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Delle CofeNotabil;. - o AvOrarA, do ¡ lavorizj fiano proibiti ne giorni di Fefa,. n. 10. feq.p- 41:80 1eq Quando e lecito ne” giorni Feftivi il lavora- re , íi puó pigliare- il prezzadella fatica ,. n. 13. Pp. 42 Nel lavorare ne giorni di Felta, da parvita. dimatería, equal lia , n. 14.:ibi. Vedaíi la parola Fefa. Legato. Se é obbligato reftituire quello , che impedi- íce y che un Teflatore. non lafci un legato. a chi voleva lafciarlo:; n:56. p. 143. Non puó il legatario ammazzare Los che glimpedifce che non ott nga il legaro yn. 127.p.233.en, 128. ib;.. ado Derono i Notaj con puntuale fedeltá mani- feltare i legati, che hadafciatoil Tellato- TO 3D. 49.PD 45 LGA .4) Checo ante fotis n.284. As Dai ina a E”condannato il dire 5" che lolo dura per die- cianni il legatoannuale, che uno lafció per Vanimafua, n. 287. ibi. , Anquaicaf ceflail tallegato,n.238, ibi, Leggs. Le puramente penali , ele milte ¿ e probabi- le , che nonobblighino in cofcienza sn: 79. po. Lalegge», che proibiíce la peíca , e caccia ne” hum, j,. € probabile ,, che i fiapenale, ibi, e. n 49 p.494: Gon Ulatto, che cil fia-pecca- minoLo fi pud foddisfare alla legge Ecclelia- flica inalcunicali,.n. 39. p. 331. E'di Fede, choneila Ciela vé poreña di far Leggi, che obblighino, n. 144, p. 534- Quello,, che fenza, cauía tralgredilce la Leg- ge obbligatoria ;>quántunque non fia per diíprezzo 5 pecca,n, 145. p: 935% $ Pecca il Popolo ». che fenza canía nón riceve la legge promulgatadal Principe , n. 178. P-543.. Non peró , fe con caufa giuíta non lariceverd,. mn. 179, ibi. La legge nonricevutas- $ non promulgata » in quaicali.lafciad 'obbligare”, ibi, n. 180; L'ufo.legittimamente introdotto. ha forza di legge» mn: 1 2. 548. Gon. un'atto. fteflo pud foddisfarfi a pid legg;, e precetti, e come sintende, num. 218 pag: $52. 29 o dr 1643 Dibri Quali no i proibiti , e quali non ponne leg - geríi , n. 296. Se Íeq: p. 573: SS Il leggere libri d'Eretici e: cafo proibitonel primo Canone della Bol la della Gena y No- ta 1.p.576. ES. Ligame. : E'impedimento, che dirime il matrimonio , n. 80.p. 228. Lea Limono , In.quali necefiitá , e di quai beni deve farí li- molina, 1:45. 3 ieq..p. 219 Deve l'Ecclefialtico dar ¡in limofina ifrutti benefiziali , che fopravanzano al fuo con- gruo foftentamento, n. 45. 4 feq.p. 319. A leg. Coll 'elemobine foddisfa l'obbligo che há d reltituire il Beneficiato, quantunque non Vabbi date con efprella intenzione di refli- tuire con efle, n. 6r. p. 313: con.quello pe- rdsche tali limofine li frano fattedopo|'om- milione dell Uficio Divino, perche.con quelle , chie li fanno avantis non li loddis- fa, ibiyen. 206. 8feg. p. 550: Non e: neeellario, che-dette limoline hiano de' frutti del Beneficio, némeno, cheña- no date a' poveri del medemo Luogo, num, 62. kk leq. p. 324. Lodarr ; Come e obhligato a: relituive chilodail la- dro,. 1. 32. p. 136: Locaziono. Che cola fia il contfattodidocazione , n. 97. p.ISS. Vedaít la parola. Contratro . Lucro Cefante., Quando, 4 in qual quantita lo deve rellituire- quello , che ruby ¿d+ritenae la roba altrui, n.73.p. 148. £e leg. Vedali la parola Mutuo , e la parola Mercansi,, e la parola U/uro», Lufurio . E' uno de ette peccati capitali, e quelloyehe: condanna pidanime, h. 1. p 72. ' Quali (1anole Ípezie». n. 2. ibi. 1 £guardi , 8c tadus impudici , quando ha- no peccato mortale , num. 236, pag $64. Ss 2 enum.
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