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640 ¿ Quando fía lecito 'homicidio y num. 11r, . $27. e? fecito al Religiofo» d Chierico am- % mazzare colui, cheminaccia d'imporre ¿ alui, dalla lua Religione qualche contu- melia ,n. sd ibi. Ne quefto fará lecito, quantunque de falto pubblichi quelte contumelie, num. 114. p. 528. Non élecito ammazzare i teftimonj falfi, ne il falío accufatore , néil Giudice, dal quale li teme qualche ingiufta fentenza, vi fa, 9 non vi fía altro rimedio per difenderí , n. 117. p. 529. Non € lecito al Marito ammazzare di (ua pro- pria autoritá la Moglie , che coglie in adul- terio , n. 121. p.-530. Lo ftello (i dice del Padre riípetto della fi- glia , del figlio rifpetto della Madre, e del fratello rifpetto della forella, num. 122. e 123. ibi. Se queíto fi facelle in primo moto d'ira, enza alcuna avvertenza, non farebbe peccato, n. 124. ibi. Né meno fe il Marito come Giudice la con- dannaffe a morte» dinaltro modo con au- toritá pubblica gli togliefle la vita , fenza odio ,ócattiva volontá, n. 125.ibi. Ñ Honeña . . La pubblica honeltá e impedimento dirimen- tedel matrimonio, num. 93. Se leg. pag. 1Ó1. ki leg. e . Da dove procede quelt' impedimento; a qual grado s'eftende , e come cefía , ibi. Honore . Che cofa lia . n.:35. p. 195. “Che cofa.s'include nel precetto d'honerare il Padre, ela Madre,n. 1. p. 47. Che cola toglie l'honere, n. 35.p. 195. Comes'há da rellituire , ibi, en. 42. p. 196. II Superiore foddisfa con parlare con qual- se dimeltichezza all Inferiore offefo , ibi. L'Inferiore há da reltituire 'honore diman- - dando perdono al Superiore offeío , n. 43. p..197. Se lo Rello a neceffario frá perfoneuguali , 1. 44.1bj. Sedebba rellituirfi Uhonore in prefenza delle m e avanti le quali $ tolíe, num. 45. 101. y Chesha da fate > quando certe perfone di É Indice bafía condizione úi fono dette al : ingiuriole ,n. 46, ibi. cane pane HoreCanoniche , Vedaíi la parola Uficio Divino. Jattanza, " He cofa fia la jattanza del peccato, Be 4 qual virtú soppone, e uanti peccati fogliono accompagnarla , e p.69. Idolatria, ; Che cola e idolatria ; qual é materiale , e qua. le formale,n.23.p. 16.en . 35. p. 19. Ignoranza, L'invincibile fcufa del peccato; e pud dark delle cofe proibite perla legge hela; n.4.p 73. Á Chi ignora. la pena Ecclefiaftica impofá 3 qualche peccato, non incorre detta pena, e qual i gnoranza abbi ad effere quella, 0.40, p- 64.en. 96. dí leq. p. 102. ] Se quello , che commette qualche peccato ri= ervato, non fapendo , che fía rilervatoy incorre nella rifervazione , Mm.-7 pag. 269. Puo Pignoranza ellere vincibile , e nonel- fer peccato mortale quellofi fa con detta jgnoranza , 0.14, p.213. hb + Se ae che per ignoranza colpabile lafcid i confeflare qualche peccato mortale y face ciala confeffione nulla, e fia obbligato a ripeterla, num. 14. pag. 213, fopra dí che simpugra il Padre Fr. Emanuele della Concezione. * —Ampedire . ES Come, e quando fono obbligati a reftituire quelli , che non impedifcono il furto nun. 57.8 Íe4. p. 143. Impedimento . e In che ( diftinguono gl” impedimenti impe- dientj da' dirimenti, E fiano l'impe- pi a li pofía difpenfare y num. 53- eq. p. 88. e Quali fiano gl impedimenti dirimenti,1- 6. pag: 92. A Qual fia Verrore , che dirimeil matrimónio, n. 63. ibi, Pd

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