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Filgueira ¿2 Conf. Pontsfic. pag.316. $: Hec y Suarez, Vafquez » e Giovanni Sanchez: lo lente con altri Leandro del Sacra- mento pare. 2, trat. 7..difp. 7. quef. 53. Del medemo parere. e Lumbier Tom, 2. fragm. num. 605. la ragione e ,perche il Sacerdate era obbligato a confelfarí lubito , ayanti d'an- dar a celebrare, le aveva, la.cofcienza mac- chiata di peccato mortale; Adunque altre= si .ará obbligato a cercarí Confeflore Íubito £ » iso la Melfa » quando 1'ha-celebrata lenza riconciliarúi, per inopia di Confellore : e le Íubito fnita la Melsa non puó Íenza nota, lard:obbligato coofoaríi nelmedemo gjorno: e le non. potelís lo leo giomo, lara obliga» to a farlo il giorno feguente» perché quelto volle dire, a miofentimento , il Sacro Con» cilio con quelle parole ¿44m primas y, quans to prima. 252, Dico per terzo, che qui non (i con- danmaño l'opinioni.,. di quando (fi. dirá , che vé inopia. di. Confefíore, e quando lara la caufa urgente... per celebrare con quelta mancanza y feoza che preceda la contefo- ne », benché lía la cofcienza aggravata di colpa mortale :. Quelta aflerzione e chiara, e chiaramente colta dal Tello della Propoli- zione condannata» che folo, tratta del con- fellarít quanto. prima quello , che celebró fenza confellará avanti > Íenza condannar cola alcuna > circa del quando li verifica ellervi neceffitá di celebrare , ¿e eervi inopia di Confellore : Adunque lopinioni, che tratrano di quefto, non reltano condan= pate. 253. Da qui s' inferiíce. primieramentes che non li condanna il dire che mancando le particole » 4 elfendo necelfario comuni- car-un' infermo, fará queíta baftante necel- fica per celebrare., e conlecrare, con atto di contrizione , quantunque (ia la cofcienza aggravata di peccato mortale, non avendo copia di ConfeÑlore - E” anche cauía baltan- te lo(chivare grave infamia, che li dovereb- be incorrere dal non celebrare , $ .anche Vevitare lo [candalo : E' anche fuficiente cauía , le muore un Sacerdote fenza finire la Mella, avendo gia conlecrato » il dover integrare il Sacrificio , fenza confefará per inopia di Caofellore. Cosi anche quel. lo, che , avendo.cominciato la Mefla, li rj- cordó, d acconfentiaqualche peccato mor- tale, puó, con un'atto di contrizione, fen- sa confellará , proleguirla : Vide Balfeum Propofizione XXXIX. Condannata. 563 Verb, Communio Sacra num. 31. Pud anche il Parroco ne” giormi EFcllivi, acció il popos lo non reiti lenza Mella , celebrarla lenza confellarí per inopia di Confeffore y facen= do un'atto di contrizione-, per giultificaríi dalla colpa grave ) che há (ulla colcienza; coa quelto., che now yi la altro Sacerdote», che pofla celebrare la Mefla al Popolo . Sic Palao part, y. trat. 21. dif). unic.puns, 12, 1108, 7. S. Quarta excufatio : Peró y quantunque vi fiaaltro Sacerdote » fe il Parroco nov puó lenza grave nota lafciar di celebrare, potrá farlo in:quelto calo. 254. Sinferiíce per lecondo, che fé me- no fi condanna |'opinione » che dice , cha quello , che há qualche calo rilervato, e Íí troya. necclíitato a celebrare » fenza poter ricorrere al Superiore , quantunque abbia copia d'altro Confellore, pud celebrarelen- za confellaríi da. ello » facendo un atto dá centrizione : Vide Dianam Parz. 9. trat. 3. refol, 11. Ma io non allento aquella opivio= ne, quando il Sacerdote , che hi da celebra- re, bá altro peccato mortale non rifervato» poiché deve confefsarí do quello calo co'L Confefsor ordinario , e cosi faráalsoluto di- ret? dal peccato non rilervato, Ae indireól? dal rilervato : Se non aveíse alcro peccato grave , che il rifervato , quantunque avelse veniali , tengo per probabile ., che non fam rebbe nel calco detro obbligatoa confelsaríi eccetto le il penitente giudicalse dinon el= ler (uficientemente contrito; che in quello celo larcbbe obbligato per accidens a confela larli: Sic Leander a Sacramento part.2, trar, 7. difp.7 quel. 37. 255. Sinferilce per terzo, che né meno Íi condanna qui il dire » che allora manca copia di Confelsore , quando e moltodillan= te, Gr elsendo quella dillanza d'una lega : Sá avendoli da. caminare a piedi, e balante, e quantunque fia qualche poco meno, elsen- do il tempo cattivo , o difaltroío il viag= gio ; Se peró li pud andar a cavallo , non Icuía la dillanza d'una lega da cercar Con- felsore , eccetro le il tempo foíse fuor di modo crudo , e la perlona facca , € poco robulla , come in caío fimile dif del pre- estro Vudir Melsa , mella 1. parte di quefa Prattica trat. 4. cap.1. num. 6. nella 3.0 4. ¡Mo prefione aggiunta 5 8 ia quelta impreflione trat. 3. cap. I_num 6. pag. 41. e pud vederí nel noltro calo Coninch de Sacram. qual. BO, are,4. num, 23. altri cal imiliy me” quas Nn a lúh

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