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PES EOS A p Delle S comuniche della BolladellaCena . tá impedifcono l'elecuzione delle lettere A- poltoliche, «procefli, elecutorie , e Decreti in qualáivoglia modo, che 'impediícano ,:0 fia non permettendo, chedi ricevano, d pubbli- chino, ¿ches'eleguifcano fecondo il lor rez nore , d inaltra maniera. E S' eltende la cenfura di quefto Canone a quelli ¿che favoriícono, danno configlio, :$ affénfo » per impedire l'efecuzione delle-fo. pradétte lettere Apolloliche, d procefi, y elecutorie > d: Decfeti., quantunque queíto li faccia con pretello , d colore d'impedire qualche violenza: benché i Re, 0 iGover- natori del Regnos' (ente Villalobos fupr. dif Ác.21, num, 3. potránno:; quando realmen- te Íi faccia qualche forza , d violenza ,-rimao- vere gl impedimenti, che urbano la pace, e búon governo: , e fupplicare Sua Santita , che meglio informato deyl'inconvenienti > che naícono , fofpenda e dello fu Jetterez; e í raccoglie:ex.cap. , Siguando, de re/criptis 5 dove diceil Decreto : aus manda, tum nofirum reverenter adimpleas , aus per lira Peras Finas y quare. adimplere non pofís ;"ration nabilem caufam pretendas. $. XVI , : e ; ; Della quintadecima [comunica dela Bolla della Cena . Ello della Bolla Quive ex pratenfo eorúm- Oficio y. vel ad infjantiam parts, au: aliorum quorumcumge y perfoñas Eccleha- ficas, Capirula , Conventis, collegiaEccioa. 4 quarumcuimque coram fe ad Jiu Tribi nal , Audientiam, Cancellariam, Conflimm, vel Parlamentum, prater Juris Canonici dif poftionem-trabunt , vel trabi faciunt ; vel pro. gurant direcio y vel indireci? y: quovis quefíto colore. Nec non, qui faruta, ordinationes, con. Hitutiones,, Pragmaticas, feu quevis alia de. creta in gentre y vel in fpbcie y exquavis canfa y O quovis quefito colore; ac eriam pretextu cujufoss comfusradinis 5: aut privilegió vel alids quomodoliber fecerint , ordináverins, Ly, publicaverin: y vel faítis, ls ordinaris UNSL a rint y unde Tibertas Ecclefiaftica tollitia y fer in aliguo leditur , vel deprimitur, aur aliós quo. vis modo refrimgitur , feñ Hofris , RA dida Sea dis, ac 94arumcunque Exclefiarun junib is quo modoliber directo > vel indirecto y tacit?. vel exprefso prejudicartrer . ; Nota 15. Quefto Canone , e tre le. E o RA As o nr — A pe cis: A coo 20 PP. ñ S A A A A A 585 guentinoncomineiano come gli altri, colle parole, excommiunicamas y (Y anatbematiza- mes, nou perché non contengano la mede- ma Cenfura , che glialtri, ma perche ú con- tinuano [otto il Canone antecedente. Due [orti- d'azioni ordinate alla libertá Ecclelia= Ítica > 9 immunitá (contengono , e proibi- Ícono in quello Canone ;-P'una e il tirares, Ó procurare , che fiano tirate le perfóne Ec- cleaftiche a* Tribunali fecolari fuori del- la difpolizione della Legge; Perche, quan- do la Legge lo permette: V. G. ellendo gia il Chierico degradato, e confegnato al brac= cio lecolare, non fi :proibifte, che polla co= nolceríi la fua cauía nel detto Tribunale . La fetonda cola , che quello Cañone proi- bilces il fare Statuti, Ordini, 0 qualfivo gliaaltro decreto , col quale la libertá Ec- eleliaflica ña offefa y O diminuita, 9 Puíare, evaleríi di detti Seatutiy d con colore d'elli pregiudicare a' diritti della. Sede Apoltoli- ca, -0 d'altra qualíivoglia Chieía . Circa della prima coía y che in: quelto Canone fi proibifce y vedafi quello, chehó detto di lo- pra mel trat 15. cap. 1. f.2.mum, 10. PA8.435. dove riferifco alouni cali , ne”quali le per- tone Ecclefiaftiche ponno efler tiratea' Tri. bunali Secalari ; E circa della feconda par- te.di quelo Canone- 5 che proibiíce- il. fare Statu ti contro la libertá Ecclelallica, li ve- da lo ftelTo capitolo citato, um. 11. ( feg. Pg. 435.5 úl cap. 4. $3, num. 55. pag. 453. Lopra ¡l valeríi de Statuti farri contro la libertá Ecclefaílicas dubitano gli Auto- ri, le fi peoibiíce il eal ufo, “valendolene perfoga pubblica ,. 9 perfona privata? E non e improbabileil dire, che folo (i proibi- fce Y ufo ditali Sratuti , fatto da perfona pubblica ::Cosi Pinfegía citando Bonacina, Callro Palao-Tom.é, trar. 29. difp. 3. punét 16, 24m. 8, $: XVI Della fefadecima Scomunica della Bolla della Cena , Elto' della Bolla.:- Nec non qui Archita Pifcepos, Epifcopos., aliofque Superiores y Erinferióres Prelatós , Es omnes alios quofcutme que Fudices Ecclefjafticos , Ordinarios QUOMOs dolibes bac de caufa direóto , Vel indireblo cara cerando , vel moleflando eorum Agentes y Procita ratores , familiares, necnon conf[anguineos y Us afines
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