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Propofizione XXXVII. Condannata. 557 ne , fpedito in Roma a'7. Marzo del 1678, nel quale úi dichiarano per nulley e diniun valore , molte Indulgenze, che correvano ftampate; il qual Decreto e riferito dal Pa- dre Lumbier Tom.2, fragment, num, 676. pag. 741. S il Padre Era Franceíco Diaz nello (pecchio Serafico” par?. 1. cap. 3. docum, 11. $K e del tenore feguente. Decreto d' alcune Indulgenze , 239. AR Sacra Congregazione dell' la- dulgenze , eSacre Reliquie furo- no molte volte denunziate alcune Indulgenze fiote , e totalmente falíe , che vanno (parle per diveríe parti della Criltianitá ; 8 altré, cheelaminate con tutta diligenza , Íi trova- rono ellere , d apocrife, ó rivocate da' Som- mi Pontefici ; d nulle , per eler finito il tempo , peril quale furonoconcelle : e co- me moltiflime d'efle non ponno efler facil- mente conolciute , fono circa d'elle inganna- ti i-Fedeli meno accorti in queíla materia, vedendoli frultrati dalla Íperanza di guada- guare l'Indulgenza » e perdono de' loro pecca- ti; per tanto lamedema Sacra Congregazio- ne deliderando vivamente riparare a quelto male, che váognigiorno vie piú crefcendo; Gt atrendere al profitto dell' Anime , Étono- re dell'Indulgenze , há procurato raccogliere molte d'elle , e ridurle all' Indice, d com- pendio feguente. $. 1. In primo luogo fono della qualita detta quelle Indulgenze, che ) come dico- no , liconcellero da Giovanni ll. e Silto 1V. aquelli, che recitallero l'orazione della ca- ritá di Giesú Crifto Signor Noltro:; Precor Fey pisffime Pater, (50. Da Urbano HH. alla Chieía di Santa Maria, che volgarmente (i chiama di Campagnola y eSanta Vittoria: Da Eugenio Terzo alla rivelazione della piaga fatra a San Bernardo nel lato di Giesú Cri- flo: Da Innocenzo Terzo all' Archiconfra- ternitá, dí Ordine della Redenzione : Da BonifaciolX. a quelli, che vilicafero la Ca. pella di San Nicoió di Tolentino nella fua Fella : Da Giovanni XXIL a quelli , che pigliaflero la mifura del Piede delia Beata Vergine Maria : Da Alellandro VI. aiP Imagine di Maria Nolra Signora , che vol. garment< chiamanodi Lagh?: Da Leone X. a quelli, che portaflero il Cordone di San Francelco, flampate primain Roma, e do- po in Milano, PAnvo 1665. ( benche han» no le fue vere Indulgenze i Confrati dell' Archiconfraternitá di quelli, che portano il Cordone di San Franceíco ) aquelli, che re= citallero ' Ave Maria , quando fuona l'orolo» gio: Scall'Imagine della Concezione di No- ítra Signora l'immacolata Vergine Marias di- pinta inun circolo, 4 a'fuoi piedi pofta la Juna: Da Pio IV. ó Pio V. al. Principe di Siena : Da Clemente VIII. a quelli , che dicellero l'Orazione : O Magnum Myferium y Gre. E alla Chieía di Santa Maria, che chia- mano di Monferatto , flampate in Avigno= ne, Gt altre perl'Anime de' defonti, flam= pate in Madrid a'20, Luglio del 1606. Da Paolo V. a quelli , che cantaflero l'Inno: Te matrem Dei laudamus y te Marian Virgin nem confitemur y Se. d a quelli che morille- ro in Sabbato, mentre fi cantalle detto In= no y At alle Corone , Rofarj , Imagini, e Medaglie , ch'egli benedifle a” preghi del Cardinal Federico Borromeo )' Anno del 1615. quando íi flava fabbricando in Roma la Chiela in-onor di San Carlo; e dal medemo Paolo, e Gregorio XV. a quelli, che dicel- lero: Lodato fra il Santiffimo Sacramento : Da Urbano Ottavo in onore del medemo Sa- cramento a' preghi del Cardinal Magalotto; «í a' Sacerdoti, che nel finire la Mella di- cellero : Ave Filia Dei Patris, Ave Mater Dei Filis , (ce. Da: Clemente X. a quelli» che recitaflero alla mattina, a mezzo gior- no , e alla lera ]' Antifona ulata : Angelus Domini y UGc. Kal fine: Deo gratias , (y Ma ri“. Efinalmente altre, che concellero al- cuni Romani Pontefici, come dicono, alla Gorona de' Mifterj della Pafione di Nollro Signor Giesú Crifto, a prieghi del Gran Du- cadi Poícana. $. 2. Della medema qualitá e l'Indulgenza della Compagnia di San Nicoló , nella quale dicono, che li cavava un'Anima dal Purgáto. rio, tutti giorni, recitando cinque volte il Pater Nofler coll'Ave Maria. Tali altresi lono quell'Indulgenze in Perugia della Con= fraternica di San Sebaftiano, e San Rocco; in Roma della Compagnia di San Bernardo al- la Colonna di Trajano. Della medema Íorte Íono altre de' Crociferi di Sant Enflorgio in Milano, Rimini, e Bologna . Y 3. Della medema qualit3 fono altre, come dicono ) concelle alla Capella del R ola- rio nella Chieía di Sant Antonio di Robigo , 0 Rodigio ; ú alla Chiela della Santiflimá Trinitá di Bergamo, e di San Pietro diMoñ- te E á Ú

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