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LA Delle Cofe Notabil; . tita colina materia grave , n. 177. . 176. o comeftibili , chea poco a poco piglias no i fervi a' Padroni , non per darle, ma per mangiarle efi ftefíi, non fi continuano per coftituire materia grave , num. 195. p. 180. E? opinionecondannata quelia , chediceva , che non veraobbligo di peccato mortale di reltituire la quantitá notabile , che íi ru- bó per furtipiccoli ; e come sintenda , n. 146. Bt [eq. p. 237. Si fpiega la diffivizione del furto ,p. 128. n. X. Nel furto li fa ingiuria a Dio , al proffimo; «í a tutti due deve loddisfarfi, ecome, n. 2, p.129. E' peccato mortale di ua natura; ediquelli, che fi commettono contro il proffimo ,il meno grave ¿e puó ellere veniale per la par- vitá della materia» m.3+ibi. Quale quantitá da rias accióil furto lia peccato mertale, num. 4 [eq. pag. 129.8 130. 11 rubare cola facra e facrilegio ; 3c anco il rubare cofa non facra, che fia fotto la cultodia della Chieía; ma non e facrilegio, in opinione probabile , il rubare nella Chie- ía cola , che non e facra, ne e fotto il dominio, d cuftodia della Chieía , n. 9. P. 131. Se quando molti inlieme rubano quantitá quae, ecialcheduno piglia cola leggiera , ono obbligati ia Jolidum alla reftituzione, epeccano tuttigravemente, num. 45. 4 Íeq.p. 139. dí 140. Se lia peccato il pigliare P'altrui con animo di reftituirlo fubitoal padrone, fenza alcun detrimento, n.36.p, 152, Comepeccano, e fono obbligatia reflituire i Soldati , che nelle marchie commettono furti 4 num. 6. pag. 479. Vedafi la parola Soldati. Quai furti, A ingiultizie foglionocommet- tere i Capitanis num. 7.4 [eq. pag. 480. Vedafi la parola Capirani. Se commettono furto , e devono reftituire i Sarti, 8ci loro giornalieri , che piglianoi ritagli, num. 45. 8 leg. pag. 493. Vedafi la parola Sart; Come commettono furto , e devono reltituire gli Ufhciali pubblici , che fraudano ne' peli, enéile milure, 0. 51. p. 495. Comes'ha da reltituire il danno , che fi é fatto col furto ; Vedaíi la parola Refituzione . G Gabella. pies delle gabelle , e la Repub- blica fuole effervi contratto di condu- zione; e detti Cultodi hanno dato giura» mento di fedeltá, n. 147. p. 170, E' peccato mortale indurli a difliimulare con quelli, che paflano furtivamente le mer- canzie, ibi. No! lara, feda se (lei s'offeriícono» num, 143. 8cfeq.ibi. Se alcuna volta diffimulando fono [cufati dal peccato, n. 152. p. 171. Sedeve il Cultode reltituire ció há ricevuto dal viandante acció no'l manifeíti, num. 155. ibi. Che deve reflituire il Cuítode, che non f4 il [uo Ufficio, m. 159. p. 172. Geloña , Pecca il Marito, che lenza fondamento hi gelolia di fua Moglie; e fe glielo manife- íla, pecca contro la pietá , ela caritá, num. 26.p. 53. , Deve il Confeflore difluadere con eficacia quefte gelofieindiícrete , e mal fondate , n. 27.1bi. Giwbileo Se in tempo di Giubileo ponno i Regolari eleggeríi Confeflore , che li affolva; efeil tal Confeflore abbi da efler approvato dall' Ordinario, n. 5.e 6. p. 403. ¿«cfeq. Quando abbino jus d'interrogare il Reo, num. 21.p.25. E quando l'hanno, acció il teftimonio gli ri- fponda la veritá, ibi. Quando ponno giudicare fecondo lPopinio- ne meno probabile , num. 22. «e feq. p.216. Come devonoinquirire i delitti, num. 1.e 2.p.430. Vedaíi la parola Inguirire . Come pollano efercitare il fuo ufficio effendo Í[comunicati ,-n. 9.p. 434- Peccano gravemente giudicando quelle caufe, nelle quali non hanno autoritá , num. 10, p.435- Quando polla il Giudice cavare dalla Chiela il delinquente» n. 11. 8 feg. ibi. ' Che fcienza , e che eta deve avereil Giúdi- Ce) n. 13.p.436, Come

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