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Delle Cofe Notabil:. tro eftriníeco ; l'intrinleco conlifte wella bonta Mella della cola ; V'eltriníeco nella talla, che fi da degge ; nelllintriníecov'e latitudine d'infimo » medio» e Íupremo , n. 117. p. 160, dE Se quello , che vende, d compra la cola per piú y d meno diquello,, che vale , non ecce- dendo la mera del giulto prezzo , non eflen- dovi frode, fia obbligato reftituire, n. 115. p.166.en.47.p.450. A qual prezzo ponno i Mercanti vendere le loro mercanzie ,n. 36.32 feq. p.490. Vedali la parola Mercanti Primizie. Shanno da pagare alla Chieía nel modos che fi pagano le Decime, n. 213.p.184 Vedaíi la parola Decime, q ei ES Mai s'ha da interpretare il privilegio in mo- do, che reftiinutile la grazia , cheiin elo fi concede, n.19. p. 272. Quantunque fia inmateria odioía, fi deve il privilegio eltendere “a quelle cole; che le fono necelfariamente annefle, e fenza le quali non potrebbe avereil fuo effetto, n. 20. ¡bi l Privilegj alcuni fono [critti, altri oracolidi a ES li dad on ponno ¡Regolari nel Foro colcien- za fervirá di quei privilegj, che fono elprel- lamente rivocati dal Concilio di Trento , n. 222. ibi: Potranno pero valerfi di quelli , che elprel- -Lamente non rivotd il Concilios quantun- que abbi difpolto tofe contrarie a detri pri- vilegj, n. 223. ibi. Non é flato rivocato“il privilegio di cele- brare , 4 ammettere ¡ Secolariagli Uffic; «¿oo in tempo d'Interdetto , num. 244. ibi. Ne il privilegio di poter elere ordinatida' Vefcovi fuori delle Tempora y in qualfivo- glia giorno di Domenica , daltro fellivo, n.225. P-354. , Né meno il privilegio di poter efler difpenfati - » eri da” loro Prelati, num. 226: 1D1 . Ne il privilegio di poter difpenfare al Confof- te inceftuofo dall'Impedimento di diman» dare il debito , m. 328, ibi. A RO 655 Proclem;. Quali hanno daeffere i Proclami che devono precedere al matritrionio , m. 94. $ (eg. p. 102. z ] Vedafi la parola Matrimenio . Procuratori. E' molto fimile il loro Uficioa quello degli Avvocati > n.34.p.449. Vedaíi la parola Avvecato , Non ponno i Procuratori pigliar piú fipendio di quello merita latorofatica , num. 35. pag. 446. Se ponno ritenere il danaro, che la parte gli per pagare l'Avvocato, e Notajo, [e quefti glielo cedoro , n. 36.5bi. Se ponno rimettere ad altro Soggettola pro- cura, titenendo per sé parte del danaro, m37.ibi. Puód in giorno di Felta informare il Giudice in voce ,dinfcritto, quantunque ne fía paga» to» n. 38. p. 447. Se polla ricevere falario dal litigante, quando non vi fú pattodipigliarlo,'n. 39 ibi. Se quando la parte gli da lo flipendio per paga= reil ConfultodelPAwwotato , pud di o confento formar egliál confulto , e partire fra lor due il falario , n.40. p. 448. Quando refta irregolare il Procuratore , che efercita il fuo Ufficio in Caule criminali di fangue , n. 106. p. 473. Promefa . Che cola fa il contratto di promefía , di qual mó Mere ye come obbliga, num. 143.p. 168, Sela promella fatta de re turpi obbligbi y dopo che Valtra parte há efeguito ció , Che ña promello>n. 25.p. "17. Come s e quando cli la promel(fa del ma- trimonio;n: 41. de lex. p. 83. Vedaíi la parola Sponal; . Propofiziome , Niuna delle Propolizioni tondannate da In- notenzo XT. 82 Aleffandro VIL fi puó leci.- tamente infegnare , né pratticare, hn. 1. 8 fea.p: 211.ep.yOt, Vedaíi la parola Opinione . Propriesd , Commette peccato di proprieta il R eligidlos . che efpone danato in piuoto contro la yo- lónta del fuo Prelato, num. 19, 8e feq. p.403.

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