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ID e E 7 ES PESE , A A Delle Cofe Notabili . Il falíificare le Jettere Apoftoliche e cafo ri- po nella Bolla della Cena , Nota 6. p.57 p Fama. Che cola liaz nm. 35. p.195. Soffende con la mormorazione , num. 6. 8 leg. p: 188, Come s'abbi da reltituire lafama, nm. 31. dí leq.p. 194. y e Cela Pobbligo direflituirla , quando l'infa- mias'é farra pubblica, n. 20. € 21..p. 192. Se folo deveíi reltituire avanti quelle perfo- ne, apprello le quali s'e offefola:fama » d leanche-avanti adaltri , a” quali lo difle chi udiz'n.22.4c1eq.p.193. Non é conveniente: imporre »-che ( relti- tuiíca , quando il delitto e gia fcordato, n. 25.ibi. Se quello , che per offendere Valtrui fama e occaljone di dannotemporale , e obbligato areltituirlo, n.-26.en.27. ibi. Se chi tolíe la fama puó tralaíciare di refti- tuirla. in ricompenía d'effer flato egli in- famato dalla lefa períona, num. 28. e 29. p-194. » Fancimlli, Comunemente conoícono nell' etá tenera el- ler malefar:alcuneazioni indecenti, nur. IO. p.4. Quando licdevono: ribattezzare [otto condi- zione gli elpoltizoe quando nó, num. 42.e 43-p. 374. Sc leg. A quelli, che hanno 'ulo di ragione legli de- ve dare il Viatico, quantunque non fi co- munichino ancora ,n.78. p. 386. ScLeg. Et. anco fe fi dubita , feabbino, o nd ufo della ragione, come arrivano a Íett' anni, n. 79. p. 387. Se gli puó anche dare 'Eltrema Unzione, quantunque won úi comunichino ,.né abbi= no peccato gravemente ,n. 97.p. 393- Farmacifi. Vedi Apotecari. Fattucrhiero y Fatrucchierio. Quai peccaci fiano i pi frequentine” fattue- chieri; e come s'hi da portare il Gonfellore conefí, n. 32. Sc leg. p, 18. Sc Leg Fede . Checofa lía, n. 2.p. 12. S'oppone alla Fede l'Ereña , e l'Apoltaía, n. 2. ibi. 635 I penfieri contro la Fede nelle períone ti- morate non logliono efler peccato , num. 3. ibi. Che cofa fia 'attodi Fede, e tome con elloli foddisfa nella confefione, n.18.p. 15. Quando obblighi Vatto della Fede per /+ , quando per accidéns ,n, 60.p.222.€ Mm. 17. pag. 15: Di Chi e interrogato d'efla , per autoritá pub- blica , deve confellarla, n. 62.p.223. La volontá puó fare, che lallenío della Fede abbi maggior fermezza di quella , che merita il pelo delle ragioni, e niu- no pud prudentemente ripudiare l'aflen= lo fopranaturale della Fede , che aveva, n.64.€e 65. ibi. L'aenío fopranaturale della Fede non fi compatiíce colla notizia folamente proba- bile della rivelazione , n.66. ibi. Con neceflitá di mezzo li devecredere non lolamente la Fede d'un Dio,:ma che an- cheé Rimuneratore, n. 67.p. 224. Non e baltante per la giultificazione l'afMen- lo della Fede, chef fonda in. folo motivo delle Creature , n. 69. ibi. - E” propofizione condannata quella , chedice- va, chein tutta la vita non obbligava l'atto della Fede, n.6.p 502. E' probabile, che non obbliga fubito, che s'ar- riva all ufo della ragione,né meno ne' gior- nidi Felte, n. 7. ibi. Cbbliga per fe una volta l'anno» n. 8. ibi. Obbliga anche per accidens, quando e mez- zo unico per vincere qualche tentazione, num. 9. 1bi. Come obblighi in articolo di morte , num. 1 le p.503. Fefña Che licomanda, e che íi proibiíce ne giorni diFelta, p. 39. V'¿ obbligo in elle d'adir Mea, num: 1. 82 [eq. ibi. Vedafi la parola Mefa , Quai lavorecci fiano proibiti in giorno di Fe- fta, num. 10. 8 (eq. p.4t. Vedali la parola Lavoratore, E'.peccato mortale il mon ollervarla , quan- tunque non vi fiafeandalo , ne dilprezzo , n.205.p. 247. Si proibifcono in ella i litigj , y atti gine diciali : potrá peró il Procuratore infor= mare il Gíudice ó in iícritto , d. in voté quantunque lo faccia collo flipendioy mum. 38. p.447. Che

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