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dannatadiceva, chela cenfura celsava, per elsercorretto il reo, d celsare la lua contu- macia; Stionon dico queíto, ma che relta li- bero dalla cenfura impoíta Íotto detto onere di compíire a quello gli ordina: il che e ca= fo molto diverío dalla condannazione. Da qui é , che non ( condanna 1 affef- mare, che la (o(peníione, 'che s'impone in uella forma: Ti folpendo per tanti giorni» fa che paghi, 0 foddisfacci , fin che farai contumace; celsa pagando , o foddisfacen- do, dceísando la contumacia : Id Lumbier Tom, 2. num, 819, Torrecilla melle Confulte srat. 9. mum. 3, e le-la foípenfione s'impo- nelse per tempo determinato, non li condan- nail dire, checeísa, paísato il tempo: Tor- recilla ibid. ». 4. laragioneé, perchée la pro- polizione condannata parla generalmente della ceníura, fenza diltinguere fra uelle, che s'impongono con condizione, 0 limita- zione, dfenzaqueíla; e la nóltra concluño- ne non parlacon quefla generalitá, ma colle limitaziohi riferite. Adunque écc. 295. Dico per terzo» che né meno fi con. danna Popiniones che dice y che la Ícomu- nica fulminataad iltanza della parte» per ri- Cuperare dal debitore qualche coía per ¡il tal tempo , polsa prorogaríi pix il tempo dal me- demo creditore, a di cui favore li fulmind la cenfura: V.G., fidevono a Pietro cinquans ta ducati, cava una ceníura accio gli fas no pagati dentro d'un mefe; fe egli ftefso da al creditore piú tempo y per pagarlo, e probabile » che paísato il mefe , Che il Giu- dice alsegnó , non incorre Íubito il debito- re la cenfura ; come né meno lincorrereb- be, [eil creditore condonafse icinquanta du- cati volontariamente al debitore; Torrecil- la abi fupra num. 11. perche ) come quefta cenfura ( fulminó a favore del creditore 5 pare che la mente del Giudice : fia di pro» rogarla , (e il medemo creditore lo proroga. Ma, preícindendo da quelto , che non íi condanni quelta opinione ( che é il noltroaf- Íunto ) é chiaro; poiché ¡| caío della Propo- fizione condannata e molto diverío , come colta dal detto. Propofizione XLIV. e XLV.Condannata. 573 PROPOSIZ. XLV. CONDANNATA. E libró proibiti , fin che fi purgbino y pofsono Yi tencrf y fín tanto , che con diligenza fi cora reggano:; 296. SUopongo primieramente , che ¡lis bri proibiti, alcuni fono d'ereticiy Se altri di Cattolici; á libri d'eretici, che centengono erelia , d trattano di Religio= ne, fono proibici nella Bolla della Cena: con [comunica maggiore rilervata al Papa y nel= la quale incorrono quelli , che li leggono y li tengono , gPimprimono , d difendono in qualche modo; ¡libri de' Cattolici » Che lo- no proibiti, [ono quelli , che contengono qualche Propolizione erronea, y lolpetta in materia di fede , d temeraria, 0 oppolta a buoni collami; de anche contra quelli, che leggono , d ritengono tali libri , Ve pure Ícomunica impelta nell' ladice de' libri proi- bitisrega!. 10. che dice: QuodFF aliquis libros Herericorum , vel cujufuis Aubtoris Jeripra cb barefim , vel ob fal dogmatis fufpicionem dama mata , atque probibita legerit , five babuerit y Patim in excommunicationis fententiam incura rat :- Ma ben potrá qualfivoglia Confelsore asolvere da quelta [comunica , che qui im= pone l'Indice , perché a niuno e rilervata; come notó Bonacina Tom, 3. difp. x, que. 2. punt. 4.num. 2, 297. Suppongo per fecondo , che la pro» pofizione condannata non parla de” libri d'eretici, che contengono erelia, d trattas no di Religione ; perché parlava de' libri , che ( correggono, d fi purgano: i libri des eli eretici , che contengono erelia, Ó tratta= no di Religione , mai Íi purgano, 0 correg= gono, nc li permette, che yadano attorno: Adunque non parla d' efi la Propolizione condannata; néd llato nece(sario condannar quelto, per elser cofa €hiariffima > Chei libri d'eretici, che contengono erelía , d tratrano di Religione, ne fi ponno leggere , né rite- nere, per elser proibito con si grave cenlu- ranella Bolla della Cena : Solo de'libri d' Au. tori Cattolicj proibiti, per contenere qual- che dottrina pericoloía » Ó contro i buoni eoflumi , parlava la propolizione condanna= tay ediceva, che tali libri potevano ritener. fi, fin'atanto, che PInquifizione li Correg» geva, epurgava. 298. Dico primieramente : Che i libri de' Cattolici proibiti , Per co coo

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