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E A AO 2 ONE a O n a > Só e ps ki fi giudica » che il Sacerdote non abbía copia di Confeísore apporta Filiberto, eli riferifce Leandro nel luogo citato 9444.43. PROPOSIZ. XL. CONDANNATA. E' probabile Popinione , che dice, ejfer folamen- te peccato veniale il bacio avuto per dilerra. qione carnale , e fenfibile, che nafce dal me- demo bacio y fenza pericolo d'altro confenfo y e polluzione. 25 $. SUppongo primieramente , che i ba- ci, amplefli, e tatti fecondo lálo- ro fpezie, e natura non fono peccato mortas le come dice 1'Angelico Dottore 2. 2.qu4f. 154. art. 4. in corpore , con quelte parole: Alí= quid dicitur efe peccatum mortale dupliciter , mon modo fecundim [peciem fuam 5 Cs hoc mo. de ofculum , amplexws y vel tabtus, fecundim fuam rationem non nominant peccatum mortale, Perché » le quefte cole, fecondo la loro fpe- zie , natura , e ragione intrinfeca , folsero peccato mortale , mai farebbero leciti: Atqui in alcuni cali fono leciti, come diró dopo: Adunquei baci, ample(ft, e tatti, fecondo la loro fpezie, natura , e ragione intrinfe- ca, non fono péccato mortale. * Suppongo per fecondo , che quelti tatti ponno contideraríi in tre modi; alcunifono venerci , altri lenfuali , O carnali , 8 altri feníitivi . [ venerei fono queli, che s'han- no nelle parti pudende , din altra parte con cormmozione de' fpiriti, che fervono alla ge- nerazione . Henfuali, d9:carnali fono quelli, che íi fanno non in parte verende, ma inal- tre, fenza commozione de [piriti, che fer- vono alla generazione , con qualche diletraz zione peró , ché fía principio di detta com- mozione « E fenfitivi fono quelli , che , ne S'hanno in parti pudende , ma ia altra pare te fenza commozione , né con dilettazione, che ne fia principio , ma folo eo'l gulto , che rifulta dal catto materiale; come rifultereb= be dal tatro d'una cola loave , come feta , vel- Into; écc. “257. Suppongo perterzo , cheitatti , ba ci, 8 amplefli ponno effere libidinofi in due maniere» Puna ex fre operantis , Valera ex operis . Ex fine operarsis [ono libidinofi , d venerei, quando s'bhanno con animo della copala , polluzione , d dilettazione moro- la laíciva; Ex fne operis faranoo libidino- fi, quando, noa avendoli con fiae di copa» $64 Trat.XV HS piegodelle Prop.Cond.da Alefs Y Iz | la, polluzione» né morofita lafciva , no peró , d in parti pudende, ¿in altre ! alterazione, e commozione de (piriti fre fervono alla generazione . 1 tatri libidi ex fine operantis , lempre [ono peccato tale, eccetto fra' maritati; Ttatri fibg li ex fine operis fono ordinariamente to mortale, e lafcieranno d'efferlo, quando s'hanno per neceflitá precifa, lenza confena fo della dilettazione, che nerifulta, il Chirurgo, che per fanare, ha tali tatti fenza confentirein dilettazione venerea 0 feníuale. rl 258. Suppongo per quarto» che mai ¿les cito procuraré la polluzione, eche: ¿ intrinfecamente male; quantunque in mol. ti calt fia lecitoil permetterla ; cioénon imé pedirla , né levare quelle caufe indifferentiz dalle quali rifultas come non vifia pericolo di confentire nella diletrazione venérea: Con me: Sin quali cali quelto fia lécito, Jofpie. gai diffulamente nelle mie Confer. part. 1. trar; 2. fect. 1. de voluntario $.3.móm.21. dy fequ, lo ftello , che hd detto del procurarela polí. zione y dico del porvifia pericolo. 259. Dico primieramente , che il bacio avuto per la fola dilettazione carnale, e len: fibile , che ne procede, quantunque non vi Ífa animo di paflar pid avanti, mé pericolo di confentire in altra cofa pit l fciva, nédi polluzione, e peccato mortale, de il dire il contrario, e condannato per improbabile, praticamente fallo, e fcandalolo, e (1 deve tenere per cofaindubitata , cheil tal bacio é peccato mortale , non folo in chilo di, ma anche in ehi lo riceve per la medebimadilet- tazione fenfibile, e carnale : la ragione €, perche tali baci Sordinano alla copula : Át- qui quelto é peccato mortale; Adunqueal- tresi lo (ara il dare, o ricevereil bacio per di. lettazione fenfibile , e carnale, quantunque non vi fia pericolo d'altro confenfo lafcivos né di polluzione. 260. Dico per fecondo , che, quantunque quelta propofizione mon parli in termini Cl prefli degli amplefi, e tatti, ma folo bacio 5 há pero da teneríi come certo, che gli amplefír, é tatti avuti per diletraziont carmale, e feníibile , che ne rifulta, qual" tunque non vi fia pericolo d'altro coniel- [=, ne di polluzione , fono peccato mortale* Si prova, perché in tali amplefli, etatti avd" ti per fimile dilertazione carmale, elen verifica la medema ragione formal:
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