervire di teltimonio quello , che e [comunicato, n. 76. ibi. Quando refti irregolare chi depone in caufe criminali dilangue, m. TO3, p. 474. Tirolo; Qual (ia il titolo fufficiente per ordinarli, n. 27.8 [eq. p. 315. La rendiga , che il Chierico non pud godere finche non fia.ordinato Sacerdote , e titólo congruo per ricevere gli Ordini y num. 35. » 317. Vedafi laparo!a Beneficio , e laparo- a Patrimonio. Toccamenti. Liantecedenti, efofseguenti alla copula, non fono diíkinto peccato in numero dalla fteísa copula yn. 13..p.76. fe non Ái fanno con ani- mo di nova copula, h; 158. p; 538. 1 tatti indecenti contraggono la matizia dall oggetto,e circoftanza dell'oggetto, col qua» leshanno, n.9.p.75. Sono leciti-i tatti a maritati divenuti impo- tenti, quando noñ vi fia pericolofemen diípergendi , n; 103. p. FOS. E quan-

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