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6 P. Averó vicino a quaranta due anni . C. Bene; fiche» le quando V.S. cadé in quefto peccato , aveva dodici anni, de hora ne há quarantadue , fono trent'anni, che l'ha commello - E C. Quante volte Panno fuole V.S. con- aríi? E Nel principio mi folevo confeflare due , dtrevolte lanno, edi poiquattro, ár alle volte cinque C. Potra ricordaríi del tempo, nel qua- le fí confellava due , d tre volte l'anno, e quanto quello , nel quale fi confeflava quat- tro, dcinque? P. Mipare, chei primi vent'anni mi con- fellavo le due , d tre volte dette» étin que- fti dieci ultimi lequattro-, d cinque. C. Potrá ricordaríi , le ne' primi vent' anni fiano piú le volte , che s'é confefíato due» che quelle , che Séconfellato tre: e le piú s'e confellato quattro, che cinque volte negli ultimidieci? P. Padre , non mifari facile. C. Non importa ; perché fatto un pru- dente computo , ne' primi vent' anni fi Ía- rá confellata una cinquantina di volte, 8 altrettante ne' dieci ultimi , poco pid, d me- no» che in tutto lono cento confeffioni in circa, edifalcatene quelle otto» che furono buone , peraver lafciato per: mera Ícordan- Za il peccato, le confeffjoni cattive , e fa- crileghe laranno novanta due : S'accufa di novantadue facrilegp y che há-fatto in que- fte confellioni , edi altrettanti , che há com- melloin 92. Communioni fatre in quefto tem- po» comunicando: indegnamente, per non efleríi confeflata bene ? P. Padresi, di tutto quello m'acculo. 16. C. Mi dica: quelle otto confeflioni buone , chehi fatto , furono nel tempo della qua? =P. Si Padre , in due anni , che mi fon confefíato , ho fatto quelte otto confeffioni , fenza ricordarmi del peccato nel tempo del- la Paíqua. €. Adunque gli altri anni non há com- pa al precetto della Chieía, che comanda a confeflione , e la comunione annuale ; adunque in ciaícheduno di quefti anni nel tempo della Pafqua ha commefo quattro pec- ti mortali , due facrilegj per la confefio- ne , ecomunione illetita , £e altri due pec- cati contro la virtil della Religione in non compire al precetto della confefliones e co- Efordio , 0 Principio munione» ecosi lá accula, che.in 28. anni non há compito al precetto della confeffione, e comunione? + dsj: P. Padresi, di tutto m'acóñto”. 17. C. E'flata V.S. infermás; e dimodo aggravata y che le fía flato erdinato , che s'armi de' SS. Sacramenti ; o hi corfo fo. migliante pericolo di morte in queíto tem- po ? perché in limile occalione vi e anco precetto di confellaríi , e comunicaríi ; e non confelfandofi , né comunicandoli be- ne, ficommettono due peccati mortali con- tro quello precetto ; quantunque mi per- fuada, che la Gente volgare fia (culata da quelti peccati di non compire alla Chieía, perché penía, che co'! confefarli , e comu- nicarfi fodisfaccino, benche 1 confelfino, e comunichino male. P. Padre y non hd avuto infermita, né pericolo alcuno di morte in tutto il tem- po, nel quale hó ricevuto iSantiflimi Sacra= ment: . C. Há ricevuto in quefto tempo qualche Sacramento de' vivi, come farebbe , la Con- fermazione, VOrdine, il Matrimonio , ¿c. perché é facrilegio ricevere in peccato morta= lealcuno di queíti Sacramenti. P. Padre nó. C. Se non avelle avuto occafione di con- fellarfi da me, neio Pavefli interrogata , ave- rebbe confeflato adelfo quelto peccato, d pu- re era difpolta diracerlo 1n quelta > 8tin altre confeÑioni? P. Padre poco pollo fperarlo ; perché , quantunque avevo lempre nell' animo d'an- darmene a qualche Convento , e lá vomitare il mio peccato, credo, che anco l'averei ta- ciuto in altre confefioni. C. S'accufa ancora diqueíta volonta, che aveva di fare altre confefflioni; e comunioni male? P. Si Padre; di tutto m'acculo 18. C. Quelto e il modo , che hanno da tenere i Confeflori nell'efaminare ¡i Peni- tenti , che per vergogna hanno taciuto i peccati, leguitando poi ad efaminarli per i precetti del Decalogo, e della Chieía, in- terrogando il Penitente in ciafcheduno di uelti sú quelle cole , nelle quali fogliono requentemente mancare le períone della fua qualitá ; né hanno ragione di turbarfi, quando viene a' loro piedi qualcheduno , che per gran tempo fi e confellato male ; molto meno di rigettarlo , come TO ta DT

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