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A q PP e md A o e : : a - e A . BE h EG - A . Se te gabo sete A a e 2 75 . po e m0. óatió EE ] se Pe A E [A ema. A E . , É % A A a €. p : A , E A z , : : . : a reo de 5 E a e . q - : . : >: a E : 7 a A AR o + ci e > y Ñ Ps Me mee y A ar? e e E E > 4 ] z dd e a , a > S E nn . S : AA AO: id + . . e a nd RE 2 y o So ES a A A re » né pagare il debito',: avanti d'aver confumato il matrimonio ; Él € peccato grave:il contumarlo, num. 59, € 62. pag. 89.€ 90. Né meno lo potrá dimandare , né pagare » fe il Conforte adultera, d f2 divorzio le- gíttimo » ibi. Chi pudo difpenfarein quefto , n. 60. p. 89. ¿Chi s'é maritato con qualche impedimento dirimente, non puó dimandare, né paga- reildebito; lo potrá peró pagare le dopo d'elleríi maritato fopravenne impedimento d'afhnita per copula iilecita ,avuta con per- fona parente del Conforte in primo , 0: fe- condo grado di confanguinitá, num. 100. p- 104. > Quando li pecca abufandoli del debito del matrimonio, 1124. 8 (eg. p. 114. Allolatamente parlando niuno de' Conforti e obbligato a dimandareil debito, quan- tunque-lo polla eflere per: qualche acci- dente, n.126.ibj, =* E Per molti titoli viziarú , ed effer peccamino- lo Vulo deb debito conjugalé, num. 127. A leg.ibi.- dilo? Se fi deve:pagare , o fipoffa ; quando fi di- manda indebitamente, num. 131. 8c leg. ms. talas? 11 negarlo, fenza cauía, quando fi dimanda come debito di giuflizia , e pectáto mor- tale, manon quandoíi dimanda per ami- ÑA, 0.134. p. 116.e ne'numeri feguenti ponno vederfi altre dottrine appartenenti a quelta materia. Belli : uando fia to il differire di pagare , A p- 184: In quai cafi pofía il debitore anticipare , d «differire la paga de' Íuoi debiti, num 74. e75.p. 149: , Mes vo Decime; Che cofa fiano, e per qual legge: obbligano , n. 205. p. 182; Sidividono in prediali, perfonali, e mifle » n.206. ibi. Che peccato fia il non pagare le decime , 1,206. ibi. e Se Shannoda pagare fenza togliere cola alcu- na. per.quella porzione ches femind » e fenzaicontare le (pele nel feminare, erac- , neitributi, num. 209. 610 PISA 13 E Indice: 3 ¿?utratto il matrimonio, non pud dimanda- Non (f; hanno dapagáre del i a pag Peggio, 0.2n, Se lt devonode frutti raccolti, e da devono diquelli, che > n. 212. ibi. die noia; ol e a Delirto, EMO ual delitto e quello , che diriméiimas mónio a 78: p. 108% meil Matti. Lo dirime l'adulterio con Mutua promelt y futuro matrimonio, n. 86, e 87.p.9 adi Et anco Pammazzare il proprio Marito 4 Moglre , con queíP animo, y intenzione n. 88. ibi. ta , Secondoalcuni pare, che non contra aquell mico quello, che biguore 00) 7. ibi; / E Y > Denunziazione 5 > Come, e quando deve ellerdenunziato a Inquifizione it Sacerdote, che nel Confe(. fionariofollicita ad turpia, n. 157: 8 (eg, p.122.4 eq. Deye eller denunziato fotto pena di (comuni. ca maggiore late [ententiz, nellaqualein. corre il Confeflore, che affolveil follecita. to» Íenza imporgli quelt' obligo, ibi; + Non foloquello , chefollicitat mulieres:de. ve efler denunziato , ma anche quello, che follicitat iros, n. 159.ibi. Etanche quello, che [ollecitail Peniteñte a peccare con altri, n. 160. ibi. Deveé eller denunziato quello, che fingendo la confelfione haber taétusinhoneños, num. 162.4 feq. ibi. E quello , che avanti la confeffione , 0 dopo immediatamente follicitar, aut fimiles ha- bet:tatus, n. 164. ibi. : Se quefto mon fiegue immediatamente alla SA , non véobbligo di denunzia- z res A : Se Ículi , per non efler denunziato, ¿l non «ellerinfamato di imil delitto, num. 165. P-123. P Se deve efler denunziato, quando colla-eller vero Cattolico, n.166. ibi. , Se il Penitente, che acconfenti alla folleci- tazione fará obbligato denunziare il Con feffore, n. 168. ibi. 05 Ches'há da dire , (e il Confeffore e gia emen- dato; equando (dirá, chelofia, 1169. Scfeg. p. 124. Non s'há da fare la correzione fraterna avanti di denunziarlo-, num. 4: Xx eq.
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