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a A o Po o A A 572 Trat.XV 11,5 piego delle Prop.Cond.da Ale yyy PROPOSIZ. XLIV. CONDANNATA. In quanto al Foro della cofcienza y corretto 5l Reo, eceffando la fua contumacia y cefano le cenfure, 289, SUnpongo primieramente , che la cenlura é una pena [pirituale , e medicinale , colla quale il Giudice Ecclefia- ílico caftiga l'huomo battezzato , privando- lo de' beni fpirituali ; e li divide la Cenfura in Scomunica ,-Solpenfiene , Interdetto , $2 Irregolaritá , nella fentenza Tomiltica » che dice.efler cenfura Virregolaritá , che proce- de dadelitto. Suppongo per leconde , che la ceníura, unaelata, e Valtra ferenda: lata e quella, che s'incorre ip/o faéto che li commette il peccato ,al quale ¿impofta la cenfura: feren- da e quella , che non sincorre ip/o faéte , che licommette il peccato y al quale e impolta , ma che ricerca lentenza del Giudice . 290. Suppongo per terzo , che la ceníu- ra lata non há bifogno , per efler incoría- , d'altra contumacia , che commettere il pec- cato , al quale flá annefía ) mala cenfura ferenda , che s'impone colle Canoniche am- monizioni ,.ricerca , che l'huemo ( moltri contumace , mon ubbidendo , né fottomet- tendoíi alla Chieía , che lammoniíce, co- me pietola Madre avanti di caftigarlo. come j oGiudice. á : Suppongo per quarto , che quelta Propoíi- zione condannata non parla della cenfura la- ta» che sincorre fenzaimonitorj Canonici , e fenza contumacia : perché , come quelta non s'incorre.con quefta forte di contuma- cia , quantunque non vi folle» d cefíafle, non potrebbe ceflare la cenfura. ' 291. Suppongo per fuinto, che puó uno ellere con cenfura nel foro efterno , e non averla nell' interno; V.G. quello, chein pri- mo moto d'ira, fenza colpa mortale , per- colle pubblicamente un Chierico , queíto nel foro elterno e Ícomunicato, e non. nel! interno; efequello, checon colpa mortale ercofle il Chierico ,e fú affoluto in virtú del- Bolla , in quantoal foro della colcienza da ja cenfura, enel foro efterno non eftato a » quelto tale e con cenfura nel foro elterno, enon nell' interno. Et anche puó avvertire , che l'huomo fia legato nell' interno con cenfura , e no'l fia nell'ellerno : come fe occultamente com- mife qualche delitto, a cui era annef] Íura nel foro interi > 0 Ss O riore , e nal rella nell' 292. Suppongo per Íeíto 5 ficaríi » che lia perdonato il Bu mo lo Dio, e lanima in fua grazia, sl he levata la ceníura-, che $ incorfe per il tal peccato : come : fe quello, che commile qualche peccato , $cincorle la cenfura fas celle un'atto di contrizione perfetta , con . e >, Con quefto gli (1 perdonerebbe il peccato, e cig non oltante relterebbe legato dalla cenlura, lino , che ne folle affoluto da chi ne ha e coltá ; e le neto tale morifle con contri. zione vera, lenza poter efler afíoluto dalla cenfura , noné da dubitare , che fi lalvereba be, quantunque nel foro elterno (i folle pub. blicata la [ua cenfura, e non collalle la lua contrizione , fi tratterebbe, comechi muo- re legato con cenfura . E 293. Dico primieramente , che quello , che incoríe in qualche cenfura » non rella libero adhuc nel foro della colcienza , quañ tunque lipenta del [uo peccato, e corretto lia cellata la lua contumacia, e li fottomet- ta all ubbidienza della Chiefa , e de fuoi Prelati; el'opinione, che dice il contrario, Í condanna in queíta Propofizione 44. Pera ché la potefta di legare , e fciogliere hanno fra le corrilpondenza : Atqui alla Chiela y Sta” fuoi Prelati compete la facolta , e pote. fa di legare con le ceníure : Adunque a que- Ili fte tocca la facoltá di (cioglierne; Adun- que non cellerá la cenfura, fe il Prelato , d chi ne há commilfione, non la toglie, quan» tunque il reo fia pentito , riconofciuto , € corretto ,-e pronto ad nbbidire ; benche fa vero y che la fua rilipilcenza , e riconolci- mento faranno cauía , che il Saperiore con piú facilita P'afTolva dalla cenlura. 294. Dico per fecondo , che non fi con- danna l'opinione di Covarrubbias , Avila y Coninch , e Valquez , checita , e liegue Ca- liro Palao parz. 6. trar. 29 de cenf. difp. Y. punt.11. num. 4. chedicono, che la cenlura impolta lotto condizione; chef foddisfacciay cella, compita la foddisfazione, V.G. /2 4 Giudice dice > fotzo fromunica ipfo facto incut- renda: ticomando , che pagbi dentro tre ysorm quello y che devia Pietro, e farai fromunicatoy fntb? non foddisfarai ¿Ce dentro delli peo ni foddisfa il debitore, refta libero, de alolu" to dalla Ícomunica : la ragione della noltra A conclufione ; perche la propolizione coli o 5 perche propo e RE ñ E ' ' | F
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