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AR pa y e e ce Propofizione XXXII, Condannata. Tamente: “Torrecilla fupra num, ¿ 1. la fagio- ne di non eflerla elpreilamenteé » perché la condannazione parla della Quareíi ma : : Sed lic elt, che quelta opinione non parla della Qua- relima,+ma delle Domehiche d'iefla :- quali rion giudicano giorni quadragelimali quelli, che afíeriícono queíta opinione : Adunque son fi condanna elpreflamente 1'opinione» Che dice, che nelle Domeniche della Quare- fimadi ponno mangiar ova, e latticinj lenza Bolla :-Né ¡o allentoa quelta opiniones efo- lo tengo per vera la contraria, che dice, che nelle Domeniche di Quarefima non Íi pon- no mangiar'ova , ne latticinj fenza Bolla: perché la Sacra Congregazione del Sant Uffi- cio, e quella dell'Indice, comandarono , che fi toglielfe da un libro la fentenza, che per- metteva mangiare lenza Bolla ova , e lattici- nj nelle Domeniche di Quarefima , come té- ítifica Diana part. 10. 4FAtf. 11, refol. 46 e Torrecilla wbifupra mun. 32. -Da-dove y inferifee', che , quantunque mon Íi condanni Vaffermare , che gli Eccle- fiaftici ponno y fenza la Bolla de' latticinj, mangiarli nelle Domeniche di Quarelima; e nella Domenica delle Palme » pigliando quefta Bolla , non há perd da tenerli queñta opinione per vera , quantunque non fía qui condannata y per la ragione detta nel numero precedente. 203. Dico per quinto , che né meno ( condanna l'opinione, che dice, che i poye- ri mendichi, che-non hanno Bolla, ponno mangiar in Quarelima i refidui de” lattici- nj, che avanzano dalle menfedi quelli, che ne mangiano co privilegio della Bolla, quando fi danno a' detti poveri quelli avan- zi; Ne ú condanna il dire, che i Contadi- ni, d altra gerite povera y 0 quelli, che fo- no in viaggio ,ponno fenza Bolla mangiat nella Quarefima ova , e latticimj , quando non hanno altra vivanda , per far un palto competente peril loro lolteritamento , d fa- tica: Leandro del Sacramento part. 3. 4rat, 5. dilp. 3.90.15.9 16. e 94,17. Siprova, che quelte opinioni mon fono condánnate ; per- ché im ielle non S'afferma, che non obb!iga la confuetudine di mangiar ova, e latticinj in Quarefima , che e quello , Che diceva la Propofizione condannata 5 ma che (ippo- nendo , che quella confuetudine obblighi per fe, diciamo, che per arcidens fono libe- ri da quelPobbligo i Crifliani ne” cali qui siferiti. 549 204. Dico per fello » che non íi con- danna l'affermare y che fi poflano man- giare nella Quarelima lenza Bolla ova , e latticinj per cauía di qualche accidentaria infermitá : v. g. per efler dannoío alla fani- tá il pelce: Né ( condanna tampoco l'opi- nione , che dice » che i Cantori falariati ponno mangiar oya nella Quarelima fenza Bolla , quando ne hanno di bifogno , per confervare la voce : Vide Dianam par£.1. trat,9 refol. 11. Né licondanna il dire , che quello , al quale per privilegio e permello mangiar ova y e latticinj, polla anche man- giar peílce , quando d mon hi ova a [uf ficienza y d latticinjy per far un paíto com- petente : Y benché ne abbia, gli cauía fa- ftidio il mangiar lempre d'eli : Sic Azorio part. 1.dib.7, cap.10.quef, 5. Quelte dottri- ne lono differenti dalla Propoizione con- dannata ) come colla dal detto nel nume- ro precedente , e cosi non reltano qui con- dannate. 205. Savverta primieramente, ches non perché una perfona e feufata dal digiuno,, potrá mangiar latricinj, d ova» perche fo- no diftinti precetti, quello, che comanda, che fi digiuni, equello , che proibifce i Jat- ticinj . 1 Contadini , Ke altri giornalieri non fono obbligati a digiunare la Quare- fima:, quando lavorano , € non per quello ponno mangiar latticinj + le Donne gravi- de, e che allattano, non fono obbligate a digiunare ;.e non per quello ponno man- giar ova, ne latticinj, ellendo robulle , in ee di Diana parte 4. 2182, 4, refol, 126. Savverta in fecondo luogo, che quello 5 che in giorno di Quarefima mangia molte volte latricinj lenza Boila y Commette tan- ti peccati, quante volte ne mangia , perché la proibizione di non mangiar latticinje di. viíibile; equantunque fi trafgrediíce una vol. ta, non cella per quelto Pobbligo della fua proibizione : Vedaíi quello, che diffi sella prima parte di queña Prat. trar. 3. (ap. 3. num 28. paz. 45. ¿ES DAN, Mm- 3 PRO-

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